La marmellata di fragole SENZA papaya

MARMELLATA FRAGOLE, BANANE E VANIGLIA

English below
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In questa marmellata non c’è mango. Ed in questa marmellata non c’è neanche ombra di papaya, quindi la prima foto è del tutto ingannevole :).
No, non ho deciso di scrivere una ricetta elencando gli ingredienti che non ci sono, anche perché la lista dei non ingredienti potrebbe essere pericolosamente lunga: in realtà ho elencato i due frutti che, nell’ordine, avrei desiderato accostare alle fragole di Policoro in questa marmellata (lasciate che la chiami marmellata, infischiandomene dei regolamenti europei che riservano questo termine solo in caso si tratti di agrumi, e definendo tutte le altre “confetture”: immaginate di ritornare la sera dal lavoro, un filo stanche, con un po’ di cose da fare, e di dire “ora faccio una bella confettura!!”: vi suona bene? Vi invoglia? O non è incredibilmente più convincente guardare la cassetta di fragole e dire “Ho proprio voglia di fare una marmellata??” Sarete ancora un po’ stanche e con la lavatrice da mettere, ma forse nel frattempo avrete messo sul fuoco una pentola con la frutta e lo zucchero, e magari avrete spulciato tra i blog un metodo che vi consente di non dover cuocere la marmellata per tanto tempo, preservando la bontà ed il colore della frutta, e anche parte del vostro tempo) , frutti, dicevo, che non ho potuto usare perché dopo aver incautamente rinunciato a dei mango poco maturi del Lidl , non ne ho trovati più neanche a pagarli oro, e la papaya, su cui avevo ripiegato con uguale curiosità riguardo all’accostamento con le fragole, dopo qualche giorno dall’acquisto si è rivelata incredibilmente amara, amara, dico, non acerba! Vi è mai capitato?
Superata la delusione per la papaya venefica, mi rimanevano sempre la stanchezza, la lavatrice da avviare e le fragole in frigorifero, che ormai chiedevano giustizia: ed io, che volevo fare qualcosa di speciale per Spilucchia e la sua raccolta sottovetro?
Ho arruolato le due banane che pure occupavano abusivamente il frigorifero da un indefinito numero di giorni, sfruttando un accostamento abbondantemente collaudato, ho spezzato lievemente con il succo di limone ed ho profumato con i semini di vaniglia 🙂

Per la cottura ho fatto un po’ un bignami dei vari procedimenti riportati dal libri della Ferbert dal Cavoletto, da Alex e dalla stessa Virginia, dando una cottura di un quarto d’ora la sera prima, lasciando riposare tutta la notte, e facendo cuocere un’altra mezz’ora il giorno dopo, quando la marmellata aveva già avuto il tempo di “assestarsi” un po’ con il riposo notturno: con questo procedimento si ottiene una buona consistenza (più fluida che solida nel mio caso, ma io la preferisco così) senza cuocere la frutta per ore ed ore.

Ah, per inciso…..la marmellata-del-ripiego è semplicemente deliziosa, e se dovessi farla un’altra volta, aumenterei leggermente la quantità di banane (es. 750 g di fragole e 250 g di banane), e magari azzardando a cambiare la vaniglia con qualche altra spezia (avevo in mente l’anice stellato, ma avevo paura che il tutto risultasse troppo dolce).

Questa ricetta partecipa al concorso Sottovetro indetto da Virginia dello Spilucchino, con scadenza 31 maggio.
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Ing:

900 g di fragole
100 g di banane (2 piccole o una grande)
700 g di zucchero
il succo di mezzo limone
una bacca di vaniglia
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Tempo di preparazione: 1 h 15′ più una notte di riposo
..

