La macro sui cetrioli e le micro differenze

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Ci sono tante persone che vivono all’estero, piu’ o meno lontano, per periodi piu’ o meno lunghi, ed hanno la fortuna di osservare (e nei casi linkati di raccontare, fortunatamente) le macrodifferenze tra la nostra cultura gastronomica e quella del posto in cui vivono.
O quella delle persone che vivono nello stesso posto, anche loro all’estero di qualche altro paese.
Io vivo a non piu’ di 300 km dalla citta’ in cui sono nata e vissuta per trent’anni, praticamente ho solo scavalcato l’Appennino, eppure molti dei miei post girano intorno alle differenze tra i prodotti pugliesi e quelli campani. Sembrerebbero microdifferenze.
E lo sarebbero, se non fosse che in questo piccolo fazzoletto a forma di stivale c’e’ ancora (youpie ye ye!) una grandissima varieta’ di prodotti e di cibi, e che in una distanza che gli stivali dalle sette leghe coprirebbero in un paio di passi, a volte compaiono, scompaiono o cambiano nome ortaggi, tuberi, formaggi, animali.
Nelle differenze, piccole o grandi che siano, io di solito mi sollazzo notevolmente, tranne quelle rarissime volte in cui rispolvero un latente campanilismo fondamentalista, come oggi.
Gia’ chiedo perdono non solo ai campani, ma anche (almeno) ai romani e dintorni, ma secondo me anche ad una buona fetta di Italia.
Perdonatemi perche’ ve lo devo proprio dire: il nostro cetriolo, quello pugliese, è più buono, e non c’è storia! E’ più dolce, più croccante, più “acquoso”, più fresco, e poi non ha i brufoli 😛
Si, ha i semini più grandi e più numerosi, come mi ha fatto notare il mio fruttivendolo quando mi ha spiegato che lui si, lo trova ai mercati generali, ma non lo compra perche’ poi non riuscirebbe a venderlo, (questo secondo lui!), ma quei semini sono piacevolissimi perche’ teneri , piatti e pieni di acqua.
E poi, solo con il nostro cetriolo paffuto si puo’ fare il cestino (penso che non ci sia bambino barese che non abbia ricavato almeno una volta il panierino dal cetriolo sbucciato).
In un afflato di generosità posso fare una concessione all’altro cetriolo: contenendo meno acqua, è sicuramente più adatto per fare lo tzaziki! Ed allora scegliete voi se intingere a mo’ di pinzimonio dei bastoncini di cetriolo pugliese in una salsa gialla di curcuma e fresca di yogurt e cipolla di Tropea, o preparare il classico tzaziki (visto anche da Giovanna, di recente) con il cetriolo nazionale: io per amore di blog e di cucurbitacee li ho fatti entrambi, e li ho pure assaggiati a colazione: si, tzaziki a colazione, e mica solo a parole!!! Lydiuzz & Co, perdonatemi pure voi :)))
E siccome di curcurbitacee acquose in Puglia ce n’è da vendere, e soprattutto da mangiare, chissa’ che non ritorni sull’argomento per parlarvi di cocomeri cucumarazzi, barattieri e caroselli :0

Altre microdifferenze buone da mangiare:
SALSA ALLO YOGURT CON CURCUMA E CIPOLLA DI TROPEA
In una ciotola mescolare il contenuto di un vasetto di yogurt al naturale, mezza cipolla di Tropea (se grossa, altrimenti una intera) pulita e tagliata a dadini, mezzo cucchiaino di curcuma in polvere, mezzo cucchiaino di semi di senape (coreografici, sapore sero, immagino che per sentirlo bisogna schiacciarli), un cucchiaio di olio extravergine di oliva, sale.

TZAZIKI A MODO MIO
Niente di nuovo sotto il sole, tranne l’aver usato yogurt naturale e non greco, e averla fatta “espressa”, cioè con il cetriolo tagliato a dadini piccolissimi e aggiunto subito allo yogurt: di regola andrebbe grattugiato, salato, e messo a sgocciolare per un po’ in un colino prima di aggiungerlo allo yogurt.
Aggiungere allo yogurt il cetriolo, mezzo spicchio d’aglio tritato finemente, un cucchiaio di olio di oliva extravergine, un ciuffetto di erba cipollina tagliato con le forbici, sale.
Entrambe le salse devono riposare un’oretta in frigo prima di essere servite, meglio se più di un’ora, in modo che si insaporiscano bene (il giorno dopo sono ancora buonissime!)

