Utopici biscotti

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Le ricette per i biscotti da latte si sprecano in giro per la rete. Io però ho niente meno che due obiettivi utopici da raggiungere, che tra l’altro non sono neanche uguali tra di loro, quindi mi basterebbe raggiungerne almeno uno, magari l’altro lo prendo dopo aver fatto il giro, sulla strada di ritorno, diciamo? Di ritorno da dove? Dalla ricetta di partenza, ovviamente, ma andiamo per ordine (lo sanno tutti che sono una personcina ordinata :D)

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English below


Il primo irraggiungibile obiettivo sono dei biscotti da latte cotti nel forno a legna dalla mamma di un’amica di scuola (una amica e basta, ora :), cuoca eccezionale: irraggiungibile non solo per quanto erano buoni realmente, ma anche perchè il ricordo si perde nella notte dei tempi del diploma, e si sa che la preistoria rende tutto più bello.
Il secondo irraggiungibile obiettivo è quello di riprodurre i biscotti – o meglio pasterelle – che solo nel paesino sugli Alburni (sissi, lo stesso dove fanno le salsicce più buone dell’universo :D) sanno fare così (affermazione del marito , sapore sdemplice, leggerissimi e friabili. Più che dei biscotti da latte, delle pasterelle, appunto, che i ragazzini portano a scuola per festeggiare i complenni e che i ragazzoni cresciutelli usano rimpiangere come fossero l’ultimo baluardo della genuinità nel mondo.Ora, siccome come ho detto questi due obiettivi-biscotti non sono la stessa cosa, non posso pretendere di averli entrambi, allora ho cominciato partendo dalla ricetta che avevo (la prima) per raggiungere la seconda, che è coperta da un decennale segreto di famiglia. Il ragionamento si spezza ma non fa una piega, ditemi se non è così.
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Questo è il secondo tentativo, e ho deciso di pubblicarlo perchè anche non sono il plagio perfetto delle pasterelle degli Alburni (che sono un po’ più bombate e più leggere nel senso di più lievitate delle mie**) sono pur sempre dei buonissimi, semplici, leggeri, friabili, marito-approved biscotti da latte (freddo di frigo of course, ma anche da soli sono buonissimi). E Lydiuzz, guarda la quantità di burro, non sono poi tanto velenosi 🙂

**Ieri sera mi sono accorta che avevo dimenticato dei biscotti crudi in frigorifero (di nuovo, mi era già successo la volta precedente :D). A parte la scocciatura di dover accendere il forno nuovamente, ho avuto una piacevole sorpresa: i biscotti tenuti “al fresco” si sono gonfiati più degli altri, lasciando l’interno un pochino più morbido (vedi foto qui sopra), insomma, un altro passetto verso il plagio perfetto grazie allo shock termico!


BISCOTTI/PASTERELLE DA LATTE

Ricetta liberamente modificata dai biscotti da latte della signora T.
Ing:
400 g di farina 00
100 g di fecola di patate
100 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero semolato
12 g di lievito chimico per dolci (3/4 di bustina)
1/2 bustina di ammoniaca
2,5 uova**
zucchero per la finitura

**ho dimezzato le dosi: per la dose intera ci vogliono 5 uova, io in questo caso ho sbattuto un uovo e ne ho messo metà. La volta precedente avevo messo solo il tuorlo, non incide tantissimo sul risultato finale.

Lavorare il burro morbido con lo zucchero fino ad avere una crema, poi aggiungere le uova e continuare a frullare. Aggiungere le farine setacciate con lievito e ammoniaca e lavorare velocemente con le mani (io ho usato la frusta a foglia del Kenwood).

Stendere la pasta in una sfoglia di circa 1,5 cm di spessore e ritagliare i biscotti con un bicchiere o con un tagliapasta. Intingerli nello zucchero dal lato superiore e disporli sulla teglia rivestita di carta forno. Se si asciugano troppo e lo zucchero non aderisce, spennellarli prima con un po’ d’acqua. Possibilmente lasciatrli in frigorifero per un paio d’ore prima di infornare, lo shock termico li farà gonfiare a cupoletta.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti. Devono dorare leggermente.

MILK COOKIES/PASTERELLE


Recipe freely modified by the milk biscuits recipe of Mrs T. Ing: 400 g flour 00100 g of potato starch
100 g butter at room temperature
200 g caster sugar12 g baking powder (3 / 4 packet)1 / 2 sachet of baker’s ammonia
2.5 eggs **
sugar for finishing
** I halved the dose: the whole dose needs 5 whole eggs, in this case I’ve beaten an egg and taken one half. Last time I put only the yolk, it does not affect
the final result very much.

Work the softened butter with sugar until creamy, then add eggs and continue blending. Add flour sifted with baking powder and ammonia and work quickly with your hands (I used the whisk “leaves” of Kenwood ).

Roll out the dought about 1.5 cm thick and cut biscuits with a glass or a round cutter. Dip in sugar and place on baking pan lined with oven sheet. If biscuits are too dry and the sugar does not attach, brush them first with a bit of water. If you have the time, let the cookies rest in the fridge for two hours at least. the thermal shock will made the cookies more “puffy”.
Bake in preheated oven at 180 degrees for about 20 minutes. Should be slightly brown .

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38 Comments on “Utopici biscotti”

  1. Fantastici, sono simili a quelli che uso spesso per la prima colazione, vecchia ricetta di un'amica del forum c.i.
    Belli inzupposi non sbriciolosi, solo che sono con l'olio e non con il burro.
    Proverò anche questi al burro e fecola, mi ispirano assai.
    Anche tu non riesci a mollare il forno eh???

