La domenica mattina ha da essere briosciosa, n’est-ce pas?

PETIT PAINS AU LAIT (INTRECCIATI)

English below
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Sul tema brioche le variazioni sono pressochè infinite, si sa: basta togliere un uovo qua, aggiungere un po’ di latte là, diminuire o aumentare il burro, etc. etc.: personalmente non ho fatto tantissime prove, anche perchè dopo aver provato le brioscine siciliane è stata dura schiodarmi da quella ricetta fantastica per esplorare nuovi lidi.
MA, ma, in questi frangenti bisogna farsi coraggio 🙂 anche se si può rimanere delusi da una ricetta trovata su un libro di cui ci si fida, perchè invece ci si può imbattere in ricette altrettanto valide, come questa trovata sull’usatissimo Le gateau de mamie – Ed. Marabout dei famosi e mooolto francesi petit pains au lait…..
La questione dell’intreccio: mi aveva colpito tantissimo il post di Paoletta sulla brioche intrecciata con tanto di video, solo che come al solito quando ho le mani in pasta non ho il tempo di tornare sul PC a rivedere ciò che non ricordo, e così da questo impasto abbastanza malleabile, sono venute fuori un paio di trecce sui generis, due brioscine con un tuppo affatto malvagio, e queste coroncine, anzi, couronne tressée, che messa così ditemi come avrei mai potuto resistere a riprodurre l’acconciatura di Diana, ma si, si, Diana, l’amica bruna di Anna dai capelli rossi…..come non sapete di che parlo…..la mia infanzia è stata segnata da quella pettinatura!
Vabè, meglio che passi alla ricetta, prima che le considerazioni sulla mia età mi rovinino la giornata 🙂
Solo, una puntualizzazione sul lievito, che si può dimezzare, anzi, sarebbe cosa buona e giusta farlo, basta avere il tempo sufficiente per la lievitazione. Io ormai ho uno schema temporale abbastanza collaudato: impasto il pomeriggio del giorno prima, faccio lievitare un paio d’ore in un luogo riparato, poi sgonfio e rifaccio lievitare (se ho tempo), al raddoppio, ormai è sera inoltrata, formo le brioscine e le lascio lievitare tutta la notte, per infornare la mattina dopo (tra riscaldamento del forno e cottura ci vogliono 20 minuti più o meno).
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Ing: 250 g di farina (125 farina 00 e 125 g manitoba)
60 g di burro salato a temperatura ambiente
30 g di zucchero semolato
1 uovo intero
100 ml di latte (circa)
10 g di lievito di birra
5 g di sale
un tuorlo per spennellare (ho usato tuorlo+albume)
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Su una spianatoia versare le farine setacciate, lo zucchero, il sale,l’uovo ed il burro a dadini. Sciogliere il lievito in poco latte tiepido, aggiungerlo agli altri ingredienti. Cominciare ad impastare aggiungendo tanto latte per ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Lavorare a lungo (15 minuti), fino a che l’impasto non sia elastico, poi metterlo in una ciotola, coprirla con un plaid e riporla in un luogo riparato fino al raddoppio (ad esempio il forno spento).
Se avete tempo potete sgonfiare l’impasto e rimetterlo a lievitare fino al nuovo raddoppio, altrimenti formare i panini nella forma che preferite (la classica è quella del panino ovale) e metterli sulla placca del forno rivestita di carta forno.
Coprire e lasciar lievitare fino al raddoppio (almeno un’ora e mezzo).
Riscaldare il forno a 210°: spennellare le brioches con l’uovo sbattuto, abbassare la temperatura del forno a 180° e cuocere per 10-15 minuti, sorvegliando la cottura.
Ricette simili
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PETIT PAINS AU LAIT (PLAITED)
Ing:
250 g strong flour
60 g salted butter at room temperature
30 g sugar
1 whole egg
100 ml of milk (approximately)
10 g of yeast
5 g salt
an egg yolk to brush (I used yolk + white) .
Sift the flour on a work surface, add sugar, salt, egg and butter. Dilute yeast in la little quantity of warm milk, and add to other ingredients. Start to knead, adding enpugh milk to obtain a smooth and homogeneous dough. Work for 15 minutes, and until the dough is elastic, then put it in a bowl, cover with a blanket and place it in a sheltered place until doubled (for example, the oven put off).
If you have the time you can deflate the dough and make it double again, otherwise form brioches in the shape you prefer (the classic is the oval sandwich) and put them on a baking tray covered with baking paper. Cover and wait until doubled (at least an hour and half). Heat the oven to 210 °(410 F): brush the pastries with beaten egg, lthen bring oven temperature to 180 °C (356 F) and bake for 10-15 minutes, supervising cooking.
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25 Comments on “La domenica mattina ha da essere briosciosa, n’est-ce pas?”