YOGURT SAUCE WITH TROPEA ONION AND CURCUMA

In a bowl mix the contents of a jar of natural yoghurt, half onion from Tropea (if it is a large one, otherwise use one whole onion) peeled,washed and cut into cubes, half a teaspoon of turmeric powder, half a teaspoon of mustard seeds (with choreographic role, they must be grounded,maybe, to give their flacvour), a tablespoon of olive oil, salt.
TZAZIKI MY WAY

Nothing really new, except for using natural yoghurt and not greek one, and having made this sauce “express”, that is with the cucumber cut into small cubes and added immediately to the yogurt: as a rule it should be grated, salt, and put to drain for a while in a colander before adding to the yogurt. Add the cucumber to the yogurt, half a clove of garlic finely chopped, a tablespoon of extra virgin olive oil, a littke bunch of chives cut with scissors, salt. Both sauces are to rest in the refrigerator an hour before being served better if more than one hour, so that flavored well (the next day are still very good!)
OTHERS MICRODIFFERENCES GOOD TO TASTE

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32 Comments on “La macro sui cetrioli e le micro differenze”

  1. Ecco un'altra cosa che mi perseguita, lo tzaziki…non riesco a trovare lo yogurt!
    Comunque sarebbe davvero bello poter assaggiare tutto quello prodotto in tutte le regioni per poter fare un paragone…l'impresa non mi dispiacerebbe… ^_^

  2. splendido post campanilista, devo complimentarmi per la produzione, per i giochi di parole, per le ciotoline e per le foto.
    ah noi il cestinello lo facciamo d'inverno con i mandarini e ci beviamo il vino, gli adulti l'acqua aromatizzata i picciriddi *
    ti sbaciucchio *
    cla

  3. Questo post è bellissimo. I prodotti italiani vantano una varietà davvero incredibile peccato che spesso i fruttivendoli si limitino a vendere sempre le stesse cose che sanno per certo venderanno. Qui a bologna per trovare alcuni prodotti bisogna diventare matti, soprattutto se si tratta di ortaggi e frutta
    Un bacione e grazie per queste due ricette molto rinfrescanti
    fra

  4. Le concombre que je trouvais sur le marché à Paris est encore différent. Il ressemble plus au concombre barese mais plus gros et il avait une si belle couleur vert pomme, très esthétique dans les salades… Bon maintenant je me suis habituée au concombre romain du “contadino”, j'enlève les pépins, je les saupoudre de sel et je les laisse dégorger pendant 20 minutes… Après ce petit traitement, ca passe mieux… -. Le tzaziki, j'adoooore!!! j'essaie ce week-end!!!

  5. certo che i pugliesi so strani.
    ma avendo condiviso per 6 anni una camera di collegio con una ragazza di conversano non mi stupisco.
    i taralli salati per lei erano i biscotti, i biscotti da latte erano le paste e il cocomero era una specie di cetriolo tondo che andava spuntato e i cui pezzi andavano strofinati l'uno con l'altro per fare una schiumetta che lei diceva toglieva l'amaro, al gusto sembrava una specie di melone acerbo.
    bah :)))

  6. mmmhh… io adoooro la tzatziki, e spero che mi perdonerai se me la preparo con i cetrioli della Padania DOCG (ahahahha… sono quelli dell'orto del nonno 😉 a km zero!!!).
    Però il cetriolone pugliese senza brufoli lo vorrei anch'io! Per preparare un cestino e riempirlo di quella salsina cipolla-curcuma… mmmmh…mi stuzzicaaaa!

    Buona giornata!
    😉

  7. @mika
    ma nooo non ci credo che non riesci a trovare lo yogurt!!! Se poi e' una scusa per fare un giro di Italia alla scoperta dei cetrioli..be', allora e' un'altra storia 😀

    @Claudia
    bella amica mia…..come si fanno i cestini con i mandarini??Ti prego dimmelo, mi tormento da due ore, noon riesco a immaginare!!!
    Ah, forse ho capito con la buccia?? Vino e acqua aromatizzate al mandarino? Quando si dice saper vivere…spetta che arriva gennaio, e lo faccio anche io!!
    Un bacio grande grande :***)

    @Fra
    Hai ragione e me ne sono resa conto proprio parlando col fruttivendolo: magari ai mercati generali si trova di tutto, ed io ch emi dispero perche' non trovo certe cose, magari neanche rare….grrr
    Baci!!

