Il colore delle aguglie

AGUGLIE QUASI ALL’ACQUA PAZZA CON PESTO DI PREZZEMOLO
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Dopo averlo tenuto da parte per tanti giorni a causa di post un po’ più “urgenti” (passatemi il concetto di urgenza sull’olio extraverigine ed il vino di eccellenza), e dopo averlo quasi dimenticato in una delle tante “nuovecartelle” che schiaffo sul desktop quando scarico le foto in fretta e furia, mi sono decisa a tirare fuori il pesciolino cucinato la settimana scorsa: “mi sono decisa” sottindenderebbe un livello di coscienza di cui non posso purtroppo vantarmi, la verità e’ che mi è tornato in mente solo vedendo la ricetta di Fiordisale di ieri, quella in cui fa un giusto elogio del pesce azzurro, e un uso parecchio sfizioso di un azzurrissimo cefalo.

Sfilettatura dopo la cottura per aspiranti sfilettatori scoraggiati
Le mie aguglie sono in realtà preparate in modo molto semplice, anche perchè era la prima volta che compravo questo pesce e dovevo farci un po’ d’amicizia, anche se bene o male immaginavo che le carni fossero un po’ una via di mezzo tra quelle dello sgombro e quelle del cefalo: una cottura “all’acqua pazza” con tanti odori (anche il ginepro, perche’ no, di solito si usa per la carne, ma anche al pece ha dato un buon profumo) che mi ha consentito di scappottare il lavoro della sfilettatura a crudo, stavolta non me la sono sentita di distruggere il pesce come faccio di solito, penso che uno dei corsi di cucina che dovrei piu’ urgentemente frequentare e’ proprio quello sulla sfilettatura del pesce :).
Con una cottura breve invece la carne si stacca molto piu’ facilmente dalla lisca,anche se bisogna agire con delicatezza per evitare di sbriciolarla troppo.
Ovvio che in altre situazioni sfilettare a crudo è necessario nonchè estremamente più figo (occapperi, si può dire in televisione??? :D), ma per una volta posso provare a convincermi che l’uva era acerba 🙂
Pesto e mortaio per mollaccioni
Al posto del consueto filo d’olio, un pesto di prezzemolo (che abbonda in modo quasi imbarazzante sul mio balcone perche’ abbiamo piantato sia i semi comprati che quelli raccolti l’anno scorso dal fiore, una volta diventati neri) che ho eroicamente preparato nel mortaio, yuhu!, mi stavo quasi convincendo di avere il polso di burro, data la mia incapacità di usare quest’affare da 10 kg in tutto (modello ikea, avete presente???): il trucco per non lottare con foglie che a volte possono sembrare resistenti come lamiere (o almeno, il trucco che ha funzionato per me) è pestare gli ingredienti partendo dalle pareti del mortaio, “strisciandoli” verso il fondo.
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Ah, piccola nota personale: volevo provare le aguglie da quando avevo più o meno 8 anni, una delle solite collane interrotte dal mio papà, stavolta al primo volume (ABA_ARS) mi ha fatto fantasticare per anni su questo mitico pesce, insieme alle ARInghe e alle ARSelle, tutte sconosciute. A pensarci, non ho mai comprato neanche le aringhe e le arselle, ho ancora delle lacune infantili da colmare 🙂

Ing per 2 persone
2 aguglie
4 0 5 pomodorini ciliegia
un rametto di sedano
uno spicchio di aglio
mezza cipolla
un cucchiaino di bacche di ginepro pestate
pepe macinato al mulino
sale fino

Per il pesto
un mazzetto di prezzemolo
30 g di pinoli
olio extravergine q.b.
una presa di sale grosso

Tempo di preparazione: 25 minuti

Eviscerare le aguglie ed eliminare la testa (se potete fatelo fare al pescivendolo).
Adagiare le aguglie in una casseruola bassa, mettere gli odori (aglio, cipolla, sedano, pomodorini tagliati in due, bacche di ginepro schiacciate) e acqua in quantita’ tale che possa coprire il pesce, e portare lentamente a bollore (l’acqua deve fremere).
Cuocere per circa 10-15 minuti. Sgocciolarle le aguglie e tenerle da parte.
Preparare il pesto con le foglie del prezzemolo, i pinoli, il sale, e olio quanto basta per ottenere una buona fluidita’.
Diliscare il pesce e servirlo accompagnato dal pesto.

