Quando cerchi lontano chissa’ cosa e poi ti accorgi che l’avevi sotto il naso: se solo avessi annusato con attenzione!

MINI HAMBURGER SPEZIATI
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A Sicignano degli Alburni fanno la salsiccia di maiale. Buona. La più buona che io abbia mangiato un po’ di qua, un po’ di là, un po’ di su e un po’ di giù per il centro sud.

Del motivo non mi sono mai occupata particolarmente, ho solo raggiunto la quasi certezza statistica, e tratto la logica conseguenza: visto che senza salsiccia non si muore, io me ne sto buona a mangiare altro, fino a quando non ho la possibilità di mangiare la salsiccia di Sicignano. E’ per farne una piccola scorta che sabato scorso sono andata in macelleria, immaginate una macelleria in un paese di tremila anime, un paese di 3000 anime in cui io sono ancora, nonostante più o meno 15 anni di frequentazione, un po’ forestiera.
La domanda “salsiccia con l’anice o col finocchietto?” mi coglie mentre sono leggermente soprapensiero, e rispondo finocchietto: “ma quella tipica è quella con l’anice: nessuno la fa con l’anice, solo noi a Sicignano”. Mi riprendo e annuisco, no, va bene con l’anice, senz’altro, anzi, mi piacerebbe molto vederla quest’anice.
So che non si tratta di anice stellato, ed una chiacchierata con una signora tempo fa mi aveva fatto sorgere un sospetto che mi sono tenuta per mesi: i semi sono tondi, mi dicono, piccoli tondi e gialli.
Dal retrobottega la moglie sorridente arriva con una manciata di questi semi, li guardo al di qua del bancone: sono semi di coriandolo! “Eh già, è vero, noi la chiamiamo anice, ma il nome in italiano è coriandolo…”

Penso al mio pacchettino di semi di coriandolo provenienti da Zanzibar, che uso con parsimonia perchè trovarli non è stato facile: la signora è andata e tornata dal retrobottega con una bustona enorme piena delle preziose palline, e alla mia esclamazione (dico qualcosa riguardo al fatto che considerando il prezzo a cui ho pagato i miei 30 g, quella busta potrebbe valere qualche centinaio di euro) scoppia a ridere “e a quanto la dovremmo far pagare la salsiccia, allora!!!!!!! Ne vuoi un po’????”

Manisha G. Harkins nel libro che ho già citato piu’ volte (e si, mi piace, senno’ non l’avrei segnalato nella libreria virtuale che sta costruendo Maricler), racconta che il coriandolo è originario del Medio Oriente e del Corno d’Africa, dove insieme a zenzero, cannella, erbe, mirra, veniva utilizzato non solo nel cibo, ma anche per medicamenti ed essenze.

Commercio, navigatori, invasioni arabe, hanno contribuito a far arrivare in Europa queste spezie: molte di esse in Italia sono pochissimo usate e conosciute. E a volte sono usate senza essere conosciute (il marito per primo, cresciuto a pane e salsiccia con l’anice, non sapeva che in realtà conteneva una delle numerose e “strane” spezie che conservo in dispensa).

Questi semplicissimi e ultra-veloci mini hamburger son venuti fuori sulla falsa riga delle keftas un po’ più leggeri essendo grigliati e non fritti), con le quali avevo un piccolo conto in sospeso, visto che allora non ebbi il coraggio di mettere la cannella, che per me era legata esclusivamente ai sapori dolci.
Qui la cannella c’è, e si lega perfettamente agli altri profumi. Grazie a Kja, che allora mi spronò a non avere paura di provarci: in fondo ci ho pensato giusto il tempo che un bradipo avrebbe impiegato a percorrere la Route 66, mica tanto 🙂

E ci sono anche le foglie di curry, essiccate, trovate davvero per fortuna (l’ultima confezione, impolverata, di prossima scadenza, sullo scaffale di un egozio di commercio equo e solidale): sommo gaudio, così si colma di un’altra spanna il gap tra la disponibilità di spezie nel mio intorno e l’immenesa varietà di spezie che Manisha usa nelle sue ricette 🙂

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Ing: 300 g di carne di maiale macinata

1 cucchiaino abbondante di semi di coriandolo

mezzo cucchiaino di cannella macinata al momento

un cucchiaino abbondante di mix giapponese di spezie

sale

un cucchiaio di pangrattato

2o foglie di curry essiccate (circa)

**Composto da peperone rosso, carota, prezzemolo, semi di papavero, alga nori

Tempo di preparazione: 30′

In una ciotola mescolare la carne di maiale tritata con tutti gli altri ingredienti, regolare di sale. Formare i mini hamburger (della forma che preferite) aiutandovi solo con le mani o con un coppapasta.