    @Oxygène
    eh si, il famosissimo contadino romano…
    Grazie per il contributo, non avevo citato te, la fille belge de la famille!
    Combien de macro differences tu as trouvé, partout :)))
    Ah, heuresement qu'avais essayé les speculos avant de partir…je les ai laissé à Bari, et tu sais un nonno gourmand immobilisé à la maison, qu'est-ce qu'il peut faire…. 😀

    @enza
    e si, le paste effettivamente possono essere i biscotti, da latte o di pastafrolla, ma i taralli son taralli!
    Siamo un po' strani, si, ma pure la tua coinquilina, lo era un pochino di piu'. eh eh 😛
    Al “cocomero” non si fa la schiuma (a parte che ormai e' provato che non si fa per nesun tipo di cetriolo), e' gia' dolcissimo!!!

    @Virginia
    figrati, mi diverto sempre a seguire le tue ricerche pre-realizzazione. Ed ora basta torte, via con i cetrioli!! 🙂

    @LaGolosastra
    sui cetrioli dell'orto alzo le mani e scatta l'applauso 🙂

  8. elvì devo farti un complimento ho spulciato tutto il tag puglia a parte le ricette, quelle non si discutono nemmeno, le tue foto nel tempo sono diventate a dir poco strepitose.

  9. aaaaaahh! io i cetrioli li adoro in tutte le loro versioni, chi più ne ha più ne metta.
    Ma non toccatemi quelli pugliesi. Io e le paddotte (le caroselle, forse, a Bari?) siamo una cosa sola quando ci incontriamo. E le mangio davvero anche a colazione…
    Vorrà dire che tra pochissimi giorni ne farò una scorpacciata anche in nome tuo!
    Queste due salsine promettono di essere una favola…
    (n.b.: ti ho segnalata perché secondo me ne vale proprio la pena di fare un salto qui date. E ancora non ho scoperto tutto… ma appena posso faccio un altro giro…!)
    saluti, polepole

  10. oh pauvres spéculoos sans défense… Alors ils ont du subir le meme sort que les galettes qui font chaque année un si long voyage pour ne survivre que quelques jours à Rome… ou quelques heures si le nonno est là… -)

  11. @Enza
    purtroppo ancora senza una buona teoria (pigrissima, mi stufo di studiare), a forza di tentativi e prove pian piano sto imparando qualcosa…grazie 🙂

    @polepole
    eh si, ho visto che te ne vaia in Puglia!
    I caroselli (maschi 🙂 sono tipo cetrioli, ma piu' piccoli, piu' chiari, piu' duri (ma sempre croccanti) e..hanno i peli! Detto cosi' sembra una cosa orrida invece sono troppo buoni, e mi sa che tu lo sai 🙂

    @Oxygène
    ah ah ah je ne savais pas de tes gallettes!!! Oui, maintenant il est justifié, le nonno, qui peut lui nier un biscuit…deux biscuits…trois biscuits…. :))

    @Paola
    dimmelo se lo trovi a Roma! Spero di si, ma mi sa che e' un po' difficile 😛

  12. hai ragione, sui nostri prodotti simili, ma diversissimi, potrebbero scriversi trattati.
    adoro lo tzaziki, a colazione, pranzo, cena, insomma lo mangerei sempre e in questo periodo lo faccio spessimo come accompagnamento a verdure e secondi. Che delizia!

  13. Non conoscevo i cetrioli senza brufoli e con i semi piatti e acquosi ….
    Bello il cestino e divertente da realizzare, da noi non si usa, ma l'anno scorso ho provato una ricetta di zucchine ripiene che prevedeva l'intaglio a cestino per l’appunto: uno spasso :))

  14. si tesoro con la buccia mio marito lo fa sempre a Carlotta 😀
    incide la buccia più o meno a metà del mandarino e incide anche la calotta superiore per il manico del cestinello, poi elimina le parti che non serviranno, quindi quelle tra il manico ed il panierino sotto, poi con delicatezza toglie gli spicchi interni, e carlotta mangia…poi beve l'acqua aromatizzata 😉
    ovviamente questa cosa si fa da sempre da generazioni 😀
    ti sbaciucchio? nooooo di più!!!
    ***
    cla

  15. Io sono nata e cresciuta qui ma per lavoro ho la fortuna (visto che mi piace) di viaggiare e conoscere colleghi di altre regioni e nazioni. E' bello scoprire, parlando con loro, delle differenze nei nomi e nelle “aspettative” relative a qualche cibo. Per cui non posso non apprezzare questo post! (Del resto siamo Romeo-paperette tutte e due!)

