La variante sui felafel (ovvero una buona scusa per usare il bahtar)

Polpette di ceci con salsa al baharat
 English below

Delle polpette di ceci, fatte non con la farina di ceci -che le farebbe diventare panelle- ma con i ceci veri e propri, devono essere felafel per definizione, anche se dentro ci si mette qualcosa di diverso dall’aglio, dal cumino e della cipolla.
E queste polpettine in effetti, con dentro il profumo della buccia di limone e del timo (l’associazione deve avere qualcosa a che vedere con una freudiana mancanza inconscia di timo limone nella mia esistenza) ed anche del pepe cubebe (un regalo di Alex che finalmente sono riuscita a d usare), e accompagnate con la solita salsa allo yogurt che però non è la solita, sono inevitabilmente ed inequivocabilmente dei felafel.
Il mio primo tentativo in materia risale a un bel po’ di mesi fa, e fu una discreta catastrofe: polpette spatafasciate dentro l’olio, con recupero in extremis di parte dell’impasto con la cottura in forno. Avevo avuto l’infelice idea di catafottermene di tutte le ricette di felafel che avevo raccolto e che indicavano di usare i ceci crudi, ero riuscita senza alcuno sforzo grazie alla mia memoria microbica a dimenticare la voce dell’esperienza (anche qui tragicomica) di Lydia, ed ero andata incontro al mio destino pensando “ma sì, l’importante è che l’impasto sia sodo, ora uso questi ceci già cotti, non cambia niente”.Eh già.
Da quel muro del pianto che è (spesso per me ora che ci penso) Facebook, mi arrivano i suggerimenti di Lydia, che mi segnala il suo post, appunto, e quello di Cri, la golosastra, che mi conferma ovviamente la necessità di usare i ceci crudi e ammolati (guarda un po’ :), e mi segnala questa ricetta (e mi segnala anche l’esistenza di un felafel maker a dire il vero, ma su questo cerco di fare finta di niente e di non vedere quel tasto Buy now).
Ora, questo è l’antefatto dell’antefatto (no panic, giuro che ora arrivo al dunque), nel senso che io i felafel un po’ di tempo dopo li ho fatti con quella ricetta e sono venuti bene (posso segnalarvi a proposito anche le sferette-perfette di stella di sale), stavolta ho provato un po’ a giocare con gli ingredienti da aggiungere alla base di ceci ed ho declinato la “solita” salsa allo yogurt mescolando a dello yogurt greco un bel cucchiaio di baharat (o bezar) una miscela di spezie mediorientale molto popolare, ricca di sfumature compresa quella piccante (ma non tanto). La ricetta viene da uno dei libri che ormai fa parte dei miei riferimenti e che cito più spesso, Spezie da tutto il mondo.
Riguardo al pepe cubebe, è stata un’altra scoperta, un altro tassello da aggiungere alle infinite varianti che sembra avere il pepe: le sue picole bacche, pestate nel mortaio, hanno sprigionato un profumo di semi di garofano misto a qualcos’altro che non sono riuscita ad individuare, ma che era ugualmente inebriante, avrei continuato a pestarle solo per continuare ad annusare 🙂
Riassumendo, che poi mi dicono che mi ingarbuglio e non si capisce bene il senso, per i felafel ed in genere polpette di ceci senza uovo e altri “collanti”, i ceci NON devono essere cotti, ma solo ammollati, keep in mind!

POLPETTE DI CECI (QUASI-FELAFEL) CON SALSA ALLO BAHATAR

Ing x 2 persone
200 g di ceci già ammollati (vedi ricetta) corrispondenti a 100 g di ceci secchi
2 cucchiai di succo di limone
la punta di coltello di polvere di limone (o un cucchaino di buccia di limone grattugiata)
le foglioline di 3-4 rametti di timo
Un piccolo scalogno tritato
Un cucchiaino di bacche di pepe cubebe pestate
sale
Olio vegetale per friggere (olio evo per me)
Per la salsa
yogurt greco una vaschetta (170 g)
due cucchiai di succo di limone
un cucchiaino di zucchero
un cucchiaio raso di baharat (o più, secondo i gusti)
sale 
un cucchiaio di olio evo

