Non di sola carne vive l’uomo,..ma pure di quella :)

ARROSTO DI VITELLO AL PEPE NERO E ROSMARINO

Il roastbeef è uno di quei piatti che dovrebbe essere quasi endemico saper cucinare. Forse e’ un retaggio del cliché della perfetta casalinga USA anni ’50, quella con la messa in piega perfetta ed il sorriso a 34 denti, la donna perfetta che si occupa della casa con gonna a ruota e scarpine lucenti, e che al ritorno del marito tira fuori dal forno l’ARROSTO, ovviamente perfetto, ovviamente senza perdere il sorriso e neanche uno dei 34 denti.

O forse io ho visto troppi film con Doris Day, e si vede :).

Fatto sta che io il roastbeef non ce l’ho nel sangue (e si vede dal cazziatone che mi ha fatto la dottoressa quando ha visto le mie analisi) e neanche nei ricettari, forse perchè (in)consciamente rifuggo quelli che trattano carne, nonostante proprio di colmare le lacune in questo campo avrei più bisogno.

I miei “arrosti” sono di solito fatti in pentola, cotti con l’aiuto caritatevole di una certa dose di brodo, il che di solito li avvicina piu’ ad un bollito che ad un arrosto.

Sarà stato perchè avevo ancora negli occhi il roastbeef inglese di Elena che mi ha attirato quel pezzo (esoso) di vitello rosa nel frigo dell’ipermercato, oppure perchè non ho saputo resistere ad acquistare del vitello che non fosse arrivato alla maggiore età come quello che trovo dal macellaio sotto casa (tanto simpatico e disponibile, per carità, ma è perfettamente inutile chiedergli delle fettine di vitellino, vitellone, manzo, e cosi via: per lui pari sono, e corrispondono invariabilmente all’unica tipologia di bovini di cui è fornito :), ma mi sono ritrovata in casa qualcosa che senza dubbio doveva completare il suo ciclo sotto forma di roastbeef: è stata durissima resistere alla tantazione di buttarla in bollito come al solito 🙂 ma scava scava ho trovato sul volume “La cucina leggera” dell’Enciclopedia della cucina (Repubblica) una variante della versione classica (fatta con il capretto) che mi attirava assai, e che unita ai consigli di Elena mi ha dato sufficiente coraggio per provare a superare l’ennesimo blocco.
Se non fosse stato per le patate bruciacchiate (meglio aggiungerle a meta’ cottura) e per il fatto che ho omesso qualsiasi forma di liquido aggiuntivo, fidandomi del suddetto volume anziche’ di Elena, che aggiunge un po’ di vino bianco, il risultato sarebbe stato del tutto soddisfacente: rosa all’interno, carne morbida e succosa, con il sapore lievemente pungente della senape unito a quello rassicurante del rosmarino.

Per ovviare alla mancanza di liquido dopo aver tolto dalla teglia il pezzo di carne ho aggiunto una tazza di acqua per “deglassare” il fondo troppo denso, facendola poi evaporare un po’ sul fornello prima di usarla per irrorare la carne.

Ing (per 4 persone):

un pezzo di vitello per arrosto (parte tenera) da 6-700 g circa
un cucchiaio di senape di Digione
il succo di un limone
2 cucchiai di olio extravergine
un rametto di rosmarino

Pepe nero in grani, tritato grossolanamente
Un bicchiere di vino bianco (o, meglio, acqua)

Tempo di preparazione: 1 ora più 2 o tre ore per la marinatura.

Tritare finemente gli aghi di rosmarino. Legare l’arrosto con uno spago da cucina (o farlo fare dal macellaio).
In una ciotola mescolare la senape, l’olio, il rosmarino tritato, il pepe, il succo di limone e massaggiare il pezzo di carne. Lasciarlo marinare per 3 ore (io l’ho fatto marinare per due ore, fuori dal frigo).
Preriscaldare il forno a 200°. Ungere una teglia con un filo d’olio, adagiarvi la carne (bagnare con un bicchiere di vino bianco o di acqua) e passare in forno. Io l’ho fatto cuocere per circa 25-30 minuti, girandolo a metà cottura.
Dopo 10 minuti se si vuole, aggiungere delle patate tagliate a dadini, e se il sughetto di asciuga troppo aggiungere un mestolo di acqua calda (o brodo).
Sfornare, lasciar intiepidire, poi slegare e tagliare a fette, poi servire immediatamente. Se si preferisce si può prolungare la cottura, ma la carne si asciugherà, perdendo un po’ di tenerezza.Come dice Elena, se non amate la carne non cotta al 100%, meglio tagliarla a fette e farla colorire nel sughetto.

ROAST VEAL WITH BLACK PEPPER AND ROSMARY

Ing: (4 servings)
700 g of veal
a tablespoon of Dijon mustard
the juice of one lemon
a tablespoon of extravirgin olive oil
a branch of rosemary
1 glass of white wine (or, better, of water)
Black pepper, roughly minced

Preparation time: 1 hour plus 2 or three hours for marinating.