Lavare le fragole, togliere i piccioli e tagliarle a pezzi, versarle in una pentola capiente insieme alle banane tagliate a fettine e bagnate con il succo di limone ed allo zucchero.
Mettere sul fuoco e mescolare: portare ad ebollizione e far cuocere 15 minuti, poi spegnere, frullare velocemente con il minipimer (a piacere, se vi piacciono i pezzi evitate questo passaggio) e lasciate riposare tutta la notte. Il giorno dopo riportarte all’ebollizione e far cuocere circa 30 minuti. Aprire la bacca di vaniglia, grattarli con un coltello ed aggiungerli alla marmellata nell’ultimo quardo d’ora di cottura, mescolando bene.
Versare nei barattoli sterilizzati puliti e asciutti e sterilizzare per 2o minuti: io metto i barattoli in una pentola con acqua già preriscaldata, visto che i vasetti sono a loro volta caldi, separati da un canovaccio, metto su fuoco medio-basso e aspetto 20 minuti dall’ebollizione.
Lasciare raffreddare senza toglierli dalla pentola.

Di frutta in zucchero

Gelatina di mele e arance al pepe lungo

Gelée de pommes et raisins

STRAWBERRIES AND BANANAS JAM VANILLA SCENTED

Ing: 900 g of strawberries
100 g of bananas (2 small or a large one)
700 g sugar
one vanilla pod

Preparation time: 1 h 15′ plus one night

Wash strawberries, remove the stalks and cut into pieces, pour into a large pan with the bananas cut into slices, lemon juice and sugar. Put on the fire and mix with a wooden spoon: bring to boil and simmer 15 minutes, then turn off, quickly whip with the mixer (if you want, but if you like the whole pieces avoid this step) and let stand overnight. The day after bring again to boiling and cook about 30 minutes, often stirring. Open the pod of vanilla, scratch seeds with a knife and add them to jam the last 15 mnutes of cooking, stirring well. Pour into sterilized jars and sterilize for 20 minutes: I put the jars in a large pan with already preheated water, since the pots are also hot, separated by a cloth, put on low-medium heat and wait 20 minutes from boiling. Let cool without leaving jars from water.

Other jams:
Orange and apples jelly with long pepper

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25 Comments on “La marmellata di fragole SENZA papaya”

  1. Sono stata proprio l’altro ieri da Lidl ed ero stata attirata anche io da questa frutta esotica, non comprandola però. Perché non capisco quando sono mature o no! Complimenti per il racconto divertente e per la marmellata!

  2. Ho letto anch’io della “svolta marmellatosa” del cavoletto e già allora l’idea mi aveva stuzzicato, ma dopo aver letto e AMMIRATO i tuoi risultati, mi piacerebbe provare ;-D

  3. E meno male che non ce l’hai messa la papaya. A me proprio non piace, mentre il mango – se ben maturo – è spettacolare.
    Fragole e banane è un connubio decisamente più buono. Per i miei gusti, s’intende.
    Dovrò tornare sui campi con dei secchi per fare la marmellata!
    Baci
    Alex

  4. @fantasie
    mah, devo dire che a parte il tatto, neanche io ho grossi strumenti per capire se sono mature..il fatto è che, purtroppo, questi frutti non maturano sugli alberi, ma sulle navi, o nei negozi, penso che mangiarle nei luoghi di origine sarebbe completamente diverso 🙂

    @Fra
    si…non avevo mai fatto una marmellata di fragole, ed ha davvero un colore che mette allegria!

    @Gunther
    si, si, la vaniglia ci sta bene, anche se temevo un po!

    @lenny
    forse ci sono frutti con cui riesce anche meglio, e comunque in quel libro (mes confitures della Ferber) ci devono essere un bel po’ di buoni consigli 🙂

    @Cuoche dell’altro mondo
    Alex, infati erano due settimane che avevo in mente il mango, che anche a me piace molto, e secondo me sarebbe stato benissimo con la fragola….come vorrei venire con te nel campo di fragole, mal di schiena permettendo! 🙂

    Baci
    Alex

  5. Bella questa marmellata senza papaya! A me è capitato di comprare la papaya che non sapeva di niente oppure era dura oppure amarognola.. Infatti, la frutta esotica meglio non prenderla qui, è così deliziosa nei luoghi dove cresce!..
    Però la banana clandestina ha salvato la situazione, eh?.. Le concedi una cittadinanza d’onore post-mortem?..
    Un bacione!