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Altre ricette di pesce-pesce (inteso come piatto a sè :D)

Branzino al sale aromatico
Rombo in crosta di patate

NEEDLE-FISHES IN ACQUA PAZZA WITH PARSLEY PESTO

Ing for 2 servings
2 needle-fishes
4-5 cherry tomatoes
1 stalk of celery
a clove of garlic
1/2 onion
a teaspoon of juniper berries

For the pesto
a small bunch of parsley
30 g pine nuts
extravirgin olive oil
salt

Preparation time: 25 minutes

Eviscerate the needlefish and remove the heads (if you can, leave this task to the fishmonger). Lay down fishesin a stewpan large enough, put garlic, onion, celery, cherry tomatoes cut in half, crushed juniper berries) and cold water to cover the fish and slowly bring to a boil (water has to simmer). Cook for about 10-15 minutes.
Drain the needlefish and keep aside. Prepare the pesto with the leaves of parsley, the pine nuts, salt, and enough olive oil to obtain good fluidity . Bone the fish and serve with the pesto.
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23 Comments on “Il colore delle aguglie”

  1. Le aguglie mi ricordano la mia infanzia, le mangiavo sempre in un ristorante, che manco so se esiste più, sulla spiaggetta di Puolo in costiera sorrentina.
    Le faceva fritte, ed io ci andavo sempre con i miei nel w.e.
    Ummamma, tra un pò mi scende la lacrimuccia.

    Bella la tua ricetta, posso farla anch'io che non so cucinare il pesce

    P.S.
    Se decidi di frequentare quel corso sulla sfilettatura fammi sapere che vengo anch'io
    Bacioni

  2. Non amo, lavare e cucinare il pesce, ma la sfilettatura, vista in tv, mi attira moltissimo e mi piacerebbe impadronirmi di quest'arte.
    Conosco le aguglie solo in versione fritta, ma la tua proposta sembra alquanto allettante, forse anche per l'inusuale presenza del ginepro 😀

  3. Le aguglie mai cucinate ma la tua ricetta semplice e genuina mi dai voglia. Anch'io vorrei imparare a sfilettare senza dover buttare metà del pesce 😉 Buona serata!

  4. Noi siamo tra gli sfilettatori scoraggiati, ci servirebbe proprio quel corso, così eviteremmo di fare degli scempi pazzeschi ogni volta cvhe ci ritroviamo a sfilettare. Con le ultime gallinelle di mare abbiamo dato il peggio e sono stati più gli scarti che ciò che è rimasto.
    Lo sai che le aguglie non le abbiamo mai assaggiate? La tua ricetta è una bella sorpresa, il risultato finale magnifico, è proprio un gran bel piatto!
    Baciotti da Sabrina&Luca

  5. Che strano che l'aguglia rievoca in molti di noi dei ricordi dell'infanzia. Avevo sì e no 11-12 anni e i nostri vicini di casa mi portarono all'alba a pescare con loro. Pesca al traino. Mi sentivo tanto grande ed orgogliosa che mi portassero con loro. Sarà stata la fortuna del principiante, ma fui proprio io la prima a pescare qualcosa: una lunghissima aguglia che riportai a casa tutta contenta. E mia nonna la cucinò per me. Rimasi affascinata dalle spine verdi del pesce.
    Strano però che non abbia nessun ricordo del sapore.
    Vorrei materializzare quella foto e provarlo.
    Un abbraccio
    Alex

  6. potresti proporre un corso di autodifesa…il sono scoraggiata già all'idea di sfilettare…non penso posso annoverami mai in quel ruolo….un bacione

  7. @Lydia
    appena ho la possibilità di fare una gita in costiera mi piacerebbe controllare personalmente 🙂
    Pensa che non miisarebbe mai venuto in mente di friggerla, l'aguglia :-0

    @Lenny
    E si, immagina saper usare ad arte il coltello come fanno quegli chef che lo fanno sembrare cosi facile, quando non lo è affatto!! 🙂

    @Dada
    io per limitare i danni cerco sempre di fare un fumetto con le lische “polpose”, e poi lo congelo…ma mi piacerebbe saperlelasciare belle pulite, il fumetteo verrebbe buono lo stesso!

    @Mariù
    profumo d'estate! Buon fine settimana anche a te 🙂

    @Luca e Sabrina
    e dai anche voi, le gallinelle di mare, non vorrei sbagliarmi, hanno una forma stranissima!!! Per me già con l'orata è una bella lotta 🙂
    Baci!!!

