Un gatto’ per Wine and the City

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Mercoledi prossimo, 18 maggio, prenderà il via per il quarto anno Wine and the City, una manifestazione nata a Napoli inizialmente come fuori salone di Vitigno Italia e che ora invece vive oramai una vita propria che lega il piacere del vino al piacere di passeggiare per le strade di Napoli e fermarsi a degustare un buon calice di vino in una boutique, o in un negozio di design, o in una galleria d’arte, o in una gioielleria, scoprendo angoli di una città che non si conosce mai abbastanza.
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Questo è quello che è successo a me l’anno scorso, passeggiando sotto una sottilissima pioggia primaverile e saltellando da una stradina all’altra con la guida di Lydia: scoprire una Napoli diversa da quella ultraconosciuta dei monumenti e delle opere d’arte, una Napoli ricca di sorprese e di inventiva, da gustare, anzi degustare, come un buon calice di vino.
Se siete in zona in questi vi invito davvero a farci un salto, magari scegliendo il giorno, il percorso o l’iniziativa che più vi piacciono: trovate il programma dei quattro giorni con i tanti indirizzi da visitare ed eventi a cui partecipare QUI.
Questo gateau di patate e asparagi (o “gatto” che è la trasformazione franco-napoletana che mi ha sempre fatto morire dal ridere) reso soffice e delicato dalla presenza della ricotta e degli asparagi, appunto, è il mio contributo per la staffetta che unisce tanti blogger questa settimana per diffondere Wine and the City, e per il quale, unica volta nella vita di questo blog, sono in grado di dare un abbinamento con un vino speciale, grazie a Tommaso Luongo, delegato dell’AIS Napoli (associazione che curerà le degustazioni in tutta la manifestazione), e scusate se è poco, che consiglia un Collio Sauvignon Blanc Fumat 2009 Collavini.
Da Lydia e Giovanna trovate il calendario dei blogger che partecipano a questa iniziativa con le loro ricette, tutte abbinate a vini eccellenti.


GATEAU SOFFICE DI PATATE E ASPARAGI

Ing: 1 kg di patate
300 g di asparagi
250 g di ricotta
100 g di prosciutto cotto
150 g di scamorza (provola)
3 uova
40 g di Parmigiano Reggiano
burro
sale
Lavare bene le patate e metterle in una pentola colma di acqua fredda, lessarle fino a quando sono morbide, poi pelarle ancora calde (sarebbe l’optimum, ma io l’ho fatto quando erano già fredde, va bene lo stesso) e schiacciarle con lo schiacciapatate (se come me lo avete chiuso in uno scatolone o semplicemente non lo avete, schiacciatele con una forchetta).
Nel frattempo che le patate cuociono, lavare gli asparagli, spezzare la parte più legnosa del gambo e lessarli in acqua bollente salata.
Taglaire a piccoli pezzi il prosciutto cotto e la scamorza.
In una ciotola mettere le patate schiacciate, le uova, il parmigiano, la ricotta, salare e lavorare il tutto accuratamente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Imburrare una teglia e cospargela di pangrattato, distribuirvi la prima parte del composto di patate, cospargerlo con la provola ed il prosciutto a pezzetti e con i gambi degli asparagi anch’essi tagliati a pezzetti (lasciate le punte per la parte superiore).
Versare il restante composto, livellarlo bene e cospargerlo di pangrattato. Sistemare le punte di asparagli sulla superficie e cospargere di fiocchetti di burro.
Cuocere in forno caldo a 200° per circa 30 minuti: la superficie deve risultare dorata. Se gli asparagi si stanno seccando troppo potete coprirli con dei piccoli pezzi di carta stagnola.
Far riposare il “gatto” per una ventina di minuti prima di servire.
SOFT POTATOES AND ASPARAGUS CAKE
Ing: 1 kg potatoes
300 g asparagus
250 g ricotta cheese
100 g of ham
150 g scamorza (not smoked) or sweet provolone  
3 eggs
40 g of Parmigiano Reggiano
butter
salt
Wash the potatoes and put them in a pot filled with cold water, boil them until they are soft, then peel while still hot (it would be the optimum, but I did it when they were already cold, that’s okay) and mash with a masher (if like me you’ve locked in a box or simply do not have it, mash with a fork).
While the potatoes are cooking, wash asparagus, break the wooden part of the stem and boil in salted water.
Cut the ham and scamorza into small pieces.
In a bowl put the mashed potatoes, eggs, Parmigiano, ricotta, salt and work it all thoroughly until mixture is smooth.
Butter a baking dish, sprinkle with bread crumbs and spread half of potatoes mixtur, level and sprinkle this surface with scamorza (or provolone) and ham and also the stalks of asparagus also cut into pieces (leave the tips for the top).
Pour the remaining mixture, level and sprinkle with breadcrumbs. Place the tips of asparagli on the surface and sprinkle with small pieces of butter.
Pre-heat the oven and bake at 200 degrees for about 30 minutes until the surface will be golden. If the asparagus are drying up too much you can cover them with small pieces of aluminum foil.
Let rest the cake for about twenty minutes before serving.
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19 Comments on “Un gatto’ per Wine and the City”

