NORIMAKI SUSHI
Questa è una di quelle idee dall’incubazione lunghissima, che prendono vita da un desiderio impellente e che però rimangono pazientemente ad aspettare (pazientemente poi chi lo dice, diciamo piutosto IMpazientemente ad aspettare :), fino a quando mi decido a metterle in atto.
Questa volta però, che mi si possano impallidire tutti i semi di sesamo nero così ardentemente cercati, non è stata colpa della sottoscritta, ma del fatto che reperire gli ingredienti è stata praticamente una caccia al tesoro, le cui tappe si sono protratte fino a qualche giorno fa: caccia che in realtà conta ancora un paio di assenze, come lo zenzero sott’aceto (ma quello proverò a farmelo da sola) ed il wasabi, che però non mi piace, per cui, who cares???)
Diversi blog hanno già parlato del sushi, anzi, per il procedimento mi sono attenuta molto al procedimento che Sere ha filmato in due puntate, molto, molto utile! Per quanto riguarda la ricetta ho mixato un po’ le dosi di Sere con la ricetta trovata su un libro meraviglioso, l’ultimo acquisto che si è fatto spazio sullo scaffale della cucina: “Spezie da tutto il mondo“, di Manisha Gambhir Harkins, Ed. De Vecchi: un libro con foto meravigliose, articoli interessantissimi sulla storia delle spezie, descrizione esauriente di spezie di tutto il mondo e relative miscele, e ricette che danno assolutamente la sensazione di essere state vissute, amate, ed assorbite dall’autrice, una giornalista originaria di Mumbai.
Ho già imparato tante cose, ho già sbavato su spezie dai nomi completamete sconosciuti (magari solo per me, magari tutti sapete alla perfezione cosa siano il sommacco o lo shanzo :), ho già deciso che farò tutte le ricette, anche barando sfacciatamente sugli ingredienti.
Il sushi è il cibo giapponese più conosciuto al mondo, un po’ come gli spaghetti per l’Italia (rabbrividisco al pensiero che forse ho preparato qualcosa del tipo spaghettis bolognese,ma in questo caso credo di no :).
Ce ne sono fondamentalmente 4 tipi: il norimaki, il nigiri, il Gunkan ed il Temki: qui un breve ed utilissimo specchietto.
Un ingrediente fondamentale è il pesce, che deve essere freschissimo: io ho trovato all’Ipercoop due belle fette di salmone e di tonno rosso (approprosito, ma la Coop non aveva preso l’impegno di non vendere più tonno rosso, visto il rischio di estinzione? Con tanto di notizia su Greenpeace e WWF? Ed io, che mi lamento, non avrei dovuto lasciare il tonno rosso lì dov’era, col mio ultimo barlume di coerenza? Diciamo che me lo sono concessa per questa prima volta, ma la prossima volta si cambia!) che in realtà mi sono avanzate anche per il pranzo del giorno dopo 🙂
Nel’elencare di ingredienti segnalo anche dove li ho trovati per chi, come me, non avesse botteghe orientali vicino casa.
Ing (per 6 porzioni)
Per il riso sushi:
325 g di riso per sushi (Auchan)
1 cucchiaio e mezzo di zucchero
2 cucchiai e mezzo di aceto di riso (naturasì)
Per i norimaki
8 fogli di alga nori (Naturasì)
3 cucchiaini di semi di sesamo nero (Auchan)
mezzo cetriolo a fettine sottili
mezzo avocado a fettine sottili
una piccola carota affettata col pelapatate
150 g di salmone freschissimo
150 g di tonno rosso freschissimo
(o altro pesce come gamberi, spigola, ecc)
Per guarnire
2 cucchiai di pasta wasabi (quando la trovo vi faccio sapere)
strisce di zenzero sott’aceto (idem come sopra)
salsa di soya (possibilmente giapponese)
Mettere il riso in una casseruola insieme a 450 ml di acqua bollente: bortare a bollore, abbassare la temperatura, coprire (in parte, o l’aqua potrebbe fuoriuscire) e cuocere per 10 minuti.
Spegnere il fuoco e lasciare riposare, ancora coperto. Cospargere il riso di zucchero e aceto (ci sarebbe anche uno spicchio d’aglio tritato, ma io non l’ho messo), mescolare delicatamente e far intiepidire.
Preparare una stuoietta di bambù sul piano di lavoro e ricoprirla con un foglio di pellicola o, in mancanza, usare solo il foglio di pellicola.
