Quante volte vi è capitato di voler rifare in casa qualcosa che acquistate di solito al supermercato? Creme nocciola e cioccolato, ketchup, yogurt…..è un attimo, guardare l’ennesima confezione che sta per finire nel carrello e dire: ma cosa ci vorrà, potrei farla anche io a casa! Ci avete mai provato?
Io tantissime volte, e a dire la verità niente, neanche lo yogurt mi viene come “quello comprato”. Non so perchè, in fondo si tratta solo di latte fermentato, porca paletta, ma il sapore è diverso da quello a cui sono abituata, e si che ero ancora ai primi anni di università quando ho provato la prima yogurtiera, e vi assicuro che ne sono passati di anni.
Ovviamente “non uguale” non sta per peggio, anzi: ciò che si produce in casa è più sano, più genuino (ma si usa ancora questa parola? è tutto genuino signoramia), dà più soddisfazione e soprattutto è customizzabile, parola orribile che purtroppo si usa eccome, e che vuol dire semplicemente che possiamo fare le cose in casa secondo i nostri gusti, e non secondo quelli che ci sottopone l’industria.
Vero. Però a me quei biscottini al cacao e all’avena di quella marca-che-dovrebbe-essere-dietetica piacciono tanto. Me li ha comprati il marito nelle prime settimane di vita di Daniele, visto che durante la mia vita notturna avevo bisogno di sgranocchiare qualcosa, e ho continuato a comprarli saltuariamente. Negli ultimi tempi di dieta a basso-colesterolo ho letto bene gli ingredienti e non mi sono sembrati malvagi. Però quell'”olio vegetale”. Ah. Olio vegetale credo possa leggersi nella stragrande maggioranza come olio di palma, che è vegetale si, ma trasuda colesterolo da tutte le particelle. Eccheccavolo! Ma fate un biscotto tutta-salute e poi ci mettete dentro l’olio di palma? Ma un po’ di coerenza, no??
E allora io vi faccio il reverse engineering sul biscotto, ecco. Che alla prima botta, e calcolando molto molto grossolanamente le percentuali, non mi è venuta neanche male, considerando che sempre per il solito motivo mi sono posta il limite di un solo tuorlo, acqua per impastare, e ovviamente l’uso di olio extravergine. Sono più morbidi e meno friabili dell’originale, ma mi piacciono molto, e magari alla prossima cerco di affinare la ricetta e riporto tutte le variazioni. Per ora vi dico di provarli, che sono buoni anche così 🙂
REVERSE COOKIES CACAO-AVENA-NOCCIOLE
200 g farina 00
50 g farina d’avena integrale bio
50 g di fiocchi d’avena
70 g di zucchero
1 uovo e 1 albume
50 g di olio extravergine di oliva
30 g di cacao amaro
50 g di nocciole tostate, sgusciate e tritate grossolanamente
1 cucchiaino di baking powder
acqua q.b
Impastate con la modalità che preferite, con la planetaria (frusta a K) o a mano dentro una ciotola, tutti gli ingredienti tranne l’acqua: ottenuto un impasto “bricioloso”, aggiungete 2 o 3 cucchiai di acqua fredda, il necessario per ottenere un impasto morbido ma sodo (il mio era un pastone della consistensa del salame di cioccolato prima di essere refrigerato, per capirci). Formare un salame poggiando l’impasto su un largo foglio di pellicola per alimenti, impacchettandolo e rotolandolo sotto il palmo delle mani (insomma, quante spiegazioni per una cosa semplice!).
Fate raffreddare in frigo per un paio d’ore, poi preriscaldate il forno a 180°, tagliate il salame a fettine alte un po’ più di mezzo cm posandole su delle teglie ricoperte di carta forno. Cuocete i biscotti per 10 minuti,
piacciono moltissimo anche a me, questa versione casalinga è sicuramente da provare!!! 😉
wow… anche a me capita di prendere la lista degli ingredienti di dato prodotto e provare a riprodurlo a casa, ma il risultato davvero molto poco spesso è ripetibile… io ADORO i biscotti al cacao e all'avena di quella marca-che-dovrebbe-essere-dietetica.. quindi è con grande piacere che ti scopiazzo la ricetta, anche se meno friabili degli originali, grazie!!!
Non ho capito quali siano gli originali, ma so per certo che andrei matta per questi tuoi. Che oltre a sgranocchiare puccerei nel latte 🙂
ahah..il revrse engeneering è bellissimo!!! ti sono troppo vicina, lo sai! però pure io mica ho capito quale sia l'originale!!!! ora sono curiosa! e in fondo..questi biscotti hanno bloccato la voglia di sgranocchiamento notturno..o, come penso mio, l'hanno aumentata???!!! 😀
mi succedede lo stesso, soprattutto in questi giorni che vorrei rendere tutto home-made! spesso è vero, il sapore non è lo stesso di quelli che si comprano, ma ci guadagnamo in salute e acquistano di gusto consapevole! baci
questi li provo di sicuro, mi piace l'idea di farseli da soli e soprattutto senza “oli vegetali”! ciao 🙂
Solo io non ho capito di che biscotti si tratta? Ma mi sa che vivendo fuori dall'Italia sono scusata, e soprattutto non conoscendo gli originali questi mi piaceranno a prescindere 😉
nemmeno io ho capito quali sono gli originali ma questi mi ispirano parecchio. E se continuo a fare dolci con tanto burro come nell'ultimo periodo mi sa che dovrò mettermi anche io a dieta per il colesterolo alto!
