Questo è uno di quei dolci che avrei voluto fare da anni, da quando lo vidi su una rivista, forse in una versione un po’ troppo burrosa che allora mi scoraggiò.
Tempo fa girando su Internet ho trovato, oltre al sito “ufficiale” della Tarte Tropeziénne, questa ricetta, che mi ha colpito subito, forse per la presenza delle fragoline di bosco, o forse perchè la dose di burro è più che accettabile….
Contando sulla previsione di un week end casalingo, e su una vaschetta di fragoline congelate che aspetta una degna sistemazione, avevo deciso, domenica tropeziénne aux fraises de bois!
Impegno quasi rispettato,quasi perchè del carico di bellissimi e dolcissimi gelsi neri che nel frattempo ho avuto in regalo (vedi riferimento nel titolo alla piana del sele, leggi suocero :), una parte è stata destinata a marmelllta, un’altra al consumo….così come sono, e qualcune è finito nella crema al posto delle fragoline, che sono ancora lì che aspettano!
Io ho cambiato la crema di farcitura, che conteneva troppe uova e troppo burro, anche se il mascarpone non è propriamente light!!!
Sulla bontà vi dico solo che in due ne abbiamo fatti fuori 3/4 solo oggi!!!! Domani digiuno!!!!
Ecco la ricetta:
Ing: Per la pasta
300 g de farina,
125 g di burro morbido
60g di zucchero, (al posto dei 30 g previsti dall’originale)
3 uova
15 g di lievito di birra
2 cucchiai di latte tiepido
1 tuorlo
1 pizzico di sale
zucchero a velo
Per la crema:
200 ml di latte
200 g di mascarpone
mezzastecca di vaniglia
2 cucchiai di zucchero
2 tuorli
un cucchiaio colmo di farina
100 g di gelsi neri (o fragoline di bosco)
Diluire il lievito nel latte: mettere la farina in una ciotola, aggiugere il sale, lo zucchero e le uova sbattute. Mesclare e impastare per 5 minuti.
Aggiungere il lievito, il latte ed il burro pomata (molto morbido).
LAvorare con le mani per 5 minuti: l’impasto sarà morbido e appicicoso, penso che un’impastatrice potrebbe aiutare in questa fase!
Imburrare una teglie e stendervi la pasta, poi coprire con un telo umido (io ho usato un tovagliolo di cotone bagnato con acqua calda e ben strizzato) e lasciar lievitare un’ora al riparo da correnti.
Dopo un’ora schiacciare la pasta con le mani per adattarla meglio alla teglia e rimetterla lievitare per un’altra ora (questa seconda lievitazione non è prevista nella ricetta originale).
Inoltre ho cosparso la superficie con semi di papavero prima di infornare mentre nella ricetta originale consiglia di spennellarla con il tuorlo sbattuto con un cucchiaio di acqua fredda.
Cuocere per 20-20 minuti, o finchè non risulta ben dorata.
Nel frattemo preparare la crema: mettere a bollire il latte con la stecca di vaniglia.
Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere la farina setacciata, e quando è ben mescolata, il latte filo a filo, da cui sarà stata eliminato il baccello di vaniglia.
Mettere sul fuoco, portare a leggera ebollizione mescolando e far raffreddare, smescolando ogni tanto.
Aggiungere il a raffreddamento avvenuto.
Sformare la torta, farla raffreddare su una gratella: poi tagliarla in due (ho usato per la prima volta quella specie di “seghetto” per tagliare le torte, forte!!!!) e distribuire la crema sulla metà inferiore. Distribuire le fragoline o i gelsi sulla crema e ricomporre la torta, far riposare in frigo per un’ora prima di servire. A piacere spolverare con zucchero a velo.
Nota speciale per i gelsi: per chi non lo sapesse (ed io lo sapevo…quindi non ho scusanti!!), MACCHIANO MACCHIANO MACCHIANO!! Usare con cautela e manipolare con i guanti, io sono ancora qui a spazzolarmi le unghie nere violacee con lo spazzolino ed il sapone!!!
Buona Festa della Repubblica!!
deve essere deliziosa
grazie per la ricetta
molto particolare, cosa potrei mettere in vece del marscarpone che non amo particolarmente? buona festa della repubblica
@Carmen
sono contenta che ti piaccia, grazie a te 🙂
@Marcella
Penso la panna montata, che è la prima cosa che mi è venuta in mente, ma volevo cambiare…nella ricetta originale comnque c’è….il burro!!!Baci 🙂
NOn avevo mai sentito parlare di questa torta. È meravigliosa. Certo che guardare le foto a quest’ora (non ho ancora fatto colazione) è una tortura. Buon inizio settimana, Alex
e questo si fa!!!!!!!!
che buono!
Visto che so dove trovare i gelsi neri… ci proverò sicuramente.
Mi sporcherò e mi macchierò sicuramente, ma non importa. Sono sicura che ne varrà la pena
uh…questa cosetta mi sembra buona…solo che io per maneggiare i gelsi devo imbacuccarmi tipo addetti alla sicurezza nucleare…altrimenti…un bacino cara.lETY
@Alex
se ti piacciono le cose “briosciose”, si, è fantastica!Buona settimana anche a te 🙂
@Panettona
Fatto da te riuscirà a regola d’arte!
