Zeppole express prima che passi San Giuseppe

ZEPPOLE (FRITTE) DI SAN GIUSEPPE

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English version coming soon!

Vediamo se riesco a darvi un paio di buoni motivi per cui aggiungere la mia ricetta per le zeppole di San Giuseppe alle decine che si trovano in rete, molte delle quali valide.
Il primo è che ho letto e sentito diversi metodi per friggere le zeppole perfettamente (dorate e leggere) senza far loro perdere la forma, come infornarle qualche minuto o friggerle due volte, ma nessuno semplice ed efficace come quello che zia Chiara (a cui mia madre evidentemente si rivolgeva spesso, non solo perchè è una carissima amica, ma perchè i suoi dolci erano sempre più buoni, vedi la torta di mele) ci insegnò anni fa, che vi dico subito, ed il secondo, magari non altrettanto buono, è che queste sono le mie zeppole, e pure loro hanno diritto di entrare in questo diario-archivio:)

Zeppole_Collage

Come vedete dalle foto, si tratta semplicemente di ritagliare dei quadrati di carta di alluminio, (o meglio di carta forno, che non ha neanche bisogno di essere unta), spennellarli con un po’ d’olio, spremervi sopra l’impasto a forma di ciambella e depositarli delicatamente nell’olio bollente (senza ustionarvi): quando il fondo della zeppola comincia a dorarsi, il supporto di stagnola può essere tolto, e la zeppola continua a cuocere tenendo tranquillamente la forma.
Per la crema pasticciera ho usato la solita ricetta, e siccome ho fatto tutto in un’ora, per raffreddarla l’ho spalmata su un largo piatto di ceramica e messa ad arieggiare sul balcone (l’alternativa era pubblicare le zeppole del 20 marzo).
La pasta bigné è pure la solita, avrei voluto provare quella di Paoletta, usata anche oggi da Angela, ma la frittura arricchisce già troppo, e ho preferito tenere l’impasto che contiene più uova (in proporzione) per la prossima toprnata di profiteroles: anche con questo quantitativo di uova le zeppole sono cresciute a meraviglia. Ed ora la ricetta, sono già sufficientemente in ritardo 🙂

Ing: Per la pasta bigné
150 g di farina 00
100 g di burro
250 ml di acqua
4 uova
sale
1 l Olio di semi di mais

Per la crema pasticciera
Mezza dose di questa qui

Per finire
Amarene sotto spirito (o sciroppate)

In una casseruola versare l’acqua fredda, aggiungere il burro ed un pizzico di sale e portare ad ebollizione. Versare la farina setacciata tutta in una volta, mescolare velocemente con un cucchiaio di legno e far asciugare a fuoco lento fichè l’impasto non diviene compatto e si stacca dalle pareti.
Farlo raffreddare bene e poi aggiungere le uova una ad una (prima di aggiungere la successiva la precedente deve essere perfettamente incorporata). Io in genere aggiungo l’ultimo uovo poco alla volta, regolandomi sulla densità dell’impasto, (spremendolo dalla bocchetta o sollevandolo con il cucchiaio deve fare il “picco”).

In una padella larga e non molto bassa ersare abbondante olio di semi e farlo riscaldare.
Preparare 3 o quattro quadrati di carta stagnola, o meglio di carta forno, adeguati alla grandezza delle zeppole che si vogliono ottenere. Nel caso si usi carta stagnola, ungerla con un po’ d’olio di semi. Riempire la sac-à-poche munita di bocchetta dentellata con l’impasto e formare sui quadrati le ciambelle. Depositare le zeppole con la carta nella padella, e cuocere a fuoco moderato. Tenetele d’occhio: se vedete che non si gonfiano aumentate leggermente la fiamma. Friggendo più zeppole alla volta, la temperatura dell’olio cambia, e bisogna regolarsi un po’ a vista per evitare che si dorino troppo senza crescere.
Appena il fondo comincia a dorarsi si può tirare via il quadrato di carta ed usarlo per una nuova zeppola. Quando la zeppola si è gonfiata e dorata sotto, capovolgerla per farla cuovere anche dall’altro lato. Continuare fino ad esaurimento, poggiando le zeppole sgocciolate su della carta assorbente.

