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Qualche giorno fa ho preparato le margheritine di Stresa con la ricetta trovata una vita e mezzo fa sul blog di Elena (e poi riprodotta tante volte nei blog): le ho provate con la vera ricetta, dopo averne fatto tempo fa una versione senza fecola per questioni di intolleranze e senza vaniglia, perchè mi mancava. La differenza è stata notevole, e la scioglievolezza delle margherite ha rapito tutti quelli che le hanno assaggiate.
Tutti tranne uno. Si, buoni questi biscotti, ma quegli altri, quelli che portasti l’altra volta erano più buoni, avevano qualcosa in più…
Ma quale altra volta? E quali biscotti? Com’erano? Di cosa sapevano? Quanto tempo fa li ho fatti? Possibile che non me ne ricordi? Cerchiamo sul blog, scartabelliamo biscotti di tutto il 2010, niente.
Poi l’illuminazione. Erano i cookies al cioccolato di Cristophe Felder, presi dal suo libro Les meilleurs choco-délice da cui avevo già preso la ricetta della tarte choco-pomme, che non posso linkare perchè è misteriosamente scomparsa dal blog. Cookies che avevo fatto, imbustato, fotografato orribilmente, e regalato, (be’, si, certo che prima li avevo assaggiati, non potevo mica rischiare di fare brutta figura :), e infine dimenticato, visto che non potevo farci il post. Anzi, ora che ci penso, li ho dimenticati proprio perchè non ci ho fatto un post, il che mi fa pensare che il blog più che l’espressione della mia passione, sia la pezza a colore sui buchi neri della mia memoria.
Venerdi scorso allora li ho rifatti, e anche questa volta la foto rischiava di passare in cavalleria, ho avuto tutto il week end ma non avevo voglia di metterli in posa, piuttosto di mangiarli. Mi ero quasi rassegnata a rifarli per la terza volta, ma ieri mattina ho aperto la scatola di metallo e ce n’erano ancora due, due di numero, giusto un tantino di meno del numero legale di biscotti fotografabili per un post, la coppia salita sull’arca di Noè destinata a creare la nuova generazione di cookies post-diluviana. Anzi, fatemi stare zitta, che oggi non ha piovuto tutto il giorno 🙂
PS: per inciso, buoni sono buoni e anche cioccolatosi, ma non hanno niente da invidiare alle mitiche margherite 🙂
COOKIES
Ing:
100 g di burro morbido
75 g di zucchero semolato
100 g di cassonade** (ho usato 70 g di vergeoise, mentre chreso che per cassonade lui intenda zucchero di canna)
2 pizzichi di sale
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 uovo
200 g di farina
1 cucchaino raso di bicarbonato di sodio
170 g di cioccolato fondente al 50% di cacao
**sempre meglio fare un appunto quando si parla di cassonade/vergeoise: la cassonade in Francia è lo zucchero di canna, mentre in Belgio è quello che in Francia chiamano vergeoise, cioè una zucchero fatto dallo sciroppo di barbabietola, scuro, umido e profumato, si usa per gli specoulos ad esempio. Io l’ho trovato da Castroni.
Preriscaldare il forno a 210° (a mio parere è un po’ troppo alto, io ho messo a 190°).
Lavorare il burro con lo zucchero, la vergeoise, il sale e l’estratto di vaniglia (secondo i miei gusti anche con la correzione sulla vergeoise erano un po’ troppo dolci, secondo me 60+60 bastano). Incorporare l’uovoo e lavorare fino a quando l’impasto è liscio, poiaggiungere la farina setacciata con il bicarbonato.
Tagliare grossolanamente il cioccolato con un coltello, aggiungerlo all’impasto e mescolare bene. Questa volta ho usato un cioccolato che aveva perso la consinstenza iniziale, taglianolo praticamente si frantumava, per cui i biscotti sono venuti proprio marroni, ma la scorsa volta vennero come da manuale, color cappuccino con le miniscaglie di cioccolato.
Cuocere per circa 10′. I biscotti devono risultare ancora morbidi in superficie.
Rivestire di carta forno la placca, poi formare delle palline con l’aiuto di due cucchiai e posarle sulla placca distanziandole di 5 cm.