la ricetta e l'aspetto mi piacciono, e pure parecchio.. non ho capito nemmeno io di che biscotti comprati trattasi (almeno Araba vive all'estero… chissà perché io non capisco, eppure i biscotti salutist li conosco.. mah..), però ti devo dire che, non avendo termini di paragone, io li lascerei anche così, senza cambiar nulla…
Sembrano deliziosi, io c'ho la fissa da un pezzo con quelli con la frolla bianca o al cioccolato con il ripieno rispettivamente alla vaniglia o al cioccolato… Tondi sulle confezioni in cui sono in mucchietti da 3 che dici: ok ne mangio solo 3, e poi ne mangi un altro e non puoi lasciare gli altri 2 da soli finchè la scatola non finisce e non te ne eri nemmeno accorto!
anche io, come alex e ele altre, non ho capito quali sono gli originali, ma in ogni caso so che questi mi attirano davvero! anche io ( penso come la maggior parte delle blogger) adoro provare a riprodurre in casa ciò che di solito compero al super :)deve essere deformazione ;P
sono d'accordo diversi significa migliori in questo caso 🙂
anche io ci ho provato qualche volta (ricordo con piacere le mie ottime “camille” 🙂 nel periodo in cui ne andavo pazzo)
i biscotti ti sono venuti benissimo!
Non mi importa proprio quali siano gli originali (anche io non l'ho mica capito, beninteso!)Troppo interessante questa tua ricetta! E secondo me, son meglio certamente degli original (qualunque siano!) Mi piace molto cercare di recuperare una ricetta dagli ingredienti su una scatola, o un barattolo!
ma non c'è lo zucchero?
si che c'è Stella, sono 70 g, grazie, lo aggiungo subito!
Misura?!Io cerco sempre di replicare i biscotti del super, perchè anchi'ionon sopporto queto oli vegetali…ma si può?Il fatto è che costano poco e pare siano stabili, bavvè ma noi chi ci pensa???Noi stessi..
Visto che ho tutto li provo, io ti mostrerò un mio espsrimento analogo davvero buono.
Il perchè vengano più morbidi non l'ho ancora capito nemmeno io…più zucchero????Mah…
bacione ing!
Saretta, io niente dissi 😀
il tuo esperimento è già postato?
Ma quella marca li inizia mica con “Gran…”? secondo me ci mettono qualcosa dentro, perchè danno dipendenza… anche io ho provato a rifarli pero con la nutella invece che con il cacao, tutt'altro che dietetici!! riproverò a fare i tuoi.. sono cosi buoni i biscotti all'avena!
No devo anocra forografarlo ;)che babbazza, mi stavo dimenticando!!!!Grazie Cibou, noi ci s'intende trooppo;)bisou
Bè insomma, la cucina è sperimentazione! quindi si copia e ci si aggiunge del proprio!
buonissimi e ricercatissimi i tuoi biscotti!
un bacione
ecchecccavolooooooooo a me piace di più homemade…sempre!!!! soprattutto per questi biscotti 😉
ciao! prima volta qui da te!
le versioni home made sono sicuramente più sane, e anche se non vengano proprio simili le preferisco!!!! Complimenti per questo esperimento e per il blog in generale veramente molto bello!
Ciao ciao Giulia
Ma che belle le foto!Bello anche il tuo blog…l'ho scoperto solo poco fa,ma riparerò presto!Laura
Io ci provo sempre! è vero!!! però spesso per consolarmi vado a comprare il pacchetto originale, oppure faccio come la volpe con l'uva e fingo che non mi piaccia più 🙂
Ti mando quintali di baci carissima Cibou :*****
Anche io sono “allergica” a tutto ciò che è confezionato e sono giorni che vorrei provare i miei stampini nuovi per i biscotti che non ho mai fatto, ma che vorrei fare. Bella idea, solo senza nocciole per me. saranno buoni lo stesso?
Ciao, ho provato anche questi…deliziosi…anche se ho variato le proporzioni farina 00 e farina di avena ed ho usato le noci perché non avevo le nocciole! Purtroppo hanno un leggero retrogusto amarogonolo…dici che è dovuto al fatto che ho aumentato la dose di farina d'avena? Ti risulta che abbia un retrogusto amarognolo…quale è secondo te la proporzione giusta per avere il sapore di avena e non il suo retrogusto? Comunque sono finiti lo stesso!!!! 😀
Ciao Sara, rispondo solo ora perchè non avevo visto la notifica del commento.
Come ho detto forse in un altro post, la farina d'avena per me sa un po' di crusca (scherzando dico segatura), ma non trovo che abbia un retrogusto amaro, mi sembra strano. La butto lì, potrebbe essere capitata qualche noce un po' irrancidita? O magari, se hai individuato proprio l'amaro nella farina, prova a cambiare marca, scegliendone una bio, se non lo hai già fatto. Non mi viene in mente nient'altro….
Per quanto riguarda il cammuffare il sapore della farina d'avena, io non vado oltre 1:4, in questo caso sarebbero stati circa 65 g di farina d'avena e 185 di farina 00.
Fammi sapere, e grazie per aver testato anche questi biscotti! 🙂
carissima ma che belle ricettine che posti sempre…
Complimenti sia per la ricetta che per il tuo blog davvero bellissimo!!
Apprezzo molto la fotografia, è una delle mie più care passioni, e le tue foto sono stupende, complimentissimi! davvero brava!
Se ti va di passare a trovarmi, mi farebbe piacere! mi trovi qui:
http://www.dolcebenessere.com.
Ciao a presto..
Un post veramente troppo carino. E poi l'argomento “Come quelli comprati” mi tocca molto.
http://ritroviamociincucina.blogspot.it/p/cqc.html
PS Bello il tuo blog ;o)