POLLO CHETTINAD

Lo avevo detto che avrei saccheggiato il libro “
Spezie da tutto il mondo” anche a costo di barare con gli ingredienti…donna di principio sono, per cui arieccomi con un’altra ricetta copiata a Manisha Harkins, e non una qualsiasi, ma una specialità della comunità Chettiar della regione
Tamil Nadu, nell’India sud-orientale, più o meno la zona di provenienza della scrittrice.
La caratteristica della cucina di questa parte dell’India è senz’altro la propensione al peperoncino, usato in abbondanza per rendere i cibi molto piccanti (praticamente separata alla nascita dalla Calabria!!!), anche se io in questo caso non ho potuto esagerare(stomaci erosi da farmaci antiinfluenzali chiedevano pietà :).
Non ho mai avuto grandissimo interesse per la cucina indiana, è cresciuto quest’anno per “colpa” di due libri, credo: il primo è quello che
qualcuno mi ha regalato
ad agosto (e vale doppio, cara, generosa
Pat, sai perchè :), il secondo è
“ll dio delle piccole cose“, letto sempre l’estate scorsa, che mi ha portato in un paese per me completamente sconosciuto, con una storia che mi era per lo più ignota, e con una tradizione culinaria piena di spezie, di profumi e di colori.
Cosa dicevo a proposito del barare?? Be’, giusto un paio di cosine……quanta differenza c’è tra le foglie di curry e quelle di basilico? E quanto sarebbe palese ad un chettiar che dovesse assaggiare la mia versione, l’assenza della pasta di tamarindo, o peggio, la scarsità di peperoncino?
Mi sa che mi rimarrà il dubbio, a meno che uno dei miei colleghi indiano decida improvvisamente di materializzarsi al di qua della linea telefonica….riporto ll ricetta com’è sul libro, mettendo le mie variazioni tra parentesi, come sempre 🙂
Ing: 8 peperoncini rossi essiccati (…mezzo!!!)
2 cucchiai di semi di coriandolo tostati in padella
1 cipolla finemente tritata
3 cm di zenzero fresco, sbucciato e grattugiato
4 petti di pollo senza pelle, tagliati a pezzi
3 pomodori affettati (avevo mezzo barattolo di pomodori a pezzetti aperto)
2 cucchiai di pasta di tamarindo (assente!)
Per il tarka
2 cucchiai di burro liquido (fuso)
1/4 di cucchiaino di curcuma
4 grani di pepe nero
1/4 di cucchiaino di semi di finocchio
1/4 di cucchiaino di semi di cumino
qualche foglia di curry (foglie di basilico ibernate dalla scorsa estate)
Per guarnire
un pugno di foglie di coriandolo tritate
2-4 peperoncini verdi*, tagliati a metà e prvati dei semi (se e riparla per la versione estiva, non li avevo)
Ridurre in polvere il peperoncino essiccato ed i semi di coriandolo tostati usando un mixer o il mortaio.
Tempo di preparazione: Circa 45 minuti
Preparare il tarka: riscaldare il burro in una padella, unire la curcuma, il pepe, i semi di finocchio, i semi di cumino, e le foglie di curry (se le avete!). Far rosolare alcuni minuti, poi aggiungere la cipolla, infine lo zenzero. Far cuocere per circa 6 minuti (la cipolla deve essere tenera) aggiungendo un po’ d’acqua se necessario.
Aggiungere i pezzi di pollo e farlo insaporire bene nel tarka: farli dorare, poi aggiungere i pomodori e acqua per coprire a filo il pollo. Portare a bollore, abbassare la fiamma, e cuocere a fuoco lento per 10 minuti circa (il pollo deve essere cotto). Alcuni minuti prima della fine della cottur aggiugere circa un cucchiaino e 1/4 della polvere di peperoncino e coriandolo.
