Panini integrali sì, ma morbidissimi!

PANINI MORBIDI(SSIMI) DI FARRO

English below

Il pane non è il mio forte, come tutti i lievitati, dovrei trovare un buon panificio di fiducia e mettermi l’anima in pace, ma qui in giro di panifici veri (dove per veri intendo come li vorrei io, che facciano il pane da sè e soprattutto che preparino un numero di tipi di pane diverso da due, ove questi due in realtà sono solo uno – il pane cafone – declinato in due varianti – buonissimo, nulla da dire, ma averlo come unica possibilità me lo fa diventare inviso) non ce ne sono, o sono abbastanza lontani.

E cosi’ mi sono trovata con la marmellata di albicocche e lime da fotografare e nessun supporto materiale da darle, visto che anche la scorta di pane di Altamura in freezer era finita (ma che ho studiato a fare ragioneria? e la gestione del magazzino, ed il grafico a dente di sega…mi vengono ancora i brividi 😛 ) .
Per farla breve, mi son fatta coraggio ed ho tirato fuori la farina di farro integrale (biologica), mi piaceva l’idea di fare dei panini rustici, ma mentre setacciavo le farine già pensavo ad “ammorbidire” l’impasto in modo da renderli piu’ adatti per la prima colazione. Non so se all’uopo abbiano contribuito piu’ il glucosio o la panna, ma i panini (ed i due filoncini) sono venuti eccezionalmente morbidi, e con un sapore neutro (non dolce) che va benissimo sia con il dolce che con il salato 🙂

In mancanza del glucosio don’t worry, il risultato sara’ buono comunque se la lievitazione è avvenuta correttamente!
I panini restano morbidi anche il giorno dopo, possono essere congelati ed una volta scongelati manterranno intatta la loro morbidezza (già provato 😀 )

Ing:
200 g di farina di farro integrale
200 g di farina manitoba
70 g di panna liquida
1/2 cucchiaino di glucosio
un cucchiaino raso di sale
12,5 g di lievito di birra (mezzo cubetto)
200 ml di acqua (circa)

Tempo di preparazione: mezz’ora più la lievitazione (da due a 4 ore, a seconda della temperatura)

Setacciare le due farine sulla spianatoia, formare una fontana ed aggiungere al centro il lieviti sbriciolato, la panna a temperatura ambiente ed il glucosio, mescolando con un cucchiaino per far sciogliere il lievito. Cominciare ad impastare aggiungendo il sale e poi l’acqua, gradualemente. Lavorare a lungo per ottenere un impasto morbido ed elastico ma non appiccicoso.

Formare una palla e far lievitare fino al raddoppio in una ciotola spolverata di farina (con il caldo estivo direi che un’ora e mezza e piu’ che sufficiente).

Riprendere l’impasto e ricavare dei panini o dei filoncini, adagiarli ben distanziati su delle teglie rivestite di carta forno e spolverarli leggermente di farina (a piacere).

Coprire con un canovaccio e lasciar lievitare un’altra ora. Praticare dei taglietti con un coltellino affilato in superficie (questo forse e’ meglio farlo prima della lievitazione). Cuocere in forno preriscaldato a 200 gradi per circa 20 minuti, dovranno essere dorati in superficie.

Io ho infornato due teglie alla volta, quindi dopo i primi dieci minuti ho invertito le teglie (quella che era in basso l’ho messa in alto e viceversa).

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LITTLE VERY SOFT LOAVES OF SPELT FLOUR

Ing:

200 g of whole spelt flour

200 g of manitoba flour

70 g of cream

1 half teaspoon glucose

one teaspoon of salt

12.5 g of yeast (half a cube)

200 ml of water (about)

Preparation time: 40 minutes plus the rising time (2 to 4 hours, depending on room temperature)

Sieve the two flours on a work surface, forming a fountain at the center and add the crumbled yeast, thr cream at room temperature and glucose, stirring with a spoon to dissolve the yeast. Start kneading adding salt and water, gradually. Working for a long time to get a dough soft and elastic but not sticky. Form a ball and let rise until double in a bowl dusted with flour (with the summer heat I would say that an hour or an hour and a half is enough).

Take the dough and form littl loaves or french loaf, put them on a baking tray lined with baking sheet, well-spaced because their volume is going to increase.

Sprinkle lightly with flour (to taste). Cover with a cloth and let rise another hour. Practice some cuts on the surface (perhaps is better to do the cuts before rising). Bake in preheated oven at 200 degrees for about 20 minutes, they should be golden on the surface.

