Mi rendo conto che è la terza ricetta consecutiva con i carciofi, oltre che poco produttiva sembro diventata anche monomaniaca, ma lasciatemi sfogare finchè posso, ormai la loro lunga stagione sta per finire, e lo si vede anche dalla quantità di peluria che ho trovato dentro questi carciofi romaneschi, volendo avrei potuto farci un cuscino di piume :)
Una volta sottoposti allo sbarbamento erano però buonissimi, e questa volta li ho usati per fare i carciofi arraganati della mia mamma, ma a questo punto serve un piccolo chiarimento. Qualche giorno fa Dora ha pubblicato dei carciofi arraganati nel suo blog, spiegando che il loro buffo nome è la deformazione dialettale di “origanati”, ed è la tecnica, di solito usata con le alici, di cuocere qualcosa in forno cospargendola con mollica di pane aromatizzata con aglio e origano (ne avevo fatto una versione QUI con il prezzemolo al posto dell’origano).
Per qualche strano motivo nelle cucine baresi l’origano lascia il posto al prezzemolo, e nel caso dei carciofi scompare il pangrattato e compaiono le uova, ma attenzione, non è una frittata! Le uova sbattute si versano quando c’è ancora del sugbetto di cottura dei carciofi, e questo fa si che l’uovo prenda quella consistenza “spugnosa” tipica di questo piatto, che è estremamente semplice, buonissimo, e che manco a dirlo, quando ero a casa non mi filavo di pezza (“no, mamma, a me lasciali da parte lessi i carciofi……” ma che testa d’uovo che avevo!!)
Insomma, nella cucina di regressione infantile-adolescenziale sia mia che del marito di questo periodo, questa ricetta ci sta benissimo, sono sicura che sarà apprezzata anche da chi non è regredito, per cui approfittate degli ultimi carciofi (e se volete un’altra idea, vi mando da Lydia che li ha fatti al gratin)
CARCIOFI “ARRAGANATI” ALLA BARESE
Ing per 3 persone
3 carciofi romaneschi (o 4 di quelli con le spine)
2 uova
un mazzetto di prezzemolo (a me mancava!)
Uno spicchio d’aglio
Olio extravergine, 3 cucchiai
sale
Pulire i carciofi, ricavarne i cuori e tagliarli prima in quarti e poi a fettine alte 1-2 cm (eliminare eventualmente la peluria interna): sistemare le fettine in una larga padella o in un largo tegame basso in cui avrete messo l’olio: sistemarli in un solo strato, salare, aggiungere l’aglio (se volete tritato, io l’ho messo intero così poi ho potuto toglierlo), il prezzemolo tritato, e coprire con acqua fredda. Coprire e far cuocere per circa mezz’ora, o fino a quando i carciofi sono morbidi: l’acqua di cottura non dovrà essere consumata del tutto, anzi, dovrà esserne rimasta un po’, diciamo un dito. Eliminare l’aglio se lo avete messo intero.
Sbattere le uova con due pizzichi di sale e versarle sui carciofi in modo che si distribuiscano uniformemente. Coprire e far cuocere per circa 5 minuti, o dinchè risultano cotte.
Servire i carciofi con un po’ del loro sughetto, in modo che ci si possa anche pucciare il pane!
io, che poi ho imparato da mia mamma, li faccio uguali uguali…. potrei mangiarne a quintali!!! 😉
Micaela, senza voler essere campanilisti, siamo fortunati ad avere una cucina che è gustosissima senza essere ultracalorica, io che li avevo sempre trascurati sono contenta di averli ritrovati! 🙂
Ancora una volta credo che la cicogna abbia sbagliato a recapitarmi..a me la cucina del sud, specie della puglia, mi fa impazzire!!!!!
BUONA PASQUA TESORO!baci
Ah, ah, avrà perso l'orientamento?? Un bacio grande Saretta e auguri!
Adoro i carciofi anche se un pò “pelosetti”, ma una volta ripuliti e tirati alucido come hai fatto tu fanno il loro gran figurone 😉
Buona Pasqua
diariodicucina.blogspot.com
buona pasqua, come mi piacerebbe sta roba se solo fossi capace di pulire i carciofi! 🙂 baci
Ma dai, questa proprio non la sapevo!! Vedi, il bello di avere una cucina così varia in Italia! Qua scatta la ricerca etimologica di arraganato. Vediamo cosa ne vien fuori. Chiamo a raccolta campani e pugliesi tutti!
Ne approfitto per farti imiei migliori auguri. Doppi, anzi tripli (sembra che al papà non ci pensi mai nessuno!).
Ma sai che anche la mia mamma li fa così????
Mi sa che anche in Calabria hanno subito la metamorfosi 🙂
un bacione e buona Pasqua!!
Dora, te ed io potremmoorganizzare la sagra del carciofo!!!
@Letiziando
Buona Pasqua anche a te 🙂
@Dora
il papà ne sarà commosso!! 😀
Auguroni anche a te 😛
@Tery
ecco, non lo sapevo che si facevano uguali in Calabria, grazie e buona Pasqua!
@Lydia
e poi ho visto anche il post di Edda…mi toccherebbe andarli a ricomprare, ma al momento sono impigrita, non mi va di pulirli 🙂
@Stella
io mi sto ancora esercitando con quelli romaneschi :))
A Trapani si dice “arianati” e l'origano si mette dappertutto. Buonissima la tua versione!
Questa versione la devo provare perchè mi incuriosisce una cifra!
Cibou, buonissima Pasqua!
Un sorriso,
D.
@Fantasie
se penso al profumo dell'origano fresco, potrei metterlo dappertutto anche io 🙂
@Diletta
Tantisimi auguri ed un sorriso grande così!
da buona pