Vi ricordate la disquisizione sui mille tipi di zucchina di un paio di anni fa giusti giusti?? (ma come passa il tempo, e come cambiano le cose, e non esiste più la mezza stagione, etc etc): oltre alle zucchine verde chiaro che in Sicilia sono le genovesi, in Campania sono “quelle col fiore” e a Roma sono le romanesche -croccanti e ottime da saltare in padella, me ne sto facendo scorpacciate-, alle classiche scure (le uniche che si possono grigliare, cedendo docilmente al taglio), e alle tonde – salite agli onori dei blog qualche tempo fa – cd infine c’è il cucuzziello, o cucuzza lunga, o cocozza, insomma, quella zucchina dalla buccia molto liscia e chiara che è lunga, spesso notevolmente lunga, (a volte esageratamente lunga!!), tipica della Sicilia e relativamente sconosciuta in molte altre regioni (tra cui la Puglia, ma noi siamo così concentrati ad apprezzare la bontà dei cetrioli e delle loro declinazioni che qualcosa ci sfugge :).
La zucchina lunga l’avevo già trovata a Napoli l’anno scorso (e se vi dico che non ricordo assolutamente cosa ne ho fatto, credetemi, non vi sto chiedendo una cosa molto difficile :-D), e la settimana scorsa mi si è ripresentata dal fruttivendolo dietro casa, già da qualche giorno sotto esame per capire se posso fidarmi oppure no (allo stato dell’arte posso affermare che quasi-quasi-sì, anche perchè tra i vari tipi di pomodori ho trovato nientepopodimeno che i pomodori di Sorrento!), come non provarci di nuovo, magari scrivendo stavolta quello che ci ho fatto, in modo da non stressare quel paio di celle di memoria che ho in dotazione, che poi -ne sono sicura- saranno anche loro più sballate del solito come tutto il resto causa ormoni, che tra le altre cose riescono a cambiare anche le diottrie (!!!!) ?
Volevo la ricerca di una minestra semplice semplice, e su cookaround ho trovato questa, che siciliana è siciliana, con le dosi un po’ a naso, come più o meno le darò io, e che ci è piaciuta molto; vi segnalo anche le ricette dei Calicanti segnalatemi da Elena (QUI e QUI), che proverò penso con più cautela, perchè io ed il mio palato refrattario ancora non riusciamo a stilare un armistizio col pecorino, e vi assicuro che le relazioni bilaterali sono piene di buona volontà da parte nostra, ma il pecorino si ostina a profumare e a sapere di pecorino 🙂
Ah, solo scrivendo mi sono accorta che la ricetta originale non prevedeva le patate che io ho aggiunto in modica quantità, non so perchè ce le ho messe, ma erano perfette, mettiatecele anche voi 🙂
MINESTRA DI CUCUZZA (O ZUCCHINA LUNGA SICILIANA)
Ing per 3 persone
1 zucchina lunga (circa 50 cm, più o meno 600 g)
2 patate di medie dimensioni
un pezzetto di peperoncino
mezzo cipollotto
2-300 g di pomodorini (o mezzo barattolo di pomodoro a pezzetti)
Olio extravergine di oliva, 4 cucchiai
150 g di spaghetti spezzati (ottime sia le linguine che gli spaghetti alla chitarra :))
Far soffriggere dolcemente la cipolla tritata nell’olio, aggiungere il peperoncino, le patate pelate e tagliate a tocchetti e far insaporire per qualche minuto. Togliere il peperoncino (o lasciarlo ancora, dipende da quanto è forte e da quanto amate il piccante.
Aggiungere poi la zucchina lavata e tagliata a tocchetti, i pomodori lavati e tagliati a metà (o la polpa di pomodoro) ed aggiungere acqua fredda sufficiente per coprire abbondantemente la verdura. Salare e far cuocere a fuoco moderato per almeno venti minuti (ma io direi che è meglio prendersi almeno 30-40 minuti) e infine cuocere la pasta nella stessa pentola, avendo cura di far bollire a parte un pentolino con dell’altra acqua per aggiungerla se la minestra dovesse asciugarsi troppo.
Sapendo di avere poco tempo per cena, ho preparato la minestra la sera prima e la sera dopo l’ho riportata ad ebollizione versando la pasta, comodo! (PS: con queste temperature calcolate anche 10 minuti in più per farla intiepidire 🙂
Si, infatti la zucchina lunga era quella che mangiavo più spesso prima di uscire dai “confini palermitani”: bollita con le cipolle bianche o, come dice mia nonna,”col pomodoro a picchi pacchi”, cioè secondo la tua ricetta ;)!