CHOCOLAT COOKIES by Christophe Felder
Ing: 100 g soft butter 75 g caster sugar 100g of cassonade (I used 70 g vergeoise while I guess the book intended cane sugar) 2 pinches of salt 1 teaspoon vanilla extract 1 egg 200 g plain flour 1 teaspoon baking soda 170 g dark chocolate 50% cocoa Preheat oven to 210 ° (in my opinion is a bit too high, I put 190 °). Work the butter with the sugar, vergeoise, salt and vanilla extract until creamy (according to me they was too sweet even with the correction on vergeoise quantity, I think 60 g sugar +60 g vergeoise is enough). Stir in the egg and work until the dough is smooth, then add the flour sifted with baking soda.
Roughly cut the chocolate with a knife, add to the mixture and mix well. This time I used a chocolate that had lost initial consistence, it broke while cutting, so the cookies came out just brown, but last time their colour was like the book one, the color of cappuccino with chocolate chips.
Cover the oven tray with baking sheet, then form little balls with the help of two spoons and put them on the tray 5 cm far from each other. Bake for about 10 ‘. The cookies should still be soft on the surface.
ecco un buon modo per far fuori una tavoletta di cioccolata di modica la frase illuminante è stata quella del cioccolato che si sgretolava.
cassonade dovrebbe essere, come ha scritto lo zucchero di canna, ma vergeoise cos'è? i biscotti si mantengono morbidi anche una volta freddi o si possono inzuppare nel latte?
Enza è un po' un casino, perchè la cassonade in Francia è lo zucchero di canna, mentre in Belgio è quello che la vergeoise è in Francia, cioè una zucchero fatto dalo sciroppo di barbabietola, scuro, umido e profumato, si usa per gli specoulos ad esempio. La mia stavolta viene da Castroni 🙂
Evvai, aggiunti alla mia lista per natale.
Cavolo 210 gradi il forno? Spesso è meglio seguire il proprio istinto che le indicazioni dei testi sacri.
Un bacione trilly ;-))
oh mamma mi sembra un po' complicata però dai visto il risultato un po' di applicazione tecnica legata ad una ricetta assolutamente mi sembra meritarselo!ciao buon week
Io non vedo l'ora che arrivi il mio bel libro nuovo di Felder “Patisserie!”.
Grazie Cibou per avermi sciolto il dubbio sulla cassonade!!
Sono sicura che questi biscotti sono squisiti ma io rimango innamorata delle margherite….
Un sorriso dolce,
D.
Un'altra frase che passerà alla storia “la pezza a colore sui buchi neri della mia memoria” ….
Mi chiedo spesso se sia giusto che gli infotografabili (per questioni di luce o scarsa fotogenia, ecc ….) debbano essere penalizzati …..
1. sono indecisa se prendere o meno il nuovo libro di felder….ma mi sa che alla fine si:D
2. ieri sera sono tornata a casa da un minitour de force (ti dico solo 7 treni in 14 ore) e avevo proprio e solo voglia di un biscotto al cioccolato…mi hai letto nel pensiero?:D
Sono stupendi!!!!hanno una consistenza unica…
Un biscottino al cioccolato per finire in modo dolce la settimana! e quella tazzona di latte…..vorrei fare colazione così domani!
uh che splendore!
visto che son confinata a letto, qualche biscotto con un bicchiere di latte sarebbe davvero gradito
🙂
grazie!
ciao e buon we!
Io li adoro questi biscotti, ho una ricetta che ovviamente non è la stessa, ma mi hai talmente incantato che voglio provare la tua!
Bacioni da Sabrina&Luca
Che delizia. Mi sa che li provo questo week-end!! 🙂
ciao cara=)
ti invitiamo a partecipare al nostro primo contest..
dai un'occhiata a
http://modemuffins.blogspot.com/2010/11/evereybody-loves-muffins.html
baci!
MMM
I tuoi biscotti sono sempre perfetti!
Quando li faccio io il + delle volte hanno forme strane, difficilmente tondi!
Grazie mille per la spiegazione di cassonade e vergeoise!
Credo che..potrei amre di più questi dei Crinckles!Cibou, fossi stata lì, col cavolo che avresti scovato ancora 2 biscotti!abcione beless
I due supersistiti sono carinissimi e sanno di buono 😀
Mi piace tantissimo l'impasto, non particolarmente burroso, ma cmq dolcissimo!
Da provare!
Baci
Vero
“la pezza a colore sui buchi neri della mia memoria” meravigliosa!