Adagiarvi un foglio di alga nori e ricoprirlo per tre quarti con uno strato di riso, inumidendo le mani in una soluzione di acqua e aceto di riso (su consiglio di Sere, effettivamente aiuta a non far appiccicare troppo il riso alle dita), cospargerlo con i semi di sesamo nero.
Disporre sul lato più vicino a sè una striscia di cetriolo (o avocado), poi una di carote, e sovrapporre unoostrato di pesce tagliato in fettine sottilissime.
La ricetta di Manisha prevede dei norimaki più grandi con sole verdure, e altri piccoli fatti solo di pesce, io ne ho fatto un solo tipo, di pesce e verdure insieme 🙂
Arrotolare delicatamente l’alga, aiutandosi con il foglio di pellicola e la stuoietta, che servirà a stringere bene il rotolo per dargli una perfetta forma cilindrica.
Con il coltello bagnano nella soluzione di acqua e aceto, tagliare il rotolo in due, e poi tagliare ciascuna metà in tre parti.
Continuare fino ad esaurimento degli ingredienti e conservare in frigo, coperti da pellicola, fino al momento di servire.
Servire con il wasabi, le strisce di zenzero sott’aceto (servono a “pulire” il palato tra un tipo di sushi e l’altro, e godono anche delle proprietà disinfettanti dello zenzero stesso) e la salsa di soia, in cui ciascun “rotolino” va leggermente intinto.
NORIMAKI SUSHI
Ing (for 6 servings)
For the sushi rice:
325 g of sushi rice (Auchan)
1 ½ tbs sugar
2 ½ tbs rice vinegar (naturasì)
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For norimaki
8 sheets of grilled nori seaweed (Naturasì)
3 tbs of black sesame seeds (Auchan)
half cucumber cut into thin slices
half avocado cut into thin slices
a small carrot cut in very thin slices
150g really fresh salmon
150 g of really fresh bluefin tuna (or other fish such as shrimp, sea bass, etc.)
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For fiishing
2 tbs of wasabi paste
strips of pickled ginger
soya sauce (preferably the Japanese one)
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Put the rice in a saucepan with 450 ml of boiling water: bring to boil, then lower the heat, cover (in part, or the water could exit) and cook for 10 minutes. Turn off the fire and let rest, covered. Sprinkle the sugar and rice vinegar (there would be also a clove of minced garlic, but I have not used it), mix gently and let cool.
Prepare a bamboo rolling mat on work surface and cover with a plastic film or only with plastic film.
Lie down a sheet of nori seaweed and cover for three quarters with a layer of rice, moistening your hands in a solution of water and rice vinegar (Sere suggest,, actually helps to not make too much rice stick to your fingers), sprinkle with the black sesame seeds. Put a strip of cucumber (or avocado) on the side closest to you, then add some carrot stripes, and over the vegetables add the fish cut into thin slices.
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Manisha recipe includes larger norimaki with vegetables only , and smaller norimaki with fish only; I made only one type of rolls, with fish and vegetables together:)
Gently roll the seaweed sheet, using the plastic film and the bamboo rolling mat, which is useful to tighten the roll and give it a perfect cylindrical shape. With the knife moistened in the water and vinegar solution, cut the roll in two halves, then cut each half into three parts. Continue until ingredients end and store in refrigerator, covered with plastic film, until serving.
Serve with wasabi, pickled ginger strips (used to “clean the palate between a type of sushi and the other, and also enjoy the disinfectant properties of ginger itself) and the soy sauce, in which each” roll “should be slightly dipped.
Chapeau!!!!
Domanda, avendo utilizzato il pesce crudo, non lo hai surgelato prima?
Mi stanno tutti terrorizzando con stà storia dell’anisaki.
Per quel concerne il wasabi, mi offro di reperirtelo a Milano e spedirtelo
Senza parole! Sei stata veramente brava: dalle foto il tuo sushi sembra proprio perfetto! PEr lo zenzero sott’aceto io l’ho visto al naturasì nello scaffale dei condimenti (umeboshi, gomasio…) prova a chiedere.
Un bacione grande piccola master chef
Fra
Piccoli chef crescono!
Sei una gran temeraria!!!
Bravissima:-))
@Lydia
cavoli, questa cosa non la sapevo…da barese ho familiarita’ col pesce crudo, con le dovute precauzioni, ho letto che questo parassina muora a -20 gradi, mi sa che il mio freezer in ogni caso non ce la farebeb!