Baharat o Bezar
1 piccolo pezzo di stecca di cannella (o di corteccia di cassia)
1/2 cucchiaino di semi di cardamomo
1 cucchiaino di semi di garofano interi
1/2 cucchaino di grani di pepe nero
1 cucchiaino di semi di coriandolo
1/2 cucchiaino di curcuma macinata
1/4 di cucchiaino di noce moscata appena grattugiato
1 cucchiaino e 1/2 di paprika affumicata (la mia era paprika dolce ungherese)
 1/4 di cucchaino di peperoncino in polvere

Ttritare le spezie e mescolarle insieme (si possono anche tostare prima, io non l’ho fatto)

Il giorno prima mettere a bagno i ceci seccb  con un pizzico di biscarbonato e lasciarli per 24 ore.
Tritarli con il mixer ed aggiungere gli altri ingredienti, mescolare bene e lasciare riposare in frigo per un’ora. Io non avevo questo tempo ed ho saltato il riposo in frigo, fortunatamente le polpette hanno tenuto.
Preparare la salsa allo yogurt mescolando lo yogurt greco con la miscela di spezie, e gli altri ingredienti, aggiustare di sale.
Formare delle palline grando poco più di una noce, appiattirle leggemente e friggerle in olio bollente (io ho usato olio d’oliva). Passarle su carta assorbente e servirle subito accompagnate dalla salsa allo bathar.
Direi do non prepararle con molto anticipo, al massimo qualche ora se volete usarle per un buffet o un brunch (in quel caso dovranno essere riscaldate nel forno o nel micoonde).
QUASI-FELAFELWITH BAHARAT YOGURT SAUCE

Ing. for 2 people
200 g of chickpeas (corresponding to 100 g raws chickpeas)
a pinch of bicarbonate
2 tablespoons lemon juice
the pinch of  lemon powder(or a teaspoon of grated lemon zest)
3-4 sprigs of thyme leaves
A little shallot peeled and minced
A teaspoon of cubebe pepper berries, ground
salt
Vegetable oil for frying

For the baharat and yogurt sauce
a pot of greek yogurt  (170 g)
two tablespoons lemon juice
a teaspoon of sugar
1 tbs of baharat (or more, to taste)
salt
a tablespoon of extra virgin olive oil

Baharat or Bezar
1 small piece of cinnamon stick (or cassia)
1/2 teaspoon cardamom seeds
1 teaspoon whole cloves seeds
1 / 2 teaspoon of black peppercorns
1 teaspoon coriander seeds
1 / 2 teaspoon ground turmeric
1 / 4 teaspoon freshly grated nutmeg
1 teaspoon and 1 / 2 of paprika ( mine was sweet Hungarian paprika)
1/4 teaspoon of chili powder

Grind all  spices and mix together (you can also roast before, I didn’t)

The day before let soak in cold water the chickpeas with the bicarbonate for 24 hours.
Chop them with the mixer and add the remaining ingredients, mix well and put in refrigerator for one hour. I did not have this time and I missed the rest in the fridge, fortunately the balls held on..
Prepare the yogurt sauce mixing greek yoghurt with the mixture of spices and the other ingredients, season with salt.
Form  little balls (slightly larger than a walnut), flatten and fry in hot oil (I used olive oil). Pass them on paper towels and serve immediately with the sauce.
Dont’t prepare the quasi-felafel in large advance, at maximum a few hours before serving if you want to use them for a buffet or a brunch (in that case must heat in the oven or microwave).

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31 Comments on “La variante sui felafel (ovvero una buona scusa per usare il bahtar)”

  1. Io penso che prima o poi i signori falafel ci citeranno per danni… ;-))
    Stai sicura che non mi dimenticherò mai che i ceci devono esser crudi.
    Pepe cubebe?? ma qualcuno ha mai provato a contare quante varietà di pepe esistono???