Oddio, che belli che sono……….me li sento già in bcca!
interessante questa spiegazione su cassonade/vergeoise, ma la vergeoise è la melassa in italiano? Mi è piaciuto molto leggere tutto il racconto sui biscotti e la foto. Io questo libro di Felder non ce l'ho, meno male che ci pensi tu a farmi conoscere questa ricetta 🙂
@Lydia
e dalle co' sta trilly 🙂
Ho pensato anche che fossere gradi farenheit, ma no, i cugini francesi usano la scala celsius, proprio come noi. Secondo me era Feldere che in quel periodo aveva il termostato rotto 🙂
@lucy
non e' compliocata, Luci, ti asicuro, la parte che trovo noiosa e' tagliuzzare il cioccolato, ma se ti trovi un aiutante.. 🙂
@Diletta
tu, tentatrice!!! io potevo rimanere con la felicita' del mio bel libbricino e invece ora…
@Milen@
:))
Milena, a me tante volte piange il cuore di non pubblicare le ricette, ma gia' fotografo tante volte di sera ed il livello e' quello che e', non posso abbassarlo ulteriormente, senno' sarebbe piu' logico pbblicare la foto senza ricetta, ma allora che foodblog e' 🙂
@Genny @ alcibocommestibile
7 treni in 14 ore??Povera Genny, ma tu hai bisogno di una vagonata di biscotti!
@Fabiana
consistenza da cookies 🙂
@silvia
io sempre, ma non sempre c'e' il tempo (e ci sono i biscotti 🙂
@Babs
naaa…caspita, bisotti e latte caldo, arrivo?? 🙂
@Luca and Sabrina
mmm e qual'e'? Vengo a vedere 🙂
@kristel
fammi saper se li provi allora
@MMM
grazie per l'invito 🙂
@Tery
Tery, ma se fai delle palline regolari e le poggi sulla placca si “siedono” e vengono tondi fa soli, provaci! L'importante e' che non fai una pallina bitorzoluta (vedi la foto dei biscotti alle carote ad esempio, sono semplici sfere da crudi 🙂
@Saretta
sai che in realta si assomigliano molto assai? pero' le crepe hanno sempre il loro effettone… 🙂
@Elga
sapevano, Elga, sapevano… 🙂
@Vero
e' vero che ce' poco burro, ma c'e quello contenuto nel cioccolato..l'effetto in ogni caso e' “non molto burroso” come dici tu
@Francesca
:)) ciao Francesca
@FrancescaV premesso che non ho mai provato la melassa, credo che non siano la stessa cosa. Tu a Strasburgo dovrest trovarla facilmente la cassonade, csi' puoi fare il confronto e dirmelo. L'effetto secondo me e' simile, perche' ad esemio io trovo qualche somiglianza con lo zucchero muscovado, che contiene la melassa.
Il libro e' un estratto di un libro piu' grande tradotto anche in italiano, forse “100 ricette con il cioccolato”
Ma lo zucchero di canna tout-court no? e pecchè no? dimmi che va bene anche quello del super che ci voglio provare. Ho giusto del cioccolato da utilizzare entro Natale
F.to: Zetagi aspirante biscottatrice
per me non c'é problema vanno benissimo sie quelle di Stresa che questi cioccolatosi di Felder! anzi sarei proprio imbarazzata a dover scegliere!
Divertente la storia dei biscottini sopravvissuti post diluviani!
Devono essere davvero squisiti!
un bacio
Seppur con soli due sopravvissuti sei riuscita a fare miracoli..
Ciao!
Siss
Questi biscotti supersiti sono bellissimi! Mi sa che prima o poi questo libro me lo comprerò anche io, dato che le ricette sembran osempre così precise, dettagliate…e ovviamente stra-golose! 🙂
Avevo letto cookies di Federer e mi immaginavo il tennista che mangiava questi biscotti °_°' mi sono rimbecillita °_° però aembrano buonissimi =)
succede anche a me di rimuovere una ricetta se non è stata pubblicata nel blog…anzi, spesso anche se lo è stata! infatti devo assolutamente predisporre l'indice delle ricette, perchè sfogliando i post più vecchi ho trovato cose che non ricordavo di aver mai preparato!
gran bei biscotti con le note sullo zucchero più che corrette, perchè per falri venire cosi buoni lo zucchero è importante