Se avete la pasta di tamarindo, diluitela con un mestolo di “brodo” del pollo e versarlo nella padella. Se il sughetto è troppo liquido farlo addensare a fuoco vivace dopo aver tolto i pezzi di pollo e averli messi in caldo. Spolverare di coriandolo tritato guarnire con peperoncino verde* .
CHETTINAD CHICKEN
Ing: 8 red dried chillies (half …!)
2 tbs of coriander seeds roasted in a pan
1 onion, finely chopped
3 cm of fresh ginger, peel and grated
4 chicken breasts without skin, cut into pieces
3 tomatoes affettati (a dozen of cherry tomatoes)
2 tablespoons of tamarind paste (I didn’t have!)
.
For the tarka
2 tablespoons of liquid butter (melted)
1/4 teaspoon of turmeric
4 grains of black pepper
1/4 teaspoon of fennel seeds
1/4 teaspoon of cumin seeds
few curry leaves (basil leaves hibernated since last summer)
.
For garnish
a handful of chopped coriander leaves
2/4 green chillies, cut in half and without seeds (i’t a tipically summer vegetable, I didn’t have)
Preparation time: About 45 minutes
.
Grind the dried chili pepper and the coriander seeds roasted using a mixer or a mortar. Prepare the tarka: heat the butter in a frying pan, add turmeric, pepper, fennel seeds, cumin seeds and curry leaves (if you have!). Brown a few minutes, then add the onion, finally the ginger. Cook for about 6 minutes (the onions should be tender) add some water if necessary. Add the chicken pieces and stir well to mix it with sauce: make them brown, then add tomatoes and water to cover chicken. Bring to boil, lower the heat, and cook at low heat for 10 minutes (the chicken should be tender). A few minutes before the end of cooking add a teaspoon and 1/4 of chilli powder and coriander.
If you have the tamarind paste, dilute it with a ladle of “broth” of chicken . If the sauce is too liquid put on nedium heat after havng removed the pieces of chicken and putting them in a warm place. Sprinkle coriander and garnish with chopped green chilies *.
Ciboulettina mia, ciaoooo!!!
Secondo me le foglie di basilico ibernate della scorsa estate hanno fatto la differenza!!!!
Buona giornata ed un bacio
Devo avere quel libro!!! A meno che tu non continui a postare una ricetta dopo l’altra. Certo che per gli 8 peperoncini ci vogliono anni ed anni di allenamento. Inizio anche io con mezzo 🙂
Quanto adoro queste ricette spicy!
Un bacione
Alex
ciao cibou!!impegnativa questa ricettina…almeno un estintore in casa ce l’hai??per il peperoncino intendo….comunque molto interessante questo piatto,anch’io amo le spezie.Il basilico fa sempre la differenza,Lydia,è al primo posto nella reggia delle mie piante aromatiche..^;^
Ma con 8 peperoncini che vetta di piccantume si raggiunge!?! Sughino da scarpetta 🙂
Wow, ma che bel pollo speziato! ideale per noi che adoriamo i sapori molto forti e il piccante!!
sicuramente da provare la cucina indiana allora!!
un bacione
Ah, i libri che ispirano la cucina possono essere pericolosi!
Bello questo pollo, proverò a farlo e se lo trovo in libreria potrei lasciarmi tentare anche dal libro delle spezie…
Ciao!
Fra
@Lydia
Eccola la figliola (anzi la filleule)prodiga!!
HAi visto come si sono conservate in salute le foglioline??? :))
Baci!
@Alex
penso che neanche dopo una vita dia allenamento riuscirei a sopportare quel livello di piccantezza, solo un calabrese ci puo’ riuscire secondo me! 🙂
Mi devo trattenere per non pubblicare una ricetta dopo l’altra di quel libro, davvero!
@Elisabetta
no..ma ho barato, l’ho confessato subito!! 🙂
Io non vedo l’ora che torni il caldo per riavere la mia piantina di basilico sul balconeeeee!!!!
