PATATE RISO E COZZE
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Questo blog diventa di nuovo, per il tempo di un post, un avamposto della cucina pugliese, un’Ambasciata dove i baresi di tutto il mondo possono fermarsi a respirare l’aria di casa e chiedere asilo politico-gastronomico :), e tutti gli altri possono sedersi comodi e leggere cosa mangia questo strano popolo che sbatte i polpi sugli scogli e venera un Santo che venne dal mare, anzi, per dirla tutta, questo Santo se lo è andato a prendere direttamente in Turchia……ma magari approfondiremo più in là l’argomento, quando si respirerà aria natalizia, ed io sarò qui per ricordarvi che Babbo Natale viene anche un po’ dal mare.
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Patate riso e cozze è un piatto per cui non sono mai impazzita…la cucina di casa, le solite cose regionali, le tradizioni che si ripetono sempre identiche negli anni…..sono cose noiosissime e senza interesse, almeno fino a quando si scopre il motivo per cui certi piatti sono entrati nella tradizione della propria città…..la loro bontà e la loro semplicità, con le quali fanno onore a prodotti locali e quasi sempre umili.
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Qui sotto la ricetta come non l’avete mai vista, eseguita niente popodimeno che dalla mia mamma, fotografata nelle diverse fasi da me medesima, e supervisionata da un papà versione food stylist (“distribuisci più uniformemente quelle cipolle lì……no, lascia i pomodori là dietro….”): in che mondo viviamo!!!! :)))
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Il titolo del post è dovuto al fatto che si tratta di un piatto estivo, ma visto che gli ingredienti utilizzati sono reperibili tutto l’anno, io me ne infischio (detto in siciliano sarebbe molto più incisivo!) e lo posto giusto giusto al debutto dell’autunno 🙂
Provatelo almeno una volta nella vita, è un insieme di sapori e di consistenze favoloso, io purtroppo so che come viene alla mia mamma non mi verrà mai :)) ma ora che ho le istruzioni per l’uso mi sento già un po’ più sicura 🙂
E visto che si parla di mamme, questo post è anche un po’ dedicato alla sua mamma, e lei sa perchè.
Ing: 300 g di riso
1 kg di cozze
1 kg di patate
5 o 6 pomodori perini
mezza cipolla
uno spicchio d’aglio
Olio extravergine di oliva
Un mazzetto di prezzemolo
Pecorino grattugiato (assente ingiustificato)
sale
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Procuratevi una teglia da forno di dimensioni 26×35 cm circa.
Pulite le cozze: eliminate la barbetta sul lato delle valve e raschiarle con una retina d’acciaio solo dal lato che verrà usato per contenere il mollusco: nella foto è il lato disposto verso l’alto.
Ora aprite le cozze infilando un coltellino tra le valve , facendo in modo che il frutto rimanga nella valva che avete pulito.
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Pelate le patate e tagliatele a fettine, immergendole in acqua fredda affinchè non anneriscano
Ora si comincia con gli strati: distribuire (uniformemente, eh!!!!) sulla teglia la cipolla tagliata a pezzettini, poi qualche pomodoro tagliato a pezzi:
Fate ora uno strato di patate, e conditele con sale e poco pecorino (il pecorino purtroppo non ha diritto di asilo a casa mia, ma non ditelo a nessun barese :))
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Poi distribuite una manciata di riso, deve ricoprire le patate come un velo (circa 50 g). Fate ora uno strato di cozze già aperte, disponendole con il frutto verso l’alto:
Distribuite il restate riso sulle cozze, condirlo distribuendo sulla superficie sale (non esagerate, le cozze sono già salate), lo spicchio d’aglio tritato, un po’ di prezzemolo tritato ed un filo d’olio, che deve ricoprire quasi uniformemente la superficie, anche perchè scendendo andrà ad insaporire anche gli strati sottostanti.