    P.S.
    Sai che dalla foto su flickr pensavo fossero amaretti?

  2. @Lydia
    prova inzuppamento nel latte freddo superata, l'ho lasciato dentro almeno un minuto (me ne ero dimenticata mentre facevo altre cose), ne e' uscito inzuppatissimo ma integro 🙂
    Pensa che nella ricetta originale c'era lal margarina 😛

    @Milena
    anche, ma l'ammoniaca ed il lievito hanno una funzione importantissima (l'ammoniaca tra l'altro contribuisce anche al tipico sapore “casereccio”

    @Blueberry
    purtroppo non saro' io a farteli vedere… 🙁 Se qualcuna li fa pero', magari!!! 🙂

    @BAbs
    si,di quelle spaccature in superficie vado particolarmente fiera 😀

    @Tery
    gli originali assomigliano molto a quelli della terza foto, che sono lievitati un po' di piu' dei precedenti, quindi e' importante il raffreddamento prima di cuocerli! 🙂

  3. Sembrano belli, buoni e leggeri! Il primo obiettivi mica è male… una bella cottura con l'insostituibile forno a legna deve regalare un sapore unico. Per il secondo non mi pronunicio, non conoscendoli.
    Sono davvero belli e le foto mi piacciono moltissimo!

  4. una cipolla a te due biscotti a me che ne dici si puo' fare?…a parte che li vado proprio a fabbicarmeli io stasera, ho voglia di semplicità e perfezione di gusto e questi meritano 10 e lode.

    ^^

  5. E ditemi se il marito approved non è una garanzia di qualità :-)) Sai che qui in Germania non si usa proprio pucciare i biscotti nel latte? Cosa si perdono

  6. @paolo
    uno di quei casi in cui non si fa fatica a fare una cosa bella 🙂

    @Gloria
    allora non avrai problemi di ocnfronti, meglio!

    @Hysteria Lane
    fortuna che ho il sangue piu' freddo di un'iguana 🙂

    @UnaZebrApois
    quello che sto facendo anche io, mannaggia

    @Saretta
    bella, dicevo sopra che io ho i cubetti di ghiaccio nel sangue, se non fosse per la benedetta pressione bassa starei una favola. Poi mi sa che il peggio dell;afa sta arrivando adesso

    @Alice
    dai, allunga una mano!

    @Onde99
    mi sto pavoneggiando con la ruota a 360 gradi 🙂 Grazie, troppo buona 🙂

    @manuela e silvia
    facciamo la stessa merenda allora!

    @Glu.fri cosas varias sin gluten
    esatto, quel “relativamente poco burro” mi illude di avere la coscienza pulita 🙂

    @ ( parentesiculinaria )
    be, si, riprodurre la cottura del forno a legna e' impossibile, vedi anche con il pane e con la pizza…

    @ilcucchiaiodoro
    stasera interrogo la cognata, non ho mai visto questi biscotti ad esse!

    @Mariluna
    sei un'affarista, ma va bene, ok……. :))

    @SUNFLOWERS8
    grazie Sonia 🙂

    @Angela Maci
    mi e' venuta voglia di fare gli amaretti, ecco

    @Alex
    mmmm ti tocca fare tipo nella candid camera di Nanni Moretti, devi pucciare i tuoi biscotti nella tazza di qualche tedesco 🙂
    L'approvazione del marito si, e' garanzia di qualita', ma considerata la sua diffidenza, in genere e' garanzia del fatto che puoi servire quella cosa li' anche al trisavolo e lo farai felice 🙂

  7. mi ero persa la foto dei biscotti e anche questa sotto del clafoutis, che sono entrambe bellissime!
    quanto ai biscotti da inzuppo, anche in quelli che nonna faceva per papà ( calabritudine quindi) c'era l'ammoniaca, ma non ricordo gli altri ingredienti..andrò a cercare la ricetta…
    una domanda..ma come fai a scordarti i biscotti crudi in frigo?:D

  8. @Valeria
    dillo a me che oggi per la fretta l'ho saltata, meglio che evito di guardarli 🙂

    @Genny G.
    Genny bella, fai della sottile ironia sul mio grado di rimbambimento? 😀
    La calabro-francese qui in basso dice che li ha fatti e che passa la ricetta a sua mamma, vuol dire che c'e' un po' di familiarita' con quella regione?? 🙂

    @Mariluna
    Pat, evviva, sono contentissima che ti siano piaciuti!!! Orca, la prossima settimana vado a comprare la treccia di cipolle :))

    @Cey
    ma no, ho avuto solo fortuna ad avere un bicchiere dello stesso diametro del biscotto 😉

    @Gellis
    l'odore della prima fase di cottura (e della bustina in se'!) e' molto forte, ma davvero l'affetto che da' non e' riproducibile con il lievito. Ciao!

  9. Sempre bello avere degli obiettivi… sicuramente potresti raggiungerli… per ora questo risultato mi sembra eccellente!!! son perfetti e chissà che buoni…da inzuppare poi!!!
    brava!

  10. Sono commoventi tanto sono belli!! Ti fanno proprio venire voglia di colazioni e merende infinite, calde d'atmosfera, rigeneranti…
    Voglio anch'io provare a farli: l'ammoniaca, che non ho mai utilizzato, la trovo nei comuni supermercati?

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