@twostella il giardino dei ciliegi
da anestesia tootale del palato, credo!!! 🙂
@manu e silvia
allora voi ci potete provare con gli otto peperoncini..ma preparate l’estintore!! (o tanto pane e tanto riso! ) 🙂
@LaFRA
Eppure i libri, come i film, sono una delle piu’ interessanto fonti di ispirazione.. 🙂
Lasciati tentare, ha una qualita’ ottima che confrontata al prezzo irrisorio e’ ancora piu’ alta!
scusa cibou..non riesco a caricare le immagini sul mio blog,esce una scritta che il servizio è bloccato:( sai come aiutarmi?grazie,cara^:^
Tre anni fa ho letto “Il dio delle piccole cose” che mi ha fatto amare l’India dalle grandi bellezze e grandi sofferenze.
Come fai ad ibernare così bene le foglie di basilico? Nei vasetti di vetro?
Il pollo mi incuriosisce molto, mentre trovo geniale sostituire il curry con il basilico:-))
che pollo piccante, mi piace l’idea di metterci in basilico (io non lo iberno ma lo metto sott’olio) è una ricetta che mi stimola l’appetito
Mi piace molto la cucina indiana…spezie e piccante sono una delle mie passioni (aggiungo peperoncino anche al caffè ;D) Questo pollo mi stuzzica tantissimo e anche se con le dovute variazioni per l’irreperibilità delle spezie mi sembra comunque eccezionalmente gustoso!
Un bacione
fra
che buono il pollo fatto in questo modo!!! mi piace la cucina speziata!!! devo provare la tua ricetta! un bacione.
Ho appena finito di scrivere da essenza di vaniglia che ho in casa svariate spezie e non so mai come utilizzarle, tu mi hai dato un altro spunto;)
ADORO la cucina indiana, a Bologna ci sono diversi ristoranti niente male, ed il piccante a me piace, anche se 8 peperoncini farebbero probabilmente fuori pure il mitico Sebastien Chabal, mi sa !
Provo, provo, faccio ! Grazie ! … e a me il libro, of course 😀
mhhhh davvero non sono piccanti? perchè questo modo di cucinare la carne lo amo moltissimo e anche la ciurma io abbino anche al riso venere o al riso basmati se non è piccante lo provo sembra proprio delizioso! ciao Ely
Mi ricordo che ne parlasti del libro nel commento al mio post sull’ajwain.
Bellissima ricetta e il libro prima o poi lo acquisterò.
Le foglie fresche di curry sono strepitose ed è impossibile sostituirle.
Ad Amsterdam arrivavano ogni settimana e si conservavano pochissimo, più che altro perchè le cucinavo quasi tutte in un colpo.
Qui ho provato a ordinarle dal mio fornitore thai, che accede ai magazzini del nord italia che smerciano ingredienti freschi dall’oriente ma senza esito.
Di Arundhati Roy mi piacciono più i suoi articoli sul sociale che ‘Il Dio delle Piccole Cose’, anche se ha dei passaggi bellissimi.
Di autori indiani contemporanei amo molto Amitav Gosh, Jumpa Lahiri e Anita Desai (scoperta grazie alla bravura di Anna Nadotti). E Vikram Seth. Ecco, “The suitable boy” credo abbia fatto lo stesso effetto che tu hai avuto con “Il Dio delle Piccole Cose”
Che bello avere in comune con te la passione per la cucina e per la narrativa!
@Elisabetta
spero che il problema si sia risolto!!!! :))
@lenny
no, le ho semplicemente staccate dalla pianta morente 🙂 e messe in uno si quei recipienti di plastica da frigo con il coperchio (anzi a dirla tutta avevo riciclato una vaschetta di mascarpone 🙂 Visto come si mantengono bene?? BAci 🙂
@Gunther
io ho sempre paura di metterlo sott’olio, temo che ammuffisca, ma quest’anno ci provero’, anche perche’ poi immagino il profumo di quell’olio!!
