Posta la cima di rapa, ma senza orecchiette

MEZZEMANICHE AL FORNO CON CIME DI RAPA E PROVOLONE DEL MONACO

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Mi sarebbe piaciuto tanto chiamarle ‘ncasciate” queste mezze maniche, le guardavo e pensavo: ” ci avete proprio la faccia da pasta ‘ncasciata, non c’è dubbio”: per fortuna che prima di battezzarle ufficialmente ho pensato che forse sarebbe stato meglio ricorrere a chi di sicilianitudine*** (e di un milione di altre cose, vabé) se ne intende davvero, e allora è partita la richiesta di aiuto a quel tesoro di donna che è Claudietta, un tesoro tempestivo, perchè subito mi rispose :)) : il termine “ncasciata” viene da “ncaciata”, che vuol dire condita con il cacio. Quindi non è sinonimo di una qualsiasi pasta al forno come mi ero messa in testa io, però è diventato il nome di un ben preciso e famosissimo piatto siciliano di cui al momento ricordo la versione made in teteschia da Alex.

Ora che ho spiegato come questa pasta NON si chiama (a meno che, possiamo tirare la cosa per i capelli, e assimilare il provolone al cacio), posso spiegare perchè per una volta le cime di rape non compaiono sulle orecchiette, avendo io il marchio della Puglia stampato a caldo praticamente in ogni dove di questo blog, e vi lascio pensare nella mia vita reale :).

Nel turbinio quasi continuo dei contest, ai quali ovviamente non riesco a stare dietro per mancanza di tempo e anche perchè, non postando tutti i giorni, alla fine nel filo d’erba cipollina comparirebbero solo ricette “concorrenti” – il che lo porterebbe inevitabilmente a perdere il suo scopo principale che è, fondamentalmente, fare quello che mi viene in mente :)), dicevo, in questo turbinio non potevo perdermi quello organizzato dalla sciura napoletana e dai suoi soci in collaborazione con la Pasta Garofalo


La ricetta tradizionale rivisitata è ovviamente la pasta con le cime di rapa (della quale trovate un’altra rivisitazione più blanda qui), non l’unico, ma forse il più famoso dei piatti tipici pugliesi.

Le cime di rapa ovviamente sono state trafugate durante l’ultimo viaggio Bari-Napoli, comprate da me e pulite dalla mamma (che non me lo ha detto proprio esplicitamente, ma si capiva che non era prorpio il più bel mazzo di cime di rapa che avesse pulito in vita sua), e soprattutto non dimenticate nel frigorifero come l’ultima volta (sarà stato merito di quel post-it gigante messo in cucina la sera prima di partire???).

***In tema di siciliane e di sicilianitudine, ho in mente un pool di donne (+ il papà) che ha accolto la piccola Irene, che la Sicilianitudine ce l’ha quanto meno nel sangue: un mare di auguri Enza, a tutti voi, e benvenuta Irene!

Ing: Per 2 persone

160 g di mezze maniche rigate

2oo g di cime di rape già pulite e lessate (un mazzo di circa 600 g)

50 g di provolone del Monaco

due cucchiai circa di Olio extravergine di oliva

Un cucchiaio di paté di olive nere

Mezzo spicchio d’aglio

Mezzo peperoncino

Sale

Generalmente preferisco cuocere le rape insieme alla pasta, in questo caso avevo dovuto cucinarle prima per evitare che appassissero.

Se si parte dalle cime di rapa crude, vanno versate nella pentola in cui sta cuocendo la pasta 3-4 minuti prima della fine della cottura. In caso contrario cuocere le rape in acqua bollente per qualche minuto e poi scolarle bene.

In una padella far soffriggere l’aglio ed il peperoncino nell’olio, aggiungere le rape e farle insaporire, poi eliminare l’aglio ed il peperoncino. Cuocere la pasta in acqua bollente salata lasciandola al dente, scolarla e condirla con il paté di olive e con le cime di rapa. Sistemarla nelle terrine di terracotta alternando strati di pasta e scaglie di provolone. Finire la cottura in forno a 200 gradi per circa 5-10 minuti.

BAKED PASTA WITH CIME DI RAPA AND PROVOLONE DEL MONACO

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Ing: For 2 persons

160 g of Pasta “mezze maniche”

2OO g of turnip greens already cleaned and boiled (raw, a bunch of about 600 g)

50 g of Provolone del Monaco

about two tbs of extra virgin olive oil Tablespoon

black olive paste

half a clove of garlic

half a chilli pepper

Salt

I generally prefer cooking the turnips together with the pasta, whereas in this case I had to cook them first to prevent wilting. If you start from the raw turnip greens, clean and pour them in the the pot where the pasta is cooking 3-4 minutes before the end of cooking. Otherwise, cook the turnips in boiling water for a few minutes and then drain well. In a frying pan, fry the chilli pepper and the garlic in oil, add the boiled turnips, and let cook stirring for 2 or 3 minutes, then remove the garlic and the chilli pepper. Cook the pasta in boiling salted water, leaving it slitghly undercooked, drain and dress with olive paste and turnip greens. Put the pasta in two single oven dishes, alternating layers of pasta and grated provolone. Finish cooking in the oven at 200 degrees for about 5-10 minutes.