  6. la trovo meravigliosa di un rosso peccaminoso…e questo metodo che ho letto anche io …mi ispira davvero molto…non resta che sperimentare!un bacione

  7. Quel colore cosi’ seducente… Il connubbio è assolutamente convincente (meglio della papaia diciamolo). Anch’io uso il metodo Ferber ( la regina della frutta, non solo sotto forma di marmellata) e funziona benissimo. Bacione e buona domenica!

  8. @Tania
    devo dire che un po’ di curiosità mi è rimasta, magari prima che finisca il tempo delle fragole… 🙂

    @Rossa di Sera
    Ecco, anche a te amara….di sicuro questi frutti vengono irrorati con prodotti chimici per farli maturare sulle navi, ma ogni tanto la tentazione è troppo forte! In atttesa di andarle a raccogliere sugli alberi…. 😛

    @marsettina
    Ciao!

    @Aiuolik
    virtuosa che sei, io le faccio le marmellate, e poi le consumo pochissimo 😀

    @Lo
    le fragole SONO peccaminose! AH AH!

    @dada
    ora mi hai incuriosito con “non solo della marmellata”..devo decidermi a comprare il libro, su Internet ovvio 🙂

    @Lydia
    siiiii!! Certe cose della comunità europea sono delle emerite bagianate, per non parlare di quando mettono in pericolool’esistenza di prodotti con una tradizione importantissima solo per motivi di igiene o altro (e dentro l’altro ci sono gli interessi delle altre nazioni…)

    @robertopotito
    pure io le regalo quasi sempre, sperando che siano gradite! 😛

    @Virginia ha detto…
    e l’avrei immaginato!! Ma se un giorno la faccio con la papaya e viene bene te la spedisco, cosi magari ti ricredi!!! 🙂

    @Saretta
    io farei marmelate in continuazione solo per godere del profumo che si sprigiona… 🙂
    Un bacio!

  9. W le marmellate! marmellata sa di mamma che la prepara d’estate, confettura è quella triste che ci compra già fatta nei barattoli, o no? non vi dà la stessa sensazione?
    alle brutte posso arrivare a chiamarla jam o marmalade (non mi ricordo mai la differenza) ma confettura no, no e poi no!
    l’accostamento per me è riuscitissimo!
    baci

  10. mai mangiato la papaya…quindi non so dirti il mango buono è
    ahahahah, ma andiamo a questa marmellatina del ripiego…ma un barattolino in più non ti rimase? tutta t’ha manciasti?
    :*
    quando ci vediamo?

  11. @Alex
    ma non sono puristi, sono BURACRATI! Mangiamoci le nostre marmellate in santa pace! 🙂

    @Jjuls
    pensa che non so se mia mamma abbia mai fatto una marmellata! Conserve di pomodori, quelle si 🙂
    Se non sbaglio la marmelade in inglese è solo quella di agrumi, ed è per questo che tutti noi poveri europei ci dobbiamo adeguare 😛

    @Claudia
    vieni tu ovengo io?? Io ho già infilato le scarpette da running, facciamo che ci vediamo tra Sclla e Cariddi, io con la marmellata di fragole e tu con la tua torta???
    Come farei senza di te :**

  12. In effetti sono rimasto un po’ perplesso, dopo aver letto il titolo e visto la foto hehehehe
    A volte alla Lidl trovo la frutta un po’ acerba, che spesso può risultare anche aspra (una volta, tempo fa, anche dei peperoni amari :-(( )
    Comunque hai ragione: marmellata è un termine più “sensuale” 🙂

  13. Cara cognatina, perdonami ma vorrei fare distinzione tra marmellata e confettura. È marmellata un prodotto a base di agrumi (limone, arancia, mandarino e, più raramente, cedro, pompelmo e bergamotto); si parla invece di confettura se si usa qualsiasi altro tipo di frutta (o addirittura, in alcune ricette, di verdura).

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