@Fra
il peperoncino nel caffe’??? temeraria!! quasi quasi stasera ci provo, tanto anche con caffe’ serale dormo lo stesso!!! 🙂
@Micaela
ormai riesco a pensare al pollo solo in chiave speziata, e’ molto piu’ sfizioso! 🙂
@sweetcook
questo ci accomuna..ma piano piano le usiamo tutte! 😛
@fedeccino
non ci voglio neanche pensare come sarebbe infuocato con 8 peperoncini! Io morirei, sono sicura :))
@Ely
la versione originale sarebbe moolto piccante, ma la mia versione non lo era quasi per niente, e nonostante cio’ il sapore era superlativo, quindi vai tranquilla!
@comidademama
ecco, sospettavo che le foglie di curry fossero insostuibili 🙂
A proprosito di pasioni comuni…quando sono stata a Bari l’ultima volta ho passato un’ora davanti allo scaffale (fornitissimo!) della Feltrinelli con i libri iin lingua originale, cercando disperatamente di ricordarmi lo scrittore che mi avevi suggerito qualche tempo fa…..David Foster Wallace! Ora non lo dimentico piu’ 🙂 E mi segno sulla moleskine nuova di zecca anche gli altri preziosi suggerimenti , grazie!! Concordo, e’ bellissimo condividere questi interessi con te, che sei fonte inesauribile di spunti :))
mi piacciono le spezie rendono tutto diverso! e un pollo così lo proverei subito, ma seguendo le tue indicazioni perchè 8 peperoncini sono troppi, potrei trasformarmi in Grisù!
maddaiiii! ce l’ho anche io e lo trovo un vero spettacolo, un libro bellissimo. Anzi è già un po’ che non lo piglio, grazie di avermelo ricordato
Adoro le cose piccaNTI…..e questo pollo dev’essere delizioso!!!
@Lo
Grisù!!! Cosa mi hai ricordato..da grande..farò il pompiere!!!! No, no, meglio tenere lontanoole fiamme :))
@òFiordisale
mer me è diventato quasi un’enciclopedia, soprattutto per le varie miscele di spezie….un bacio!
@Pamy
mi raccomando però, penso che 8 peperoncini siano troppo per chiunque!!! Ciao :))
Che meraviglia di profumi…tu sai quanto mi piace questa miscela di aromi…e avendo il tamarindo ma non la pasta fà lo stesso credo, infatti l’ho comprato per curiosità…e costa pure tanto…e non ancora utilizzato se non dopo l’inevitabile assaggio, almeno quello…. bellissima ricetta e pinccantina…ina direi…ma ci voglio provare!!!
Ti abbraccio con affetto grande e mi raccomando non uscire di casa nei prossimi giorni c’é posta per te!!!!
adoro i sapori piccanti quindi mettero’ tutti quanti i peperoncini…
grazie mille
Ah, che meraviglia la cucina indiana!!!
Oramai ho quasi tutte le spezie che servono per realizzare delle ricette più o meno originali (sicuramente quando le preparo sbaglio qualcosa nel procedimento, sarebbe troppo bello credere il contrario), ma, piccolo neo, niente curry fresco, solo essiccato…
Non mi son mai interessata alla letteratura indiana, ma appena potrò leggerò il libro che ti ha fatto innamorare dell’india…
Durante il weekend con Alex ho scoperto l’esistenza di tantissime spezie, se ti servono indirizzi su dove andare a cercarle non hai che da chiederle a lei 🙂
Ciaooooo,
Aiuolik
@Mariluna
e di cosa sa il tamarindo??? Una volta comprai una lattina di succo, ma poi l’ho lasciata a casa di mia suocera senza assaggiarla!