Grazie, sei troppo cara! La verita’ e’ che proprio non mi piace, nonostante il suo bellissimo colore 😛
@Fra
Esaggerataaaaa 😛
come mi piacerebbe verificare al naturasi, ma non mi e’ cosi facile raggiungerlo qui dove abito, infatti aceto di riso e alga nori me le sono portate in valigia da Bari! Alla prossima pero’ controllo 🙂 Baci !
Ciao Elvira, davvero belli questi maki. La prossima volta prova a sciacquare il riso prima di cuocerlo, in modo che l’acqua risulti limpida, ti aiuterà ad avere un riso meno colloso ma non per questo meno compatto. Io uso la ricetta di Kja sugli onigiri (non so perché non mi fa attaccare il link), modificando a piacere le dosi di zucchero a seconda di come lo preferisco ma mi ci sono trovata sempre bene, per quelle dosi, poi se le cambi la ricetta non vale più. Fammi sapere. In più, se ti servono ingredienti che non trovi, fammi un fischio che te li mando. Baci!
Ma sei stata bravissima!!!!!
Sono felice di esserti stata utile con il mio video, l’ho fatto davvero con tanto entusiasmo e tanto amore per il sushi e per chi ama il sushi come me!
Un abbraccio …
Sere
ti sei superata!!!caspita che brava!Io non mi cimento nella preparazione x timore reverenziale…
bacione
sei bravissima! noi vorremmo tanto assaggiarlo ed abbiamo già addocchiato qualche ristorantino dalle nostre parti!
a sapere che sei così abile nel prepararlo…veniamo a trovare te allora!!
un bacione
Ottimo risultato, bellissimo da vedere. Di tutta la cucina asiatica, il sushi é forse l’unica cosa che non mi piace (animali strambi e insetti inclusi ovviamente!) Da un lato l’alga che proprio non riesco a mandare giù, dall’altra il pesce crudo – risultato di un trauma da salmonellosi. Però sono affascinata dalla preparazione e dall’estetica dei maki e del sushi in generale.
Lo zenzero sott’aceto però vorrei provarlo anche io.
Un abbraccio
Alex
Io non sono molto amante del sushi ma devo dire che a vedere questi mi piacerebbe proprio assaggiarli.
Bravissima!!! Ciao.
Senti un po’… ma ti stai allenando per aprire un ristorante per caso?? Qua stanno uscendo delle ricette bellissime ed eseguite benissimo 🙂 Comunque sappi che una cliente assicurata ce l’avresti di sicuro, non è che fai anche consegne a domicilio, che so, dalle parti di Bologna 😛
Lo zenzero sottaceto l’ho preparato un po’ di tempo fa, ma conosci la mia lentezza a postare… adesso vedo di rimettermi in riga!!
Un bacione
devo dire che sinceramente non conoscevo queste preparazioni ma sono molto incuriosito stupito e tentato
Cioè, io adoro il sushi! Ne mangerei a vagonate!!!
I tuoi norimaki sembrano usciti da un sushibar di Tokyo 😀
Attendo nigiri e California rolls 😉
*
@lenny
Ora che ho saputo di aver rischiato di conoscere l’anisaki mi sa che sono d’accordo con te! :))
Grazie… 😛
@maricler
infatti ho sciacquato il riso, ma ho dimenticato di scriverlo, ora correggo, grazie!
Devo essermi persa i post di kja sul sushi, non ti preoccupare per il link, faccio una ricerca sul suo blog…
Per gli ingredienti..sei un tesoro, grazie 🙂
@Sere
e si vedeva la tua passione!! Grazie ancora, un bacio!
@Saretta
non e’ piu’ difficile di tante altre preparazioni, basta avere alcuni accorgimenti fidati…ancora buone vacanze!!! Bacio 🙂
@manu e silvia
magari, vi aspetto! Io non ho ristoranti giapponesi nelle vicinanze purtroppo 🙁
Baci!
@Alex
per te che ami cosi’ tanto lo zenzero direi che si, devi assolutamente provare! 🙂
SOno d’accordo sull’estetica…i giapponesi davvero insegnano….Un bacione!
@stefi
grazie 🙂 Ho scoperto in quel libro che esistono anche i maki di sole versure, se il problema e’ il pesce crudo…ciao!
@Elisabetta
ah ah, se proprio dovessi esaudire u desiderio aprirei piuttosto un catering!! Nella prossima vita magari! 😀
Prenditi il tuo tempo, ma ci conto sullo zenzero sottaceto! Un bacione :))
@Gunther
ogni tanto riesco a spostarmi dalla zona francofona che adoro in campo culinario e non…mi fa piacere che il post sia stato di interesse per te. Ciao!