Finely chop the rosemary leaves. Tie the meat with kitchen twine (or ask to the the butcher to do it). In a bowl mix the mustard, oil, chopped rosemary, pepper, lemon juice, and massage the piece of meat. Let marinate for 3 hours (I did for two hours, outside the fridge). Preheat the oven to 200 degrees. Grease a baking pan with a little oil, and put in the meat (soak with a glass of white wine or water) and put in the oven. I baked for about 25-30 minutes, turning after 10-15 minutes (at this moment if you like, add potatoes cut into cubes, and if the sauce is too dry, add a some hot water or broth).
Take out the meat, let cool, then unfasten and cut into slices une cm thick, then serve immediately. If you prefer you can prolong the cooking, but the flesh will be more dry and less tender. As suggested by Elena, if you do not like the meat 100% cooked, cut it into slices and brown them in the hot sauce.
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28 Comments on “Non di sola carne vive l’uomo,..ma pure di quella :)”

  1. ahahahahhaah… mi fai troppo ridere con il tuo stile ironico!! 🙂
    avevo davanti l’immagine della eprfetta casalinga col vitino stretto e la gonna che faceva sciù sciù ad ogni suo movimento… dal forno alla tavola :))
    l’aspetto del tuo arrosto è sublime! complimentiiiii

  2. Anch’io sono una tendenzial “vegetariana” di gusto e non di scelta, ma ogni tanto si sa ….
    Mi piace la scelta degli aromi per questo roastbeef per il quale sei riuscita ad ottenere una cottura perfetta 😉

  3. Io sono molto carnivora, già devo rinunciare a molte cose! Però sai che non ho mai cucinato il roastbeef per paura che venga fuori qualcosa di immangiabile. Proverò sia il tuo fantastico arrostine che il roastbeef con i consigli di Elena.
    Bacioni

  4. @Lydia
    e’ vero! AH ah!!!

    @Mirtilla
    saresti la gioia della mia dottoressa 😀

    @Elga
    ogni tanto ci vuole un po’ di carne, basta che sia tenera e gustosa!

    @Saretta
    ueee’ quante gemelle!!!!! Su, tutte a cura di carne 😛

    @manu e silvia
    mantenere la cottura al punto giusto era proprio quallo che temevo di non riuscire a fare, ma con quei temi di cottura mi sono trovata bene 🙂

    @NIGHTFAIRY
    brava fatina….sei brava, sicuramente puoi spaziare oltre i dolci, che ti riescono cosi’ bene!!

    @Viviana
    descrivevo me stessa ovviamente, soprattutto sul vitino da vespa…ah aha!! Un bacione!!

    @lenny
    quella “pappina” per la marinatura e’ proprio quello che mi ha convinto a provare!

    @anna
    ci credo, poi davvero con la celiachia il ferro e’ sempre in pericolo….prova, e fammi sapere 🙂

    @robertopotito
    sembra un piatto cosi scontato eppure come accade spesso non lo si fa mai 🙂

    @dolci a …gogo!!!
    grazie!!! 🙂

    @Barbara
    il profumo del pepe e” impagabile, io lo adoro 🙂

  5. ho lo stesso rapporto con la carne…identico…avrei un accordo con i miei:avvisatemi se avete voglia di carne…che io mi dimentico….la gnoma lo fa, il galletto si strafoga quando è fuori per lavoro, io mi ricordo di andare a prenderla una volta al mese…o anche ogni due mesi….bho????

  6. @Fra
    la fortuna del principiante??? 😛

    @Rossa di Sera
    d’ora in poi lo farò più spesso,di sicuro 🙂

    @twostella
    io poi meno di tutti gli italiani, fin da piccola ho sempre mangiato fettine cotte fino all’inverosimile 😛

    @Lo
    io sto cercando di “comportarmi bene” almeno questo mese…poi vedremo! Meno male che lagnoma lancia la richiesta, eh eh!

  7. Divertente il titolo e l’introduzione del post 🙂 E’ vero che a volte proprio i grandi classici creano problemi. Comunque il tuo arrosto è molto invitante, aromatico (e non troppo cotto! 😉

  8. @panettona
    ogni tanto sorprendersi di cio’ che sembra arcinoto e’ divertente 🙂

    @Alex
    prima o poi tra le tue 100 idee ci si infilera’ anche un arrosto..speciale 🙂

    @Dada
    assolutamente non troppo cotto…yeah!!!

    @stefi
    e come la cucini???? 🙂

    @Claudia
    vieni qua, assettati, che ho pure rifatto la focaccia!!! Ah ah, come sai che volevo farle in questi giorni??? Un bacio grande bionda telepatica :**)

    @sciopina
    bene, bene, chissa’ cosa vdero’ allora prosimamente da te 😛

    camalyca
    ueee bentornata!!!!!!!!!!!

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