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24 Comments on “Posta la cima di rapa, ma senza orecchiette”

  1. Anch'io le adoro (e no ho sicilianitudine ne puglitudine, si dice cosi'? ;-), potrei mangiarle sempre. E questa versione mi stuzzica ancora di più, poi ci metti pure il provolone…Hai finito di tentarmi a quest'ora? Tra l'altro le cime di rapa non le trovo qui 🙁
    Un abbraccio

  2. Missione compiuta egregiamente direi, questa pasta e cime di rape in versione “eretica” mi ha conquistato! Ci aggiungerei solo un “tocco di piccante”( un pizzico di peperoncino o un cucchiaino di “olio santo”).
    Bravissima a te, ma anche alla mitica mamma che ti ha fatto trovare già pulite le rape!! ;)))
    baci,
    Ornella

  3. Buona anche questa versione di pasta con le cime di rapa…certo, mancano le orecchiette e, se vogliamo farla nella versione materana, i peperoni cruschi ma la tua ricetta è da provare senz'altro!!

  4. Durante il mio ultimo viaggio sono stata a cena con due colleghe baresi che hanno circa l'età delle nostre mamme. Quando è saltato fuori che avevo un blog di cucina, la domanda successiva è stata se avevo ricette baresi (e lì ti ho pensato intensamente). Al mio no hanno promesso che me le manderanno (chissà!) ma poi hanno anche osservato che senza gli ingredienti baresi doc non è la stessa cosa. Ora, considerando che le cime di rapa le hai prese appositamente in Puglia, significherà che non potrò veramente sperimentare le loro ricette, se mai arriveranno? Mah, il mio pensiero è stato che Aiuolik non si ferma per così poco e in qualche modo farà 🙂

    Ciaooooo!

  5. @pinkie
    ero un po' dubbiosa, ma lega molto bene, l'importante è non esagerare, altrimenti prevale troppo 🙂

    @raffy
    la cucina salentina è favolosa 🙂

    @Genny G.
    no infatti, le cime di rapa si sono piegate volentieri al cambiamento! 🙂

    @manuela e silvia
    ciao ragazze! Io il pate d'olive, se buono, lo mangerei anche a cucchiaiate 😛

    @Sarah
    ci trattiamo bene 😀

    @dada
    se ti può consolare non le trovo neanche io qui, e sono a 300 km da casa! PErciò faccio scorta quando posso 😉

    @Saretta
    ah ah, la mia supporter naturalizzata pugliese preferita!!! Bacio!

    @Ornella
    Mitica mamam, si :))
    Grazie ancora per avermi ricordato del peperoncino, un pochino ci vuole ed in effetti lo avevo messo, che testa!!

    @Giò
    e no, fa un po' ingrassare forse, ma male no 😛

    @Angela
    i peperoni cruschi! Mio marito me li ha fatti conoscere con l'uovo fritto….troppo buoni 🙂

    @AMSimo
    un giorno posterò la ricetta semplicissiam delle rape stufate, in cui secondo me danno il meglio 🙂

    @Aiuolik
    mmmhhh anche a me alcuni colleghi hanno promesso ricette di tortani e babà, ma per ora niente!!! Sai che per quello ceh conta io sono qua a disposizione 😉

  6. Ma sai che le cime di rape le ho proprio trovate?….mi ci faccio proprio questa pasta tua per onorarle, ne ho comprate abbastanza per congelarle, non me le posso proprio lascia sfuggire ti pare?…Bisous:)

  7. Bellissimo piatto, devo provarlo, mi mette allegria.
    OT Per quanto riguarda il bianco che diventa beige (che poi, voglio dire, sei bravissima a fare le foto, neh) , invece, volevo chiederti: hai visto il ghettotutorial di Sara Lando sul bilanciamento del bianco? http://www.saralando.com/blog/?page_id=41
    Sara Lando è una fotografa professionista molto giovane, non so se la conosci già, io la seguo da qualche anno.

  8. @Mariluna
    ma davvero??? Non so se anche Dada abita a PArigi, potrebbe esseerle utile sapere dove! Mangiare cime di rapa a Paris, non so immaginarlo 😛
    Un abbraccio :))

    @Crumpets & Co
    si, ma un provolone non troppo invasivo, quello del monaco l'ho trovato perfetto, mentre ce ne soono altri troppo piccanti 🙂

    @Elena
    quel sito e' tutto da leggere, non solo per imparare, lei e' molto simpatica, mi piace il suo modo di scrivere 🙂

    @Cobrizo
    bisognerebbe indagare a fondo…risalire l'albero genealogico….analizzare le parentele all'ennesimo grado..o mangiarsi un piatto di pasta con le cime di rape ed essere felici cosi' :))

  9. Ehiiiiii, che pastaaa !!!!!
    Non ti sarai mica messa in testa di vincere il contest !! hahahahahaha
    Bravissima: adoro tutti gli ingredienti che hai usato (e le mezze maniche sono il mio formato di pasta preferito!)
    In bocca al lupo !!!

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