Cos’hai combinato PAt…. :*****)
lunedi corro all’ufficio postale a minacciarli di persona se me lo persono di nuovo!!Sono riusciti a perdermi perfino una raccomandata! :-0
@robertopotito
che coraggio, complimenti!!!! 😀 In realtaà nella ricetta va solo una parte della polvere ottenuta, non tutta quella ricavata con gli otto peperoncini 🙂
@mika
sono sicura che girando a Milano potresti trovare anche quello fresco..ma già avere le foglie essiccate sarebbe una grande cosa!! :))
@Aiuolik
immagino…..spero che non mi dia indirizzi in Germania, sennò sono senza speranza!! Scherzo 😛
Vi invidio a vicenda per il fatto che vi siete conosciute, ahah!!
Mi piace molto questa specializzazione che stai prendendo:)) Io copio spudoratamente dopo tra i miei fornelli:))
ciao cibou!!il problema è risolto,grazie!!sono passata, per invitarti a vedere l’evoluzione dei mie lampascioni…. tu li hai comprati,poi?mi pare che tu li abbia visti, solo nella ciotola,appena comprati…buona domenica!!!^;^
Il mio libro di cucina indiana preferito è quello che pubblicavano un mucchio di anni fa gli Hare krishna; sì quei pazzi arancioni con la testa rasata che amano, come me, il più umano tra gli Dei, Krishna appunto.
Il libro è rigorosamente indian ma per occidentali; ha ricette dettagliatissime, è elegante, ricco di belle foto e con passaggi divertenti come quando dà i tempi di cottura misurati a..mantra: tipo che, mescolate e cantate..hare krishna..hare krishna..krishna krishna..hare- hare.. fanny no?
Per quello che ne so,saltare qualche spezia non stravolgerà la ricetta piuttosto usare il gee, il burro chiarificato su cui Dario Bressanini per esempio ha detto parecchio, darà una sterzata really asian al piatto.
Un abraccio
Sorry,Nishanga corregge e aggiunge un link
Infatti ho scritto GEE ma è più corretto scrivere GHI’ e nel frattempo ho trovato il link del sito dei pazzi canterini
http://www.harekrsna.it/ricette/prodotti_del_latte/ghi.asp
ciboulette! una ricetta del tamil nadu, che sogno! io ho mangiato per dieci giorni autentici piatti india del sud (ero lì, bella forza) e non mi lamentavo di nulla, anzi ero tutta felice. ho trovato tutto magnifico, dalle facce, alla natura, alle salse di fuoco. anzi, debbo ancora postare un po’ di magnifici souvenir….
vai con gli otto! però, però, hai detto che non hai chiarito dove vanno, quegli otto; non fare scherzi pericolosi :))
che buono,mi ripropongo di comprare alcuni ingredienti ,sperando di non dover fare la caccia al tesoro,x farlo grazie e buona giornata
Quel libro sulle spezie mi intriga, così come questa tua ricetta 😀
#Elga
è ancora piena fase di tirocinio, ah ah! Sento già il profumo dalla tua cucina!!!
@Elisabetta
arrivo prima possibile!!!!
@nishanga
Gli hare krishna, cosa mi ha fatto ricordare!!!
DOmani vado a vedere il link..sulla licetta in effetti in alternativa all’olio c’era il burro chiarificato, devo prepararmene un po’!Un abbraccio..da BAri!! 😀
@artemisia comina
no, ma spero che sia abbastanza chiaro dalla riceytta, perchè i peperoncini vanno tritati (ecco dissipati i tuoi timori :P) insieme al coriandolo e se ne usa solo un cucchiaino e mezzo!!
@Marcella
Buona ricerca allora!!Il coriandolo dovresti trovarlo tranquillamente al commercio equo e solidale!
@Elisabetta
il ibro è bello perchè…è vivo, ecco, è vissuto :)) E questa ricetta soprattutto!
Apperò..che gustoso questo pollo!Buon lunedì!
adoro quel libro! avevo comperato il sommacco e ci ho trovato fortunatamente le prime indicazioni in proposito! 😉
questo pollo è molto….molto invitante….
Un abbraccio