  1. “Gattò” molto bello…che devo dire mi intriga parecchio in questa declinazione. Ottimo spunto per variare e soprattutto mi piace l'idea diversa a rispecchiare la ventata di nuovo che attraversa Napoli in queste occasioni.
    PS
    La prima foto è davvero eccezionale :))))

  2. Questo, secondo me, l'avrebbero passato per buono persino a Bigazzi 🙂
    Buon inizio di settimana, orfana dell'evento ma comunque rotonda e piena, bella bella bella 😉

  3. Ma questo gattò è splendido!!! Con la ricotta deve venire di una morbidezza unica! E? una tua invenzione o ti rifai a qualche tradizione??? In ogni caso…il prossimo gattò sarà con la ricotta!

  4. Gattò, con l'accento sulla “o”. Come buatt' o serviett'. Una volta dissi queste parole ad un'amica francese e lei morì dal ridere!!
    Mi spiace non incontrarti, ma, come dice Lydia, c'è un motivo ben valido.
    Un abbraccio

  5. Uh mamm che bontà… il gattò per me è sempre stato uno dei simboli della lussuria culinaria, e questo non fa eccezione: ragion per cui l'ho già messo in archivio 🙂
    Baci,

    wenny

  6. @Diletta
    quest'anno sto mangiando gli aspardagi che non ho mangiato in tutta la vita precedente 🙂

    @Gambetto
    anche a me piace tanto che Napoli si vesta di nuovo e di bello grazie anche all'inventiva e alle capacità della sua gente, come vorrei che prevalesse sempre!

    @Lydiuzz
    per consolarmi dovrò fare un po' la zompa'pereta nella capitale 🙂

    @Reb
    povero Bigazzi! Rotonda e piena, molto appropriato 😀

    @Caris
    no, nessuna tradizione, ho preso la ricetta originale e prevedeva troppo burro, io volevo qualcosa di più leggero e mi è venuto spontaneo usare la ricotta (e ti assicuro che era buono nonostante la scarsa qualità della ricotta :P)

    @Dora
    buatt' ce l'abbiamo anche a Bari!

    @Wennycara
    avrai un archivio parecchio peccaminoso 😛

    @Fabrizio
    me too!!

  7. gatò, in romagnolo gattone, bel gattone per la precisione. mai preparato uno. non era nelle mie tradizioni. ma mi viene una voglia di provare! asparagi come se piovesse anche da me. (io 21 anni fa cominciai a mangiare zucchine che non avevo mai mangiato) abbraccione!

  8. Meraviglioso e soffice davvero, questo gattò!! Ricetta di casa, i gatò, li cucinava la nonna ed io lo preparo più spesso che posso: non avevo mai provato con gli asparagi! Ma come mi piace questa staffetta!!

  9. @Gio
    allora provalo in questa versione soft, ti piacerà 🙂

    @moglie
    i gusti cambiano (a volte) per fortuna!

    PS: meglio evitare di chiedere da voi un gato' al forno allora!

    @ilcucchiaiodoro
    …che non sono mai abbastanza…. 🙂

    @Patrizia
    infatti da buon corridore corro a vedere cosa cè di buono oggi 🙂

  10. ahahahahah anche da noi si chiama gattò 🙂 ti ci vedo a salterellare sotto la pioggerellina eh? bedda mia ho una fame che svengo e tu mi proponi una cosa da svenimento? occhei è stata un'ottima mossa così adesso mi preparo per la cena…come dici è ancora presto? il tempo che mi voto e mi firrio è arrivata l'ora 😉
    ti sbaciucchio bedda ***
    tua cla

    1. Oui enfin, une fois ouvert ton appareil, le douanier pour prouver que tu l’as acheté sur place il va avoir du mal …et dans le pire des cas, tu postes la facture à ton nom de suisse et tu payes la taxe locale.

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