Riscaldare una griglia di ferro (o di ghisa, ma io preferisco quella leggera di ferro): cuocere le polpettine schiacciate mettendole su dei quadratini di carta forno, in modo che non si attacchino alla griglia.

Servirle calde (le ho mangiate anche fredde al lavoro il giorno dopo, decenti, ma…meglio calde!)

SPICED MINI BURGERS

Ing: 300 g ground pork

1 teaspoon plenty of coriander seeds

half teaspoon ground cinnamon

1 teaspoon plenty of Japanese spice mix

salt

a tablespoon of breadcrumbs

20 dried curry leaves (about)

** Composed by red pepper, carrot, persil, poppy seeds, alga nori

Preparation time: 30 ‘

Mix the minced pork in a bowl with all the other ingredients and salt. Shape the mini burgers as you prefer ( just helping you with your hands or with a cutter). Heat an iron grill (or cast iron, but I prefer the lighter iron); cook the flatten meatballs putting them on squares of baking sheets, so that they won’t attack to the grid. Serve warm (I ate them cold, today for lunch…. decent, but better … hot!)

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31 Comments on “Quando cerchi lontano chissa’ cosa e poi ti accorgi che l’avevi sotto il naso: se solo avessi annusato con attenzione!”

  1. Il mondo delle spezie è senza dubbio affascinante e per noi italiani è tutto da scoprire: mi piace la cannella nel salato, ma oltre non sono riuscita ad andare.
    Divertente la storia dell'anice-coriandolo ….

  2. ma che bel racconto. e che fantastiche che devono essere le salsiccine di coriandolo. vedi, a saperlo.per me una spezia “mitica” è sempre stato il Sumac, e sono sicura che in Calabria qualcosa del genere lo hanno. Quando parliamo di mediterraneo mica lo facciamo così a caso 🙂 Baci!

  3. Vedo con enorme gaudio che le ricette un po' orientaleggianti e piene di spezie stanno spopolando in questo periodo…questi hamburger sembrano ottimi, sicuramente da provare
    Un bacione
    fra

  4. @Cianfrancesca
    Sono molto profumate, si 🙂

    @Lydia
    non so chi sia e cosa abbia scritto Roy Lewis :((( Devo recuperare! Ho una lista di libri da comprare lunga cosi' 😀

    @Lenny
    Oltre intendi con al tre spezie?? Io credo che senza esagerare (non sempre e non troppo) le spezie siano davvero una ricchezza inesauribile per chi cucina, e soprattutto la storia che si portano dietro e' spesso la storia della nostra civilta', e per nostra intendo del mondo 🙂

    @Manu e Silvia
    non so se vede, ma ho provato a farli quadrati..no, non si vede 😀
    BAci!!

    @maricler
    cara, tu mi parli del sommacco, di cui ho letto per la prima volta nel libro di cui sopra, e di cui ho sentito parlare in un servizio della Rai su Istanbul….se mi dici che secondo te in Calabria potrebbe esserci, io la rivolto come un calzino quest'estate :))

    @Fra
    e pensare pera' che sono partita dalle salsicce di maiale del paese…..non siamo poi cosi' lontani dall'Oriente, e forse non lo siamo mai stati, anche se non ce ne rendevamo conto 🙂

  5. tu amica mia, sei una maestra, nel senso più aulico del termine *
    grazie anche perchè mi sono sentita in macelleria con te ho avuto un senso di felicità quando ho letto “Ne vuoi un po'????”
    :*
    cla

  6. Mi sembra di sentire l'odore di questi miniburger… io adoro le spezie e i connubi che si creano quando sapientemente si mescolano. Cara mia, sei un vulcano di idee e di maestrie!!
    Bacibaci

  7. mi vedrò costretta a farmi un notebook per poter seguire il tuo blog anche da fuori casa perchè da domani entrerò senz'altro in crisi di astinenza:)Ma ti pare possibile alla mia età?????