    @Virginia
    come perchè…per poter fare incontri interessanti, purchè ci si organizzi nei tempi giusti 😉

    @Alex
    Grazie per avermi regalato il ricordo di te bambina che peschi la lunghissima aguglia….e hai ragione, la lisca è verdina, ha colpito anche me, e ho avuto quasi paura che il pesce non fosse fresco!
    Il sapore è un po' più delicato dello sgombro, e anche come digeribilità, è meglio di questo cugino più diffuso, il che non guasta 🙂
    Un bacio!

    @Lo
    ah ah io l'ho frequentato un (breve) corso di autodifesa, ma sono negata, non riesco a ricordare la sequenza dei movimenti!!! :))

  8. Brava Elvira2, anch'io preparo le aguglie più o meno così; e ogni volta che le compro al mercato del pesce di Civitavecchia (economiche e freschissime!) le signore vicine mi guardano quasi con sospetto: qualcuna, più coraggiosa mi domanda persino “come si prepara quella cosa strana…”.

  9. mi hai fatto morire con la storia della raccolta del tuo papà.
    confermo il segreto del mortaio è tutto lì nello strusciare con un movimento rotatorio del pestello.
    quanto alle aguglie, hanno il colore della mia infanzia e dovresti vederle in acqua a banchi, sono bellissime (e anche un pò inquietanti visto che la maschera le fa sembrare piuttosto grandi)

  10. @Gio
    ah ah, mi hai fatto ridere.. 😀
    Sarebbe una buona soluzione all'indecisione e pure per imparare!

    @Marina
    questo mercato di Civitavecchia ogni volta che ne parli mi piace sempre di più….sai che anche i miei, quandooho detto loro che avevo comprato l'aguglia si sono quasi spaventati “ma no…è piensa di spine!!!”..e certo, è un pesce!! Un bacio grande!!

    @emama
    grazie! Ciao 🙂

    @Enza
    tu scherzi, io ho la formmzione primaria troncata a causa del suo “vizietto” di comprare solo i primi volumi di enciclopedie anche molto belle, a volte! 😀
    E' bellissimo aver raccoolto i ricordi della vostra infanzia grazie a questo post…pensooche per i branche di aguglie sott'acqua a portata di mano si, sarei inquieta 😀

  11. interessante… mai provato le aguglie!
    e non le conoscevo nemmeno prima…
    sfrutterò l'idea del mortaio e del pestello, perché anche io rientro nella categoria dei mollaccioni!
    buona settimana!

  12. cibouuuuu se non era per te manco sapevo della vincita….ci facciamo i complimenti a vicendaaaaa
    ^__________^ le aguglie fanno parte del pesce azzurro che proprio perchè sanno di pesce…e di che devono sapere, dice mio marito ^____^ io non amo molto, però complimenti per il piatto, ben preparato, un bacio!

  13. magnifico delle aguglie, brava si deve fare conoscere il pesce azzurro di più e sopratutto su come cucinarlo, perche credo che la maggior parte delle persone non lo conoscono e nemmeno sanno come cucinarlo

  14. Mai assaggiate ma sento che devono essere molto buone, adoro il pesce qualsiasi esso sia in particlare il pesce azzurro.

    Felicissima di aver controbuito alla tua vittoria per cosi' poco poi, il grande l'hai fatto tu…complimenti carissimi;
    Pat

  15. @Lydia
    e come l'ho scoperto secondo te???????? 😀
    Un bacio grande!!

    @Paola
    grazie! 😛

    @Juls
    mi raccomando, tecnica e olio di gomito, e l'anno prossimo potremo partecippre al campionato mondiale di pesto a Genova! 😀

    @astrofiammante
    magari il prossimo contest di Sandra è sul pesce, così sarai costretta a cucinarlo! Dai, che non si può stare senza pesce..bravissima per la vittoria nella mia categoria preferita! 😀

    @Gunther
    come dicevo sopra, anche i miei genitori si sono spaventati quando ho detto che lo avevo comprato 😛

    @Dolci a gogò
    mi dispiace allora di non aver pubbblicato una foto per intero, le teste me le ha tolte il pescivendolo, se poi cerca delle immagini, cosi lo riconoscerai!

    @Mariluna
    donna di mare sei, anche ora che sei in terra di Francia…. 🙂
    se non mi arrivava quel magico pacchetto on avrei neanche saputo del massalé, come la mettiamo??? 🙂 Un bacio grande!

    @Aiuolik
    dai, su, forza, che sei sulla strada giusta!!!

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