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Fate ora un altro strato di fettine di patate, aggiungete un po’ di sale, un altro po’ di formaggio pecorino, foglioline di prezzemolo spezzettate, qualche pomodorino a pezzi, e ancora olio extravergine.
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Versate nella teglia circa 200 g di acqua fredda e infornate a 200 gradi circa per un’ora circa: controllate di tanto in tanto l’acqua, se si prosciuga prima del completamento della cottura, aggiungetene altra, magari facendola riscaldare prima.
A fine cottura il riso dovrà essere cotto, ovviamente, e le patate dorate.
Mi fa sorridere che tu abbia coinvolto tutta la famiglia nel servizio fotografico della ricetta! Che bello. Complimenti alla cuoca, al food-stylist e alla fotografa. E ora mi immagino il titolo del post pronunciato da Camilleri … come nello spot con Fiorello :-))
Buon inizio settimana, Alex
mi lasciano un pò perplessa queste preparazioni…come pasta e patate alla tiella come fanno qua a cosenza….io penso e ne sono quasi certa che cucinato in questo modo alla fine risulta un piatto un pò sciapito ma….mentre sulla pasta e patate alla tiella lo posso confermare perchè l’ho provata…questa non l’ho provata e quindi…:-) dobbiamo prima assaggiare e poi parlare:-) ok ok non parlo più:-) buon inizio settimana
Annamaria
@Alex
mia madre non l’ho coinvolta, l’ho proprio arruolata, perche’ io non l’ho mai fatto questo piatto :))
Ah ha, si hai capito benissimo il tono!!! Un abbraccio e buona settimana anche a te!
@Annamaria
allora, provo a spiegare il sapore: c’e’ la parte delicata del riso e delle patate, che grazie all’amido di entrambi si fondono in un insieme quasi cremoso, la parte decisa del pomodorino bruciacchiato col suo sapore acidulo, e poi le cozze, una goduria, per chi le ama, prendere il guscio e mangiare direttamente da li’ il frutto ed il riso che si e’ raccolto dentro.
Ti ho convinta?? :)))
Un bacione!!
Ooooottimo!!, ma con poco, poco, poco pecorino…, anzi facciamo senza..
ciaoooooo!!!! Sono tornataaaaa!!! Mimmo mi ha aggiustato il pc e scorazzo di nuovo per il web…mi è piaciuta la preparazione della mamma….e anche questo profumo d’estate (pensa che io speravo d’andare al mare domenica, ma mi sa che…no..)baci.Lety
FAN-TA-STI-CA!!!!
Meno male che c’è ancora qualcuno che sia ppella all’estate!!Stamattina ho sentito uno che fa ad un suo amico “buona giornata e..buon AUTUNNO!” Io, ovviamente , ho borbottato”sai che bello”…che ci devo fare se amo solo la bella stagione?!
Bacioni e complimenti a tutti x la realizzazione!
saretta
Complimenti per il gioco di squadra ma…. nella terza foto, proprio all’angolino giù in fondo, manca un pezzettino di pomodoro… ahi ahi ahi paparino… ti è sfuggito!!! hahahahahaha
Viva la Puglia, in cucina e non !!! 😀
P.s.: ma anche una bella pentola di pasta fagioli e cozze…. 😀
Jacopo
L’organizzazione familiare è a dir poco superlativa, grande!
Questo piatto non lo conoscevo proprio e mi incuriosisce assai!
Ciaooo,
Aiuolik
Riso+patate+cozze = Estate 🙂 Quanto e’ buono questo piatto, bravissima hai scelto una ricetta spaziale. Quanti ricordi mi riporta in mente questo piatto, se lo prepari in anticipo e poi te lo mangi tornato dal mare e una cosa spettacolare. troppo buono ciucciarsi il riso da dentro la cozza mamma mia adesso mi commuovo. Peccato per il pecorino quello sardo o Gavoy che e’ un must nella cucina pugliese, comunque co sto’ post mi hai fatto venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo. Un’altro piatto che mi ricorda tanto l’estate in Puglia sono le patate al forno con cipolla, pomodorini, prezzemolo un po’ di vino bianco e’ una manciata di origano. Tanti saluti dall’irlandia, ciao Luigi
Cara Elvira a me piace moltissimo questo piatto, tutti ingredienti che amo particolarmente e meno male reperibili tutto l’anno. Avevo chiesto la ricetta alla mia collega brindisina ed ineffetti cosi’ me l’aveva descritta, ma grazie ora al tuo minuzioso reportage fotografico, ci vedo più chiaro. Penso che presto la faro’.