  8. io mi sto avventurando das poco nel pmondo delle spezie, ma quando è affascinante e nello stesso tempo complesso! Questi mini burger sembrano veramente appetitosi, solitamente io mi limito al classico abbinamento maiale-finocchietto, ma oltre al classico c'è di più!
    segno, come segno anche il libro!
    ciao

  9. @Virgi
    dovrei cercare di capire perche' hanno attibuito al coriandolo quel nome, da qualche parte della matassa ci sara' il bandolo dell'equivoco 🙂 Penso sia una cosa molto locale, cmq.

    @Micaela
    anche io tendo ad usarle piu' nella carne (o nel pollo), e' un modo per farmeli amare un po' di piu' 🙂

    @Claudia
    avresti dovuto vedere la mia faccia (e pure io mi sarei voluta vedere!) quando me lo ha chiesto: la mia voce diceva “no, non si preoccupi…” ma secondo me mi brillavano gli occhi e avevo un sorriso da un orecchio all'altro!! PEnsa se ci fossimo state davvero insieme in quella macelleria, che spasso!! Ti abbraccio forte :**)

    @Elisabetta
    sara' la vicinanza del Vesuvio???? 😀 Baci!

    @zetagi
    ti chiamo un giorno si ed uno no per aggiornarti?? Mi sa che il problema non e' solo il mio blog, ma e' proprio che ormai sei una zia telematica, sara' dura senza e-mail, FB, etc….ma il mare e' meglio, o no????? 😀

    @Juls
    allora se trovi quel libro sono sicura che ti piacera', e ti confermera' quanto sia complesso questo mondo, e quante strade abbiano percorso le spezie, fino a diffondersi in luoghi lontani da quelli di origine. Ciao!

  10. Una chicchetta queste polpettine profumate (e la storia delle spezie inside). Le spezie danno un tocco di freschezza a questi bocconcini di maiale! Buon pomeriggio!

  11. E' impossibile descrivere quanta voglia mi hai fatto venire al'istante di fare questi piccoli hamburger speziatelli… da paura!! li proverò in men che non si dica!!
    Ciao, buon weekend!
    m.

  12. @dada
    :)) Avrei voluto ppovare con l'agnello a dire la verità ma il mio macellaio non l'aveva 🙁 Però il maiale va benissimo 🙂

    @Saretta
    è troppo profumato, io adoro schiacciarlo nel mortaio! Un bacio 🙂

    @Cobrizo
    viva l'erborista 😀
    Il cumino qui si trova addirittura nell'ipermercato….incredibbbbile! 😀

    @valina
    ah ah, fame fulminante!!!

    @Mariù
    e proprio un istante ci vuole per farli, sono velocissimi 🙂

    @tartina
    molto piccoli, molto finger…tutto è più bello in dimensione mini 🙂

  13. Deliziosa la storia di questa ricetta. Dell'anice che si tramuta in coriandolo. Quando ti finisce fai un fischio che qui se ne trova a bizzeffe.
    A questi mini hamburger ci abbinerei una leggera salsina di yogurt e menta.
    Slurp.
    Buon weekend
    Alex

  14. mamma mia che delizia….che profumo…quello che solletica il naso arriva prima e riempie il cuore…ma tesoro bello non hai una bottega equosolidale vicina vicina? io trovo lì le spezie anche strane..e pure i semi di coriandolo….al massimo se non la trovi..mi fai sapere ti faccio la scorta e spedisco!un bacio

  15. @Morena
    ogni tanto qualcosa di grigliato ci vuole..poi ieri ho fatto le frittelle di zucchine, ma non lo dico a nessuno 😛

    @Aiuolik
    ma va. Se ti dico che per un pelo non ho messo nel post un riferimento a “La lettera rubata” mi credi?? Ma è esattamente a quello che ho pensato!!!

    @Alex
    Immagino 😀 Ma ora mi sa che ho trovato lo spacciatore di fiducia a portata di mano, se non mi farò prendere dall'imbarazzo nel chiederglielo! :)La salsina di yogurt ce l'avrei vista benissimo anche io..ma non avevo yogurt bianco, sgrunt! (sai che la menta non mi piace, o non mi piaceva, nn so, forse ci dovrei riprovare 🙂
    Buon we!!

    @Dolci a gogo
    E si, sono profumi irresistibili 🙂 Ciao Imma!

  16. @Lo
    grazie, troppo cara!! Si, ne hoodue a dire la verità tant'è che in una ho trovato le mitiche oglie di curry…mi fa specie che sia così “raro” quando in un paesino di montagna se ne fa un uso così largo!!! Baci 🙂

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