@Simonetta
benvenuta, anche tu hai la fortuna di avere i gelsi neri a portata di mano, bene!!! Ciaoo e,,buona fortuna con le macchie 🙂
@Lety
lasciamo perdere che io ho anche fatto la furbata di farcire la torta quando avevo già apparecchiato…grazie oxi gel!! 😛
Un bacione!!
Che rivelazione questa torta!! Adoro i gelsi! Una volta ho avuto la fortuna di mangiare un vero gelato artigianale ai gelsi…. E’ un frutto legato alla mia infanzia poiche’ avevo davanti casa tre alberi maestosi, di gelsi e ne facevo delle scorpacciate…
Complimenti per aver scovato una ricetta molto, molto gradevole 🙂
Un bacio,
Daniela
Bella questa torta.. e nonostante io sia una grande amante della Francia non conoscevo… mi piace mi piace!!
@Dany
immagino come ti combinavi sotto quegli alberi!! Il modo più bello di mangiare la frutta è raccogliendola dagli alberi, questa volta non li ho raccolti io, ma altre volte mi sono fatta tonda tonda (e nera!) Un bacio 🙂
@fico e uva
uva, sono contenta di avertela fatta conoscere!!! 😉
Io adoro le more dei gelsi! Figuriamoci se sono “abbracciati” dalla torta!!!! Buona settimana!
Bellissima la torta!!
mi piacerebbe trovare il tuo “mitico” coltelo seghettato o anche un coltello da pane può servire?
Ciao
Grazia
Ha un aspetto molto molto invitante! Non l’avevo mai visto prima!
Ciaooo,
Aiuolik
Carissima, fai un salto qui forse per Pesaro (15 Giugno) trovi ancora qualcosa 😉
@twostella
brava, il nome corretto è more del gelso….quanto sono buone!!Buona settimana anche a te 🙂
@mammazan
io l’ho trovato in un negozio di casalinghi, non penso sia difficile da trovare, è questo:
http://www.digimode10.com/shop.php?c=19&n=3737381&x=Cake_Knives
@aiuolik
era tanto invitante che è sparito! Ciao! 🙂
grazie per i consigli antimacchia….
intanto assaggiamoci questa dolcezza.
…ce ne ancora???? sigh….noo:-(((
me la devo proprio fare allora, ciaoo
Se ti servono i noccioli di ceramica per la cottura in bianco delle frolle vai sul sito di plurimix-point (il mio spacciatore di tafanari) li trovi cercando noccioli nel sito, perfetti !
Ho un premio per te mia cipollina 😛
Baci
Dany
@astrofiammante
e si, devi proprio, e occhio alle macchie!!! Ciao!!! :))
@Isabella
Grazie! Quel sito l’ho spulciato spesso, cercando di resistere all’acuisto di troppi..come li hai chiamati? Tafanari!!hi hi, devo cercare le sferette!! :))
Grazie ancora di essere passata a dirmelo!!
@Dany
sono passata, ho preso l’abbraccio e te ne ho lasciato uno ancora piu’ grandeee!! Grazie 10000000 tesoro…
Ma sei una grande!! Ho visto ieri su una rivista una ricetta di Tropezienne ma era troppo pesantuccia per i miei gusti, invece questa e perfetta!! Che dire se non GRASSSSSIE!!!
Grazie per questa versione alleggerita, mi ci tuffo!:-)
Ah, ti ho assegnato anch’io un premio. Passa a ritirarlo!Te lo comunico in ritardo ma, se vuoi, è ancora valido.Ciao
@dolcetto
ma di che!!!! Fammi sapere se la fai! :)) Un bacio 🙂
@Cannelle
Ma graaazie!!!!! Evidentemente mancavo da troppo dalla tua casetta, vengo subito! 🙂
questa é un VERA droga para mi!!!
La adoro… a Torino abbiamo una pasticceria specializzata nella realizzazione di questa torta..Yum Yum!!
Ma a vedere la tua mi hai fatto venire voglia di provarla cara Cipollina! :o)
BRAVA!
@Sandra
davvero?????? Un motivo in piu’ per venire a Torino! Mi piacerebbe assaggiarne una “originale”!
Che bello averti qui, un bacione!
Ma guarda che sorpresa..la tropezienne..ai gelisi poi una squisitezza cara…complimenti e anche per il cake sotto deve essere buonissimo con l’aroma del timo…un baciotto 🙂
a giugno mi arrampicavo sul gelso e ne scendevo soltanto quando ero di un bel blu puffo.
che bei ricordi…
@MAriluna
chissa quante ne hai mangiate di buonissime in quel di Paris!!! Oppure ho detto una scemenza? Forse e’ come dire chissa che buone pastiere si mangiano a Milano…..:)) Un bacione a te!!!!
@Enza
ah ah ah, be’ pero’ almeno eri una bella, uniforme Puffetta!!!!! :))