  2. he he…confesso che pure io la prima volta li ho fatti con i ceci cotti!!! ma quanto sono buoni i felafel? non vedo l'ora di provare la tua versione e anche la salsa di yogurt. anche a me piace moltissimo il profumo del pepe cubebe, particolarissimo, pepe non pepe..

  3. Adoro i felafel…e quelli più buoni in assoluto li ho mangiati dentro una pita a L'Aia in un chioschetto di cucina etnica…da allora ho provato un sacco di ricette ma non ho mai ritrovato quel gusto….peccato che allora non era scoppiata la passione culinaria perchè avrei rotto le scatole all'omino del chioschetto per farmi dare a ricetta…

    Un cecio sorriso,
    D.

  4. si il modo migliore di fare falafel ceci crudi ammollati nell'acqua invece per fare hummus si possono adoperare anche i ceci precotti, molti fanno confusione anche nello scrivere ricette sui libri. la tua versione di falafel e dir poco magnifica.

  5. Ma quanto mi piacciono i falafel! Ho provato a farli due volte – seguendo la dritta di frullare i ceci crudi ammollati – ma ricordo più fallimetni che successi… L'ultima volta me li son dovuti mangiare tutti io perché mia sorella “non ama le cose speziate” (cosa vera in parte, quindi credo fosse un modo garbato per accennare al fatto che non eran poi questo granché 🙁 )
    I tuoi sono esteticamente belli e impreziositi da tutto quel mèlange di spezie che li rende peculiari e interessanti a priori. 🙂
    Complimenti sinceri e buona giornata

    Giulia

  6. Fame! Fame! Fameeeeeeeeeeeeee!
    E sono solo le 11 :'-(
    Devo smetterla di venire a sbirciare qui quando mancano ancora DUE ore alla pausa pranzo 😀
    Buona giornata!
    Chiara

  7. @raffy
    amante dei felafel, eh? 🙂

    @Lydia
    se e' per questo sai quanti cibi poptrebbero citarmi per danni 😀
    Sulle varieta' di pepe non so, io a casa ne conto solo 7 🙂

    @Giò
    gio, infatti io avrei voglia di sniffarlo tipo profumo per la casa, piuttosto che di usarlo per cucinare 🙂

    @Hysteria Lane
    Daniela, ma i ceci erano crudi??

    @Ambra
    eh si eh, come fare senza 🙂 (e non sto scherzando, quella e' la cosa grave!)

    @Diletta
    peccato…………..
    il felafel dentro la pita, le panelle dentro il pane….come sono vicini il mondo arabo e quello occidentale, e come sono sciocche le divisioni che vorrebbero sobillare
    (il cecio sorriso e' mitico 🙂

    @Gunther
    hai fatto bene a ricordare che spesso sui libri prendono delle sviste pazzesche, Gunther..io non ho scusant, perche' i blog che avevo visitato la ricetta la davano giusta 😛

    @Giulia dans le noir
    Giulia, chissa' se puo' dipendere anche dai ceci..non saprei, perche' hanno una composizione cosi' semplice che le variabili sono poche. Tranquilla, neanche mio marito e' folle per i felafel, secondo me in questo caso conta molto il gusto personale. pero' con la salsina se ne e' fatti fuori 5 o sei senza battere ciglio :))

    @cmdd
    Chiara, mi raccomando, puoi cambiare anche l'orario ma torna, sta' casa aspietta' a te', sta diventando una piacevole abitudine 🙂

  8. quella busta gigante di ceci secchi che giace in dispensa ha trovato il suo destino!! 🙂
    però io ci metterò l'aglio e la cipolla!! non abbiamo paura di niente!! :))
    buon lunedì!
    Vero

  9. Io li ho sempre fatti con i ceci cotti e non mi si sono mai ammollati… sarà perché li ho sempre cotti in forno? Però devo proprio provare questa tua versione!
    Scusa, ma non ho capito cosa significa “200 g di ceci già ammollati 24 h con un pizzico di bicarbonato (100 g prima dell'ammollo)” ed esattamente cosa intendi per “100 g prima dell'ammollo”?