Ti abbraccio e grazie alla tua mamma e …auguri per quello che lei sà…un bacio a te, te lo meriti lo stesso.
Mariluna
posso chiedere asilo a questa golosa ambasciata? Questi sono i piatti della tradizione, e questi post sono preziosissimi, grazie tesora :))
mi facisti cianciri
***
appena mi riprendo commenterò questo splendido post ***
@berny
io ho messo il veto sul pecorino, e’ buono lo stesso :))))
@Lety
io a dire il vero sul mare c’ho messo una pietra sopra da qualche settimana, la mia estate e’ tutta virtuale 😛 Sono felice che tu sia di nuovo in giro a scorazzare col tuo PC!!!!
@saretto mi sa che ci tocca prendere i lati positivi pure dell’autunno, se non vogliamo andare in letago fino a maggio prossimo!!!! Un bacio :)))
@jajo
dai, glilo perdoniamo, e’ la sua prima esperienza!!!! Sai che ii fagioli con le cozze non li ha mai fatti la mia mamma, ho dovuto cercare fuori di casa, ed ora ho pure un marito che non ama l’abbinamento molluschi/legumi, ma si puo’??????? :)))
@Aiuolik
sei tornata??? Che ci stiamo a fare noi blogger se non diffondiamo anche la nostra cucina regionale, e so che sarai d’accordo con me :)) Ciao!!!
@Luigi
sarei curiosa di sapere cos’e’ il pecorino Gavoi, se non fosse che so che non mangero’ ne annusero’ mai nessun tipo di pecorino :)))
Sono felice di farti fare questi voli virtuali in Pugl;ia, ma niente nostalgia, mi raccomando!!! :))
PS: grazie x la ricetta volante delle patate al forno!
@Mariluna
allora e’ destino, devi farlo!
Un abbraccio a te, ed il bacio lo prendo e lo diffondo :****)
@fiordisale
ma prego, spetta che riapparecchio e facciamo un pranzetto tra cittadine di mare!!! Un abbraccio!
@Claudia
No, no piangere che mmi sento in colpa, invece dobbiamo essere solo felici, vero??? Doppio abbraccio tesoro… :****)
ricetta nuovissima per me…!!!! sicuramente saporita!!!!
Ma sai che ieri avevo a pranzo dei miei amici (di solito ci dividiamo i compiti) e lei ha preparato proprio questo piatto???
Io non mi sono mai cimentata ma mi è venuto un desiderio….
Bacioni
Anna
proprio appetitosa questa teglia!!!
C’est une recette que je garde de côté..à la maison ,j’ai un gourmand qui adore les pommes de terre..et les moules aussi…bravo pour le déroulement de ton billet…on craque d’envie….
Grazie per la versione passo passo, per chi non conosce la ricetta incuriosisce ancora di più! Ottimo lavoro di squadra!
grazie per questa magica ricetta….io adoro quando sa così di storia e di tradizione…mi piace osservare….e comunque me ne infischio pure io: E’ estate!
@maya
felice di avertela fatta conoscere allora :))
@cuochetta
è un must delle nostre mamme, e a me dispiaceva davvero non essere mai stata vicono alla mia mentre lo preparava, cosi ho rimediato :)) Un bacio!