E mi hai fatto tornare in modalità nostalgia eheh…e complimenti per la ricetta, davvero brava ^__^!!
adoro questo ortaggio… complimenti per la ricetta…
Brava! Questo e' un ortaggio a rischio di estinzione, vai a sapere perche'. Quando ero piccolo in questi periodi era diffusissimo, adesso anche a Napoli non lo trovi con facilita'. Per altro e' buono, fresco e leggero
E' la mia preferita e da noi si cucina abitualmente: la trovi anche da Viviana …., mentre io l'ho usata in un modo un po' diverso …
ahhhhhh che meravigghia! la cucuzza è un classico della cucina delle nonne, tramandata di generazione in generazione, infatti anch'io la faccio come la faceva mia nonna 😉 qui le cucuzze te le tirano in testa talmente la produzione è esagerata, la frase tipica del fruttivendolo quando te la vende è: “signora, la posso spezzare?” e gli 80 cm di magica eleganza si disfano in tre pezzi malamente ottenuti…che peccato! ahahahahah
***
baciuzzi bedda mia
cla
Slurp!!!! MI piace un saccoooo! Con il pecorino!!! Secondo il moio modesto parere hai fatto benissimo ad aggiungere le patate: ci stanno divinamente! baci, Titti
Mi piace sempre il recupero di ciò che diventa 'marginale', la ricerca del dettaglio in una quotidianetà gastronomica sempre affossata dalla spinta uniformante delle grandi catene di distribuzione. La minestra di cucuzza è una pausa confortante da tutto questo rumore di sottofondo. Grazie come sempre per il post ricco di spunti e rimandi….
una minestrina deliziosa …perfetta per me che ne mangerei sempre ✿
Ciao bella cucuzzara!Come procede?Il pancione?
Ah questa ricetta è assolutamente scaldacuore…miticaaaaaaaa!Qui solo dal cartier la trovo a Cucuzza longa argh!bacionissimo
CHe buffa questa zucchina…sembra quasi un peperoncino verde…e che buona questa minestra, saporita e anche light!
evviva la cucuzza, come direbbe Marie. E sì, le patate ci vogliono eccome, per il pecorino secondo me puoi pure soprassedere o sostituire con fromaggio più delicato (e più gradito), anche parmigiano, perché no…
Mi è subito tornata in mente quella mega zucchina che aveva Enza in casa quando ci siamo incontrate tutte (l'avevi vista tu?)
Che zuppa corroborante e coccolosa.
Un bacione
Io adoro la cucuzza lunga…. che voglia mi hai fatto venire.
prova
visto che sei interessata ti dico che a casa mia questa zucchina si mangia anche come contorno, preparata allo stesso modo (senza la pasta, ovviamente, né le patate – che però trovo perfette per la minestra) ma con meno acqua, in modo che rimanga appena brodosa e si serve a temperatura ambiente o anche fredda. Che altro? Ah, si, noi la facciamo con l'aglio!
Mi sa che 2 anni fa il post me lo sono persa (oppure me lo sono scordata)…però che cultura di zucchine e io che mi limitavo a comprarle senza farmi troppe domande 🙂
Fantastica, mi ricorda tanto una delle minestre che mi preparava la mia mamma da piccola! Un bacio
Ellerinize sağlık,çok güzel görünüyor.Sevgiletrrrr..
Una salutare e gustossima zuppetta che mi gusterei spesso 🙂
E io invece ho appena postato la ricetta della pasta coi tenerumi! Buonissime!
La mia minestra con la cocuzza longa prevede oltre a patate e pomodorino il sedano la cipolla e le carote, si lascia stufare il tutto in un fondo di olio di oliva si aggiunge un filo d'acqua e si cuoce finchè le patate si disfano, il formaggio è facoltativo, io profumo il tutto con una manciata di foglie di basilico.
Si puó allungare con l'acqua ed aggiungere la pasta o fare del cuscus.
Aggiungete una spolverata di ricotta dura salata…
Non è una prerogativa siciliana, in Calabria è diffusissima, mia madre ne ha nell’orto così tante che non fa che regalarle! Io secondo tradizione soffriggo prima le patate a cubetti (come te), poi qualche minuto la zucchina a cubetti (precedentemente pelata della buccia e privata della polpa bianca coi semi) ed infine il pomodoro fresco a cubetti (io opto per il pizzutello vesuviano, ma è un gusto personale) e cosa che assolutamente non deve mancare: la scorza di parmiggiano durante la cottura. Piuttosto che aggiungere tutta l’acqua in una volta preferisco aggiungere poco a poco mezzo bicchiere, il giusto che serve. Le orecchiette sono perfette con questa ricetta e qualche foglia di basilico fresco spezzettato con le mani direttamente sui piatti. Spero proverai i miei suggerimenti, un saluto!
Laura, fortunati gli amici della tua mamma!
Aspetto che torni la primavera, e poi proverò anche i tuoi consigli, grazie 🙂
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