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I francesi hanno un’espressione per indicare la routine quotidiana, quella più o meno tutta uguale, un po’ alienante, che ti porta sempre a correre, correre dietro qualcosa che è uguale tutti i giorni, e che una volta raggiunta, con il consueto ritardo, ricomincerà il giorno dopo, e quello dopo ancora.
Metro-bureau-lolo (Metro, ufficio, nanna) è quello che, con qualche parola in più inserita tra i trattini accade anche a noi, come a qualche altro milione di persone.
Però quando hai un biondino che oramai, alla soglia dei tre anni, ha una sua personalità ben distinta, una parlantina che fino a meno di un anno fa era completamente inimmaginabile, e una passione per tutto ciò che si possa fare-capire-aggiustare-guastare-leggere-scarabocchiare, soprattutto se con mamma o papà, bisogna mettere in conto dei cambi di programma anche repentini, nella routine giornaliera.
Ad esempio bisogna mettere in conto che se prendi il sacchetto della farina per fare il rinfresco del lievito madre (cosa che cercavi di evitare da giorni, perché tanto pane per il momento non se ne fa) lui interpreterà questo gesto a modo suo, e in men che non si dica ti chiederà di indossare il tuo grembiule e poi di dargli il suo, di grembiule, e tu capirai che questo per lui vuol dire una cosa sola:
CUCINIAMO-IMPASTIAMO-USIAMO LE FORMINE!
Un paio di decimi di secondi di smarrimento.
Poi gli proponi l’unica cosa veloce che ti viene in mente, e che lui approva subito: BISCOTTI!
Siccome hai decine di biscotti sul blog, ti avvicini al PC per riesumare una ricetta cioccolatosa, e abbozzando alla sua obiezione (no, mamma, prendiamo il libro di ricette….), e soprattutto inserendola nel libro nero delle frasi che gli ricorderai quando sarà grande, scegli i biscotti nerissimi di cacao, che ti sembra di aver fatto l’altro ieri, e invece sono passati più di cinque anni.
Poi li cambi, perché nel frattempo hai imparato ad usare l’olio nei dolci, che non ha più su di te l’effetto dell’aglio sui vampiri, aggiungi un po’ di bicarbonato, perché questi americani che tanto lo usano (mentre noi lo abbiamo praticamente abbandonato nell’era “moderna” insieme all’ammoniaca e al cremor tartaro) di biscotti ci capiscono, e siccome sono quasi le otto di sera, e il riposto dell’impasto in frigo durerà giusto il tempo della cena, decidi che non si faranno i biscotti con le formine, ma si rotoleranno palline nello zucchero a velo per fare una sorta di chocolate crinkle cookies.
Certo, potevi anche ricordarti l‘effetto che lo zucchero a velo ha sul biondino, soprattutto se dai a lui il compito di rotolarci dentro le palline.
Ma tant’è.
Lo sai che lui è l’aiutante che ti moltiplica le superfici da pulire, che ti cambia le dosi dei dolci aggiungendo farina a piacimento, che crea nuvole di fumo bianco sbattendo le mani sporche di zucchero.
Quello senza il quale nessun dolce potrebbe avere lo stesso sapore.
I chocolate crinkle cookies sono i tipici biscotti anglosassoni con le “crepe”, dovute allo zucchero a velo che, durante la lieve levitazione dei biscotti che avviene in cottura, si apre in tante caratteristiche spaccature: l’interno del biscotto deve essere piuttosto umido, quindi occhio a non esagerare con la cottura.
CHOCOLATE CRINCKLE COOKIES
Ing
220 g farina 0
50 g di cacao
110 g zucchero di canna
12o g di olio di semi
1 uovo
50 g gocce di cioccolato
un quarto di cucchiaino di bicarbonato di sodio
un cucchiaino di lievito per dolci
zucchero a velo
mezzo bicchiere di latte
Unire in una ciotola la farina, il cacao amaro, il bicarbonato e il lievito, e mescolare bene.
Aggiungere gli altri ingredienti e impastare velocemente, a mano o con la frusta K della planetaria. Aggiungete il latte gradatamente per regolarvi con la consistenza, che alla fine dovrà essere omogenea e malleabile, ma abbastanza morbida.
Formate una palla, avvolgete nella pellicola e mettete in frigo per mezz’ora. Quando la riprenderete avrà “sudato” a causa della presenza dell’olio: in questa ricetta non ci interessa più di tanto. Preriscaldate il forno a 180°.
Formate delle palline grandi quanto un’albicocca, rotolatele nello zucchero a velo e disponetele nella teglia rivestita con la carta forno, schiacciandolo leggermente col palmo della mano. Lasciate un po’ di distanza tra i biscotti, perché cresceranno in cottura.
Cuocete per circa 15′: non preoccupatevi se una volta sfornati i biscotti saranno ancora morbidi: raffreddando si rassoderanno.
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A great classic, that some year ago was in every respectable food blog: nobody managed to resist to the crinkles! Me too obviously, you can find here my version with the chestnuts.
When my little blond guy, at the end of a normal, long day, asked me to dough something ( “mom, let’s take your kitchen apron! And mine, also!!!” only because he had seen the flour put on the table (I had to refresh my sourdough), I thought to the simpliest and fastest dough: cookies!
So, we made the dough before dinner, put in fridge, and formed-baked-tasted cookie after dinner!
CHOCOLATE CRINCKLE COOKIES
ing
220 g plain flour
50 g of cocoa
110 g brown sugar
12o g of seed oil
1 egg
50 g chocolate chips
1/4 ts baking soda
a teaspoon of baking powder
icing sugar
1/2 cup of milk
Combine in a bowl the flour, cocoa, baking soda and baking powder, and mix well.
Add remaining ingredients (all but the icing sugar) and mix quickly by hand with a whisk or K of the planet. Add the milk gradually until you have a homogeneous and malleable, but soft enough, dough.
Form a ball, wrap in plastic film and refrigerate for half an hour. When you pull out it, it will “sweat” due to the presence of oil: in this recipe we do not care this issue.
Preheat oven to 180 °.
Shape the dough into balls of the size of an apricot, roll them in the icing sugar and place on baking sheet lined with oven paper, crushing slightly with the palm of the hand. Leave some distance between the cookies because they will grow cooking.
Cook for about 15 ‘: don’t worry if once baked cookies will still be soft: they will harden when cool.
Belle manine 🙂 farà cose grandi il tuo bimbo