@Tartina
sei troppo buona…buona come un norimaki!!! 😀
Dammi tempo che imparo a farli tutti 😛
Questo blog rispecchia molto la pulizia e l’ordine dei piatti giapponesi. Complimenti!
una vera meraviglia,complimenti davvero
Ciao Ciboluette! Anch’io da poco mi sono avvicinata alla cucina giapponese solo che non ho ancora preparato il sushi, mi sembra abbastanza difficile, quindi ti faccio tanti complimenti per esserci riuscita! Anch’io come te prima di riuscire a realizzare il mio primo piatto giappo ho dovuto aspettare parecchio. Ci ho messo un po’ a trovare tutti gli ingredienti di cui avevo bisogno, a capire come dovevo utilizzare l’alga nori, a cercare la ricetta perfetta… però alla fine è stata una bella soddisfazione! Ho letto che non riesci a recuperare il wasabi. Io l’ho trovato all’Auchan, nella corsia dove sono esposti cibi giapponesi e messicani (un gran miscuglio!). Invece sommaco e shanzo non ti saprei proprio dire dove trovarli perchè non ho idea di cosa siano! Grazie per aver messo il link al filmato di Sere, non lo conoscevo e mi sembra molto utile. Buona serata, ciao 🙂
ma come??????????????? io dormo su cuscini fatti di sommaco…ma che è il sommaco? ehe però complimentissimi per l’ardua preparazione…bravissima!
brava, bravissima! Sono orgogliosissima per essere il primo esperimento ci lasci a bocca aperta
p.s. anche io le prime volte per trovare gli ingredienti impazzivo, così ho imparato a cercarli in viaggio (anche all’estero) e tenerli pronti per futuri esperimenti
Penni_82
Cavoli, che bel complimeto che mi hai fatto, grazie…. 🙂
@Mirtilla
grazie mille! 🙂
@babi
grazie mille per l’info, la prossima volta lo cerco, anche perchè se dovessi repararlo per degli ospiti, il sushi senza wasabi non sarebbe completo…mi sa che vengo a vedere le tue ricette giapponesi! 🙂
@Lo
ma…non sarà troppo duro un cuscino fatto di sommacco? :))
Un bacio!
@twostella
Tu sei orgogliosa? Ed io sono commossa :*
la penso come te, infatti l’aceto di riso e l’alga me le sono portate in valigia sull’autobus (insieme a tante altre cose!), perchè a Bari il naturasi ce l’ho a portata di mano…e da Parigi ho portato via più spezie che souvenirs!
Un bacio 🙂
ma che brava..Cibu…volevo avventurarmi anc’io sai???proprio in questi giorni ma non oso mangiare il pesce crudo, c’ho provato ma non ci riesco proprio a mandarlo giu..per cui avevo una mezza ideuzza che vedro’ di elaborare sempre restando nei canoni della cucina jap…salse e tutto il resto…ma tu sei stata davvero brava!!!
Bacio
Noi l’abbiamo fatto solo una volta, perché ad Uncle proprio non piace…la prossima volta che parto mi cerco un ristorante jap 🙂
Che spettacolo!!!!!!veramente brava!
Brava solo i grandi chef ci riescono a far ste cose.
Vedi ad esempio il mio amico Moreno http://www.italy-recipes.com/ricette/interviste_chef/Moreno-Cedroni.asp
ciaooo
L
@Aiuolik
ricordo la vostra versione! Guarda, se mi prometti di non dirlo a nessuno..ti confesso che dopo il sushi ho preparato un’omelette al formaggio, per il marito che aveva mangiato il sushi per farmi contenta!! 😛
@Maya
grazie cara! Ciao!
@Linda
ho visto il sito, interessante, bella l’intervista! Ma il paragone…no..grazie mille, ma non scherziamo, io mi diletto (e infatti sono dilettante!) e cerco di imparare quanto più posso perchè sono curiosa come una scimmia 🙂
Ho vissuto qualche secondo di ebbrezza però, ah ah! A presto!
riuscirò mai ad assaggiare il pesce crudo?? chissà 🙁
mi sento taaaaanto limitata su questa cosa
a presto!!!
panettona bella, so che è un blocco per molti, forse lo sarebbe anche per me se non fosse già nella mia cultura, ma ti assicuro che almeno in questo tipo di sushi quel filettino sottiltissimo di pesce al centro si fnde così tanto con l’insieme che non dù fastidio…..un baco!