Nel post precedente ho fatto una lagna insopportabile sul perché e il per come non riesca più a scrivere quanto e come voglio sul blog. Attenzione, non è che ora mi voglia pentire di questo lamento greco, anzi, mi è venuto in mente un perché in più: sto allattando Daniele, con tutte le limitazioni all’alimentazione che questo comporta/erebbe, perché la questione è controversa assai.
Scherzi a parte (non mi lamento affatto, anzi, sono felicissima di poterlo fare!) è vero che sull’alimentazione durante l’allattamento le opinioni sono varie e contrastanti, e tutte provenienti da pediatri, parenti, amici, sconosciuti, tutti convintissimi che “assolutamente basta che eviti..:” “puoi mangiare assolutamente tutto” “devi assolutamente mangiare questo e quello, ma guai se tocchi…” “questo è veleno” “”questo fa aria” “questo cambia il sapore del latte” “ma non fa niente se cambia il sapore del latte”, e così via.
Io in quattro mesi ho (quasi) imparato a fidarmi di me stessa e di Daniele: mi fido di me con diffidenza, nel senso che sono abbastanza prudente nel provare i cibi borderline e mi fido ciecamente di Daniele e delle sue reazioni.
Come le due serate passate a piangere disperatamente per il mal di pancino subito dopo aver lasciato l’ospedale: le lenticchie ed i peperoni mangiati spensieratamente (nel senso che proprio non ci avevo pensato) al rientro a casa sono stati l’involontario crash test, la prova di sopravvivenza del nuovo arrivato, per la serie ne resterà solo uno.
Va da sé che non ho più toccato i peperoni e le lenticchie, ma neanche il resto dei legumi, ed arrivo così al punto (per un ragionamento molto più serio e completo vi rimando al post che Enza scrisse dopo la nascita della piccola Irene, Allattamento 4.0), ed il punto è che per me un minestrone coccola non può prescindere dai legumi, e allora quando ho letto da Nina il suo invito a creare il nostro “Ninestrone” come una sinfonia, mi sono sentita un po’ fuori dai giochi.
Però a pensarci bene una sinfonia è fatta di tante note, tanti movimenti, tante variazioni: e quest’anno la mia è scritta su uno spartito completamente nuovo ed è la musica più bella che abbia mai ascoltato.
Il mio ninestrone arancione è fatto con una bella fetta di zucca tagliata a dadini due carote tagliate e tagliate anch’esse a dadini, mezzo gambo di sedano, un’idea di cipolla tritata, qualche pomodorino tagliato a metà, tutto coperto d’acqua, salato e messo a cuocere a minimo per circa mezz’ora (carota e zucca devono intenerirsi): solo alla fine crudo un giro d’olio extravergine ed una grattatina di noce moscata.
Se volete provare anche voi a vincere il Calendario Ninestrone 2012 affrettatevi, c’è tempo fino al 27 novembre!
cibou fai bene, segui il tuo istinto! ascolta tutti e leggi tutto ma poi fai solo quello che senti 🙂 vi ho visto nelle foto in libreria, siete bellissimi
ch meraviglia sinfonica e colorata e pensata per “due” (e poi tanti in più)!
Grazie E., felice del tuo piatto da Nina!!
un abbraccio
n.
buonissimo… profumatissimo, delicato!
TEsora, solo voi sapete quel che è giusto e vi fa stare bene…tutti sono bravi a dare consigli ma, la migior voce è quella interiore!!!
Detto ciò, w l'arancione ed il sorriso 🙂
Mi viene in mente una cosa forse folle…ma le lenticchiette arancio decorticate che usano nello svezzamento?!frullate per bene?
Mo nonna papera si zittisce,e vi bacia
Come dice STella…sei bellissimaaaaaaaaaaaaaa
Ma non si fa così…tanta bellezza, fuori e dentro, mi annienta. Ma è bellissimo lasciarsi andare ad un sorriso, al pensiero di voi.
Tondi abbracci girotondi
Sveva ha compiuto un anno la scorsa settimana, io purtroppo non ho potuto allattare per molto tempo causa poco latte, non sai quanto invidio te e il tuo piccolo. Fai sempre quello che ti senti perchè solo tu puoi sapere cos'è meglio per il tuo bambino. Mia figlia è una divoratrice di zucca quindi rubo subito la ricetta!
Mi piace il colore, il sapore ma anche ciò che racconti intorno a questo niestrone… Baciuzz
ma che belloooo! Elvira è stupendo! e mi dispiace perchè non sapevo dell'iniziativa..altrimenti partecipavo volentieri!!!!
Ma che bello imbattersi nel tuo blog! Il racconto dell'allattamento e i colori delle foto sono stupendi :-). Niente legumi e peperoni? W il minestrone alternativo! E poi, diciamolo… Che autunno sarebbe senza zucca? NdC
Molto bello
ciao
arancione mette di gran buon umore ma anche di gran gusto mi piace quello che hai scelto per il minestrone
slurp!
buono e di un colore così bello!!
No ma… il ninestrone è un'idea fantastica!! Suona che è una meraviglia! Intanto continuavo a ripeterlo tra me e me pian piano trasformando la pronuncia in una sorta di italo inglese… O_o con tanto di eliminazione della “e” finale. Beh, ninostrone sempre rimane. Gran bella idea, mi piace un sacco.
Appena ho aperto la tua pagina ho letto “il mio minestrone è arancione” e siccome ho una connessione provvisoria (nel senso non mia ma alla quale mi connetto quando posso perché non ho ancora la linea telefonica in questa casa “nuova”) l'immagine ancora non si era caricata. Prima ancora di vederla mi son detta “fosse per me, il mio minestrone sarebbe solo di zucca!” … si carica l'immagine e vedo una bella zucca in primo piano. Grandioso!
Hey.. dei bimbi c'è sempre da fidarsi. Non c'è essere umano più puro e cristallino, nonché spontaneo e istintivo, di loro.
Tocchi un tasto a me veramente sconosciuto…. ma è sempre buono prendere “appunti” per un domani…. E comunque questa zuppa ha un aspetto buonissimo anche senza i legumi 🙂
Ps: Ho fatto un piccolo riferimento a te nel mio ultimo post…
Baci al cucciolo!
arancina, quando vorrai di là je t'attends!
bacicari, e grazie ancor…
n
grazie a tutti per i commenti, e scusatemi se non vi rispondo singolarmente…
Saretta, potrei provare, ma preferisco non rischiare, avrò tempo per rimpinzarmi di lenticchie 🙂