Non ditemi che questo blog sta diventando la succursale del libro Come si fa il pane, e tanto meno che lo stia sponsorizzando, se volete magari ditemi che sono noiosa, d’accordo, ma volete che non pubblichi uno dei pani che mi sembra meglio riuscito, nella mia scarsa carriera di panificatrice?
Ciò che mi lascia più piacevolmente sorpresa, all’ennesima ricetta provata da questo libro, é che sia possibile ottenere un ottimo risultato anche senza usare l’impastatrice: il kenwood infatti batte la fiacca alla grande, o almeno il gancio per il pane.
La lievitazione é lenta ma non molto lunga, e fatta con il lievito di birra. Il procedimento é semplice, ha tanti step, ma sono poco impegnativi, tanto che io ho fatto simultaneamente questo impasto e quello della brioche (buona anche quella, anche se un po’ informe, poiché ho lasciato l’impasto troppo morbido); cominciando a impastare alle 18, ho infornato entrambi tra mezzanotte e l’una, in un ambiente piuttosto caldo (circa 23-24 °C).
La mia solita e famigerata distrazione questa volta ha giocato a mio favore: sono partita dalla prima ricetta base del libro, quella del pane bianco con il lievito di birra, ma poi per la seconda lievitazione, la formatura e la cottura mi sono rifatta alla ricetta del pane bianco con il lievito madre. Il risultato del mix é un pane soffice e leggero, con l’apparenza di un pane casereccio e con una rispettabile alveolatura che si fa mangiare molto, troppo volentieri!
PANE BIANCO
Ing:
300 g farina 0 (la mia era bio)
6 g di sale
200 ml di acqua
3 g di lievito di birra fresco (o 2 secco)
In una ciotola piccola mettere la farina setacciata e il sale e mescolarli. In un’altra ciotola più grande (dove avverrà la lievitazione) mettere il lievito e scioglierlo con l’acqua appena calda (non bollente, o moriranno i poveri saccaromiceti). Versare la farina in questa ciotola grande e mescolare prima con il cucchiaio di legno e poi con le mani, per avere un impasto omogeneo e un po’ molle. Io ho usato direttamente le mani.
Coprire la ciotola e far riposare per 10 minuti. Poi riprenderla e, lasciandovi dentro l’impasto, fare delle pieghe prendendo un lembo di impasto e portando lo verso il centro. Fatelo otto volte, l’operazione dovrebbbe durare 10 secondi, e man mano vi accorgerete che l’impasto opporrà un po’ di resistenza (a causa della formazione del glutine). Rimettete a riposare per 10 minuti.
Ripetete per tre volte l’operazione pieghe+riposo. Dopo le ultime pieghe coprite e fate lievitare per un’ora.
Preparate un cestino per la lievitazione (io ho usato semplicemente un cestino di vimini per il pane di circa 2o cm di diametro): posateci sopra un canovanno pulito e spolveratelo abbondantemente di farina, poi rovesciatevi dentro l’impasto, spolveratelo con un altro po’ di farina e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me sono state necessarie quasi 3 ore.
Prima di infornare riscaldate il forno a 240° mettendo sul fondo del forno una teglia. Io ho messo anche subito la placca sulla quale ho cotto il pane, anche se questa ricetta non lo specificava.
Subito prima di infornare versare dell’acqua nella teglia in basso, in modo che crei del vapore necessario a mantenere morbido il pane. Rovesciare delicatamente il pane lievitato sulla placca bollente (io l’ho rivestita con un foglio di carta forno), praticare una corona di taglietti con delle forbici e cuocere per 30-40 minuti. Per controllare se il pane é cotto all’interno, controllate che “bussando” sul fondo, suoni vuoto.
Un altro paio di ricette di pane:
I panini con il babeurre (ricetta di Roberto Potito)
Dovrò provare..il tuo sembra perfetto!..io ci ho già provato due volte a fare il pane..ma con pessimi risultati!
http://duecuoriinpadella.blogspot.it/