  1. Devi sapere che io amo le brioche in ogni loro forma e manifestazione, la mia colazione napoletana era a base di brioche, a Milano non ci sono nelle pasticcerie, quindi me le faccio io.
    Mi hai fatto venire la voglia e ora mi tocca andare ad impastare

  2. Mi hai fatto riflettere sul fatto che dedico poca attenzione alla mia prima colazione, sempre e solo cereali.
    Dovrei provare a sfornare qualche brioche: è per paura che non mi cimento?
    Le tue sono perfette

  3. eheheh io invece a volte torno sul pc mentre ho le mani in pasta…risultato? la e non funziona bene, devo martellare con forza!
    Le brioshine mi danno un sacco di gioia anche a me…ma a treccina mai fatte…
    un bacione
    p.s. ora che ho scoperto di interrogare il dito sbagliato…mi sento più tranquilla..inizia a crearsi un ordine 😉

  4. Brioche brioche tutta la vita!!! Le adoro, mi mancano quelle che fanno a Napoli, semplici e tuppose. Se le faccio domenica sera lunedì sono ancora buone per portarle al lavoro?? Bacio

  5. @dolcienonsolo
    grazie 🙂
    Vista l’ora ormai..buona serata!!

    @Lydia
    Mi hai fatto ricordare una scena esilarante a Capodichino…due ragazzi milanesi che chiedono due brioches al barista, e si sentono rispondere che non ce ne sono: un po’ interdetti gli fanno notare che c’erano eccome…ma stavano indicando i croissants! Altro che difficolta’ linguistiche in paesi stranieri :))
    Ciao!

    @lenny
    mmmmmh vorrei avere l’abitudine di fare colazioni salutari come le tue 🙂
    Scusa, ma hai paura di che???? Cimentati, cimentati, ti verranno uno splendore, lo so!

    @Lo
    io farei lo stesso se non dovessi affrontare le rimostranze del marito preciiiiso e ordinato! :))
    Bacini a te e ossequi alle dita!

    @Mary
    Confermo, anche se ormai sono solo un ricordo, sigh 🙂 Ciao!

    @Juls
    due addirittura! Arrivo :))

    @Virginia
    e strecciare l’intreccio per mangiarle e’ una goduria :))
    Un bacio 🙂

    @Fra
    e infatti tra me e MariaAntonietta non c’e’ proprio nessuna differenza 🙂
    Un bacio!

    @Saretta
    bella, non farti intimorire, io ero una schiappa ed ho capito che il segreto e’ solo uno: aspettare la benedetta lievitazione, senza fretta!!! Un abbraccio :))

    @Annamaria
    ci credo, sei attivissima e riesci a provare tutto, beata te! 🙂

    @Giò
    non si resiste, semplice! 😀

    @Paola
    ecco, dopo Lydia ho la conferma che come fanno le brioches a Napoli nn le fanno da nessuna parte? Eh no, a Bari le fanno buone, eh eh! Un bacio 🙂

    @Micaela
    ah ah, qualche sgorbietto e’ venuto fuori, eh, pero’ l’ho tenuto nascosto 😉

    @Pamy
    difficile non adorare le brioche, in tutte le loro forme!

    @Pupina
    anche se avanzano per il resto della settimana pero’ mica disdegnamo! 🙂

    @Denise
    grazie!!!

    @manu e silvia
    o anche sempre!! Ah, no, ogni tanto uno yogurtino ci vuole per compensare… 😛
    Baci!

  6. @Elga
    meglio le lacrime degli orribili Gormiti…ecco ora ho parlato veramente da vecchia 🙂
    Un bacio!

    @Luciana
    Anche col mio latte freddo bianco ci stavano divinamente ma, sigh, sono finite un po’ di giorni fa! Prova a farle che sono facilissime 🙂

  7. le faccio regolarmente per le mie bambine e anche io come te ho provato diversi impasti.
    la treccia a 4 fili è abbastanza semplice da fare.
    se ti riguardi il video non te ne scordi più.
    e diana…si l’amica di anna quella tutta casa e chiesa con le treccine nere rivoltate…e chi se la scorda.
    Sister in generation

  8. @Enza
    immagino che le tue bambine, come me, si divertano a mangiare le treccine “strecciandole”…o no????
    Great generation!!!!! :)))

    @Imma
    eh si, un profumo incredibile, che a prima mattina mette veramente allegria!

  9. oui,mademoiselle ciboulette,tres bonnes…..siiiii,le trecce!!!mi hai ricordato la mia infanzia cara,quando,al mattino,prima di recarmi a scuola,passavo davanti ad un panificio…la sosta era obbligata:focaccina o treccia??ma la treccia briosciosa o la brioscia trecciosa,tutta la vita,merci beaucoup!!!!!che brava che sei!!chapeau ;-))

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