  10. @Véro
    se hai una busta gigante di ceci puoi farci un sacco di cose, non solo i felafel, ma anche il buonissimo hummus, e poi la passatine, e poi vuoi mettere la pasta mischiata con i ceci..ti basta la busta gigante? 🙂

    @Lo
    secondo me ti piaceranno, sono sicura 😉

    @fantasie
    effettivamente non ero stata molto chiara, ora ho corretto il post, grazie. Io ho pesato 200 g di ceci gia' ammollati, che corrispondono a circa 100 g di ceci secchi prima dell'ammollo. Nell'acqua di ammollo ho messo un pizzico di bicarbonato e li ho lasciati li' per 24 ore 🙂

    @arabafelice
    infatti credo sia per questo che nonostante avessi le ricette giuste, la priam volta ho sbagliato, usare i ceci crudi la prima volta suona strano!

  11. Io devo aver avuto una botta di c…fortuna sfacciata coi felafel perché sono venuti perfetti al primo colpo… Anche la tua variante mi ispira assai (e condivido mestamente con te la mancanza di timo-limone…)

  12. @Wenny
    grazie, la fortuna di avere un sabato di bel tempo!

    @Glu.fri
    Simonetta, ho letto quel libro, anche se sulla fine si perde un po', la parte della descrizione delle spezie e' davvero magica..

    @Sarah
    Eh, infelici noi :)))

    @Hysteria lane
    mi piacerebbe capire perche', forse il cecio era ancora troppo duro? Io i miei riuscivo a mangiarli tranquillamente dopo l'ammollo, per dire (certo non me ne sarei fatta una scorpacciata 🙂

    @Aiuolik
    Anche io amo i ceci! Quasi quanto i fagioli, un cambiamento avvenuto con la vecchiaia (prima i legumi non me li filavo di pezza 🙂

  13. keep in mind!! è da quando li ho mangiati a NY in un ristorante libanese che mi riprometto almeno 4 volte al mese che li devo rifare….. e quando ho letto vagando nel web, dell'uso dei ceci crudi ho pensato che quella ricetta era sicuramente sbagliata…infatti non l'ho salvata.
    Ora vedo che tu hai già fatto tutto il percorso che mi era riservato se non fossi venuta a leggerti e quindi non mi resta che ringraziarti per aver fatto da apripista ^________^
    il libro piace molto anche a me, facciamoci i complimenti per l'acquisto ;-))

  14. Che bel viaggio che mi fai fare, pieno di profumi e posti lontani 😉 Grazie!
    P.S. Sì anche con te il feeling garzette non scherza e sono d'accordo, è magico e inspiegabile (anche se si tratta semplicemente di cucina 🙂
    Un abbraccio

  15. @Cmdd
    😀

    @Saretta
    qui c'e' lo scalogno, e' piu' digeribile? (non avendo problemi non lo so :P)

    @Gio
    se ti piacciono prova a farli, il procedimento e' molto semplice

    @Astro
    uguale! Solo che io avevo 10 ricette e pensavo fossero tutte sbagliate 😀
    Si, si, facciamoci i complimenti, ma che bel libro che abbiamo sceltooo!! (poi io l'ho scovato in quella schifezza di Feltrinelli che ho piu' vicina, che non ha mai un tubo, e quel poco che ha e' disposto male… 😛

    @Edda
    ma ho anche la panna, mannaggia, come faccio a resistere??? 🙂

  16. Il tuo blog ha attirato la nostra attenzione per la qualita delle sue ricette.
    Saremmo felici se lo registrassi su Ptitchef.com in modo da poterlo indicizzare.

    Ptitchef e un sito che fa riferimento ai migliori siti di cucina del
    Web. Centinaia di blog sono gia iscritti ed utilizzano Ptitchef per
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    Ti inviamo i nostri migliori saluti

    Vincent
    Petitchef.com

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