@pamy
buona anche riscaldata il giorno dopo, appena testato :))
@Eleonora
alors tu dois essayer…fais moi savoir si tu aime le resultat….tu es toujours trop gentile, merci :*)
@twostella
il motivo che sta all’origine della sequenza è un po’ egoistico :))) ma sono contenta di spiegare in modo un po’ più chiaro un piatto che puuò sembrare elaborato..un bacio :))
@Lo
si, fa niente che oggi non ho fatto altro che starnutire :P..crediamoci!!! :)))
Bello bello bello. Il piatto in sè, il servizio fotografico, l’atmosfera… E’ uno di quei momenti magici che a volte l’avere un blog sa regalare 😉
Grazie per la condivisione. Kat
@Kat
hai centrato molte cose 🙂
Il blog mi ha consentito di imprimere nella memoria queste ore di spensieratezza trascorse con i miei :))
Grazie di essere passata! 🙂
le ho mangiate a taranto cotte in forno a legna….divine chiaramente con le cozze locali
marco
http://www.chefmarco.splinder.com
ma piangere di commozione dolcezza mia
ti voglio bene e adesso fammi un po’ di spazio NELLA FAMIGGHIA che m’assettu! mi piacerbbe proprio assaggiare questa specialità ***
abbracciamoci più forte
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Che bello un piatto che sa di mare e di gente fantastica! Bellissima la versione mamma home maid:)) ..e non vedo l’ora di leggere di babbo Natale:)) Elga
che buona!
ma lo sai che non l’ho mai mangiata?fra mille ricette alla fine non si provano mai piatti tipici regionali..almeno virtualmente con te me ne faccio una bella pappata..
ciao
sciopina
@Chef Marco
Le cozze di Taranto sono le migliori e le piu’ grandi, a volte ho avuto la fortuna di trovarle in giro, ma non questa volta :))
Ma era un ristorante o un amico???? Devono essere fantastiche fatte nel fornop a legna!
@Claudietta
Siiiii, facciamo una bella famigghia allargata (e dilatata anche , date le distanze!!! :))
Io sto stringendo di piu’ ti senti un po’ stritolata??? :***)
@Elga
A casa dei miei ho un libro sui miracoli di San Nicola che da bambina leggevo come un libro di fiabe….si, ve ne parlero’ piu’ in la’! Un bacione :))
@Sciopina
io vorrei provare tutti i piatti regionali italiani, fatti da chi conosce davvero la tradizione….ti offro volentieri un po’ di tiella che e’ fatta proprio come tradizione comanda! Ciao :))
Si lo sento ed è me-ra-vi-glio-so!
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Il Gavoy cosi lo chiamano a Brindisi penso sia la stessa cosa del pecorino sardo stagionato ed e’ un must nella cucina salentina insieme alla ricotta forte, da provare il sugo con gli involtini di cavallo ripieni con un pezzetto di gavoy, un pezzo d’aglio, prezzemolo e pepe.
Ciao Luigi
@Claudia
:****)
@Luigi
devo chiedere a mia madre, io non l’ho mai sentito…qui casca l’asino, e casca pure il cavallo, che non mangio da anni….e nel “mio” involtino al ragu’ (brasciola)mia mamma non ci mette ne’ aglio ne pecorino….. 😛
All'epoca commentai che il piatto mi incuriosiva non poco e alla fine l'ho preparato anche io!!! Non sapevo delle cozze a crudo, la ricetta che ho trovato io le faceva aprire nel vino, le cozze a crudo mi fanno sempre un po' di impressione (da bimba le mangiavo anche ma poi alcuni parenti si sentirono male e smisi…) però in effetti poi hanno tutto il tempo di cuocersi in teglia! Comunque a parte questo dettaglio, la prova a me è piaciuta tantissimo ed è un piacere ricevere il commento da una barese doc! Ovviamente se ti fa piacere dare il tuo contributo all'abbecedario, devi lasciare il link a questo post come commento a Patrizia (http://melagranata.it/2012/indice/zuppe/ciceri-e-tria) ma io sono già contenta solo per il tuo commento 🙂
ciauuuu
Aiu'