I baked two trays at a time, then after the first ten minutes I inverted the trays position (, I put at the top the one that was down and vice versa). Keep soft until the next day.

The little loves remais very soft even the day after, end you can freeze them, when defrosted they will be still really soft.

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21 Comments on “Panini integrali sì, ma morbidissimi!”

  1. Qui c'è lo zampino del kenwood!!!
    Sapessi cosa darei per trovare il pane cafone qui a Milano, mi tocca farlo da me con risultati altalenanti.
    Mi sono sempre dimenticata di dirti che a casa dei mieki avevo lasciato della rieper gialla per te.
    Se dovessi passare da quelle parti fammi un fischio che ti dico come fare per recuperarla

  2. Sembrano proprio ben lievitati e morbidissimi si ^_^
    La farina di farro ancora non l'ho provata nel pane ma un passo alla volta arrivo pure a quella.
    Figuriamoci se la lascio passare inosservata 😀

  3. @Lydia
    lo zampone direi!!! Anche se questo e' un impasto che si fa tranquillamente anche a mano, ma quanto e' comodo far impastare a qualcun altro! 🙂
    La Rieper gialla, (detta cosi' sembra un oggetto di design), che bello, ma non ci rivediamo presto, spero!!!!

    @Daphne
    no, non lasciare niente inosservato 😛
    Se hai un Naturasi a portata di mano magari trovi anche qella bio, che e' meglio! :))

    @Alex
    la crosticina non e' croccante, anche se guardando le foto mi sono resa conto che cosi' sembra…sono uniformemente morbidi, credo che per avere la crosticina croccante bisognerebbe provare a togliere il glucosio, la prossima volta li faccio senza, poi magari aggiorno 🙂
    Spero per te che non torni il freddo pero! 😉

  4. pane cafone?????
    mai sentito ahahahah
    comico il nome
    ma quetso, questo ,questo…altro che cafone ci dò una muzzicata mi sembra uno di quei panini da mangiare anche senza companatico vero?
    ****
    bravissima sei amica mia ***
    cla

  5. @Claudia
    e' un pane tradizionale cotto a legna, ed e' molto saporito, solo che io lo trovo un po' pesante (nel senso del peso specifico) e non riuscirei a mangiare sempre quello, lasciando da parte il fatto che mi piace cambiare 🙂
    Ti abbraccio forte! :*

    @Lenny
    e la cosa bella e' che il glucosio non e' dolce! O meglio, non come lo zucchero 🙂

    @Roberto Potito
    fatto da te e' un bel complimento, ma la difficolta' grande per me resta il pane “vero”, quello fatto di farina acqua e sale..ecco, quello e'' meglio che continui a comprarlo dal panificio 🙂

    @Saretta
    mi raccomando, pane di Altamura, burrate, panini con le olive (se vai nel Salento), focaccia, non ti perdere niente!!

    @Gio
    certo, quei 70 g di panna hanno la loro influenza :)) ma il glucosio credo abbia contribuito a mantenerlo morbido nel tempo!

    @Daphne
    beata te!!!!!!!!!!!Il mio a NA e' troppo lontano, devo aspettare di tornare a BAri!! :))

  6. Proprio oggi mi marito mi domanda se i panini per la partenza li facio io ho li compriamo e vista la farina che ho da smaltire..credo che un pensierino ce lo voglio proprio fare…con la panna?…ma é fantastica l'idea anche il glucosio c'ho…sono belli davvero Cibu. :-)***

  7. Eccomi ancora:
    noi risaliamo il 17 agosto ma i giorni sono già programmati ci fermiamo in Toscana per tre notti!!! Ci vieni a trovare tu magari???!!! ti lascio l'indirizzo?…;-)

  8. Qualsiasi sia la motivazione che ti ha fatto tirar fuori dalla dispensa la farina, direi che il risultato ti ha ripagato di sicuro, questi panini hanno un aspetto magnifico!

  9. @Mariluna
    eh eh, di solito “fare i panini” vuol dire metterci il companatico…ma sono convinta che invece tu FARAI i panini! 😀
    In Toscana??
    Sai che non ho la minima idea su dove sarò il 17 agosto??? 😛
    PErò ora la Tosana ha una chance in più 🙂
    Ti abbraccio!

    @Genni
    esagerataaa! Il bello è che sono simpatici pur non essendo così perfetti! Ciao 🙂

    @Aiuolik
    Vedi cosa pò fare la paura delle farfalline (che mi hanno invaso il farro, quello perlato uff!)???
    :))

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