  16. @Sciopina
    ho scoperto pure io che a parte gli scherzi, se giaà dalla mattina fa caldisdsimo come in questi giorni lo tzaziki non ci sta per niente male! 🙂

    @Che belle dovevano essere le zucchine a cestino! Se le hai postate non devo averle viste 🙁
    Poi controllo :))

    @Elisabetta
    si mangiano, semplicemente! Io amo cominciare dal manico 😀

    @Claudia
    ma ci vuole la 'pazienza di un cesellatore!!! Che cosa dolce però 🙂
    Io farei casini, già col cetriolo avevo perso la mano!! 🙂
    Ti sbaciucchio pure io, buon fine settimana!! :*

    @Aiuolik
    infatti non ho considerato chi come te e sciopina viaggia così di frequente…deve essere stancante, però che arricchimento!
    O..paperetta..perchè sei tu paperetta..(siamo sempre dei cigni però , o almeno lo saremo!!! :D)

    @Lydia
    affare fatto!!!! 😀

  17. molto bello questo post di cetrioli…io il cestino pero' non l'ho mai fatto sarà che non sono Publiese anche se vicina…hihihi, si ora che sono in Calabria finalmente respiro la vostra stessa aria….calda e appiccicosa e queste salse mi piacciono proprio perché fresche e dissetanti ed anche leggere.
    Ciao cara Elvira un bacio grande!

  18. Un post bellissimo e interessante!
    E quante cose buone.. !!
    AH, i semi di senape in effetti sprigionano aroma una volta macinati o messi a bagno.. una signora – quella che me li aveva venduti – una volta mi sembra mi abbia detto che si possono mettere nell'acqua che bolle anche insieme alla pasta o a qualche altre cosa (verdure, ecc).. 🙂

  19. Infatti, dei CAROSELLI ne vogliamo parlare??
    E chi potra mai spiegarne le nascoste come le manifeste qualità?? .. una varietà al top per consistenza e sapore; molto poco diffuso perchè difficile, al pari e più del fico, da trasportare..la tenera peluria così deperibile e che ha perfino una nuanche di verde strordinaria.
    Solo nel sud dell'india, quando il caldo sale, ce nè una varietà con le stesse qualità ma di forma allungata e sottile..fai conto dei tubicini, meno di due centimetri di diametro e lunghi una cinquantina; curiosi, e contro il caldo una santa manna.
    Alla prossima, magari sotto una delle tue belle foto del nostro pelosissimo amico!!

  20. @Alex
    sono sicura che ti piacerebbero, sono una delle cose piu' fresche e dissetanti dell'estate, uno dei pochissimi piaceri della vita a calorie quasi zero 🙂

    @dada
    grazie mille 😛

    @Scommeto che i tue due uomini diventerebbero maestri intagliatori di cetriolo 🙂
    Un bacio, corro a risponderdi di la' 😀

    @fiordivanilla
    ma dai, non immaginavo che anche mettendoli in acqua sprigionassero il profumo..scommetti che provo subitissimo??? :)))

    @Nishanga
    sii il pelosissimo carosello! Sfortunatamente non l'ho trovato questo we, ed ho fotografato solo una bellissima cassetta di cucumarazzi (o barattieri), non te lo dico quant'erano buoni 😀
    Chissa' che strani devono essere questi filiformi caroselli indiani, grazie per avermene parlato. Ti abbraccio!

  21. i cetrioli molto leggeri ora d'estate (quasi 100% acqua)!! alle volte però sono unpò amare per togliere questo spiacevole gusto basta di sfregare la prima fetta con il resto del cetriolo, non sentirete più l'amaro!!!

  22. niko,
    benvenuto prima di tutto 🙂
    Questa parte divertentissima di tagliare il “cappello” del cetriolo e sfregarlo per fare “la schiuma” e togliere l'amaro, in realta' sembra che non serva, chissa' forse sono cambiati i cetrioli, ma stavolta non l'ho fatto appositamente ed erano dolci.
    Cmq, e' stato davvero un rito per me, per tanti anni 🙂

  23. La capisco, eccome se la capisco la storia delle macro e microdifferenze.
    Sarà che da Palermo non è necessario arrivare fino a Catania per provare prodotti nuovi…basta andare nel trapanese eheh XD!!
    Comunque da piccola lo facevo anch'io il cestino col cetriolo, abbiamo lo stesso tipo eheheh :D!! Peccato che a Genova si trova quello “coi brufoli”, che neanch'io apprezzo tanto perchè lo trovo troppo duro.

  24. eccolo è vero è l'incriminato!:) il cetriolo che ho visto,anche se la buccia era di un verde pallido,ma è lui!grazie,scopro ogni giorno dei tuoi post splendidi,un abbraccio!giulia toscanaccia

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