Guarnirle con la crema pasticciera ben fredda (in genere due ciuffetti per zeppola) su cui poggiare le amarene (in genere si usano le sciroppate, ma io avevo quelle della suocera 🙂

Altri dolci a base di pasta choux

Cigni con panna e crema Chantilly
Eclairs al mandarino e cioccolato fondente


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30 Comments on “Zeppole express prima che passi San Giuseppe”

  1. @Cri
    uffi uffi lo dico anche io, zeppole senza uova non si possono proprio fare 🙁
    Però almeno lassù non sei sottoposta ad tentazioni molto fort, qui al sud inciampi in una zeppola ogni due passi il giorno di San Giuseppe 🙂

    @Ornella
    sono stata anche fortunata, non le facevo da una vita!!!! Mi dici se posso sentire in differita Mara su Controradio? Grazie!

  2. Facciamo tesoro della tua ricetta, è vero che in rete se ne trovano tante, ma alcune non danno risultati soddisfacenti. I complimenti non te li possiamo risparmiare, delle zeppole così belle era da tanto che non le vedavamo, si lasciano mangiare con gli occhi e quando abbiamo letto che hai fatto tutto in un'ora siamo rimasti senza parole!
    Buon fine settimana all'insegna dei peccati di gola!
    Sabrina&Luca

  3. ma guarda un po' il trucchetto da zie…sempre ingegnose queste nostre zie ne sanno una più de diavole é proprio il caso di dirlo…quasi ci voglio provare 🙂
    Buon week…^^

  4. E c'hai perfettamente ragione… le tue zeppole han tutto il diritto e l'onore di esserci!:)
    E poi ci lasci sta dritta!!! …. utlissima!
    insomma express ma davvero buone e belle!
    complimenti!

  5. wowwwwwww meravigliose…. ne ho viste così tante in questi giorni che mi sono fatta una scorpacciata anche se non le ho mai mangiate… splendide e grazie anche del trucchetto del foglietto! buon w.e. Ely

  6. Grazie a te, cara Elvira2, sono riuscita a fare bene le zeppole! In un momneto di stanchezza e leggera depressione, ho cercato una ricetta per farle e ho curiosato nel tuo blog immaginando che avrei trovato qualcosa. E così è stato! Stupende! Le ho riempite di crema al limone del mio albero.Grazie e baci. Marina

  7. @raffy
    no, no, vieni tu, che volano via le amarene 🙂

    @fantasie
    di niente 🙂

    @BARBARA
    non bisogna mica aspettare San Giusepep per forza, eh :))

    @Stefano
    grazieeee 🙂

    @BreadandBreakfast
    che buone le frittelle di riso 😮

    @Luca and Sabrina
    e quanti ne ho fatti di peccati di gola questo we, mannaggia!! 🙂

    @Mariluna
    questa è una zia acquisita, ma è come se fosse una vera zia per me 🙂 Un bacio!

    @Lydia
    non mi dire che è rimasta insoddisfatta 🙁

    @terry
    E spero davvero sia utile questa dritta che mi è stata data anni fa :))

    @Genny G.
    ma pensa che il marito è riuscito a farmele avanzare ed io sarei a dieta…non se le meritava!!! 😛

    @dolci a …gogo!!!
    le ho viste, ti sono venute benissimo, Imma!

    @Gloria
    allora ci deve essere una prima volta 🙂

    @Ely
    una scorpacciata che non ingrassa, ottimo 🙂

    @Francesca
    sento quasi la voce di Fiorello-Larussa…no, no, con metà dose si fa presto 🙂

    @twostella
    grazie cara, che bello rivederti qui 🙂

    @cinzia cipri'
    graie mille 🙂

    @manuela e silvia
    baci ragazze!

    @La Cuoca Itagnola
    MArina, ma che bella cosa che mi hai scritto! Sono felicissima di esserti stata utile, e la tua crema al limone me la sogno 🙂
    Sai che invece io è più di un anno che sogno di fare i tuoi churros e poi rimando sempre? Ma verranno anche quelli 🙂
    Un bacio!

    @Gunther
    guarda ero convinta che fosse un trucchetto più conosciuto, ed invece quella di zia Chiara è davvero una chicca, e ti assicuro che è davvero semplice 🙂

  8. Con queste mi dai una coltellata! Quest'anno ancora non le ho fatte e ne ho un gran desiderio da giorni.
    Il trucchetto lo avevo visto anch'io da Salvatore De Riso. Lui usava carta forno e immergeva le zeppole a testa in giù. Appena l'olio andava a contatto con la pasta, il foglio si staccava subito. La prox volta tengo presente!
    Bacio, Dora

  9. Eccole, finalmente! Io non solo non le ho mai fatte ma non le ho neanche mai mangiate…sarà forse perché qui in Sardegna non si usano? L'anno prossimo magari mi cimento!

  10. Sei già una referenza per tante cose e qui arrivi con le zeppole. Stupendissime, appetitose, troppo invitanti (mi maaancano, dovro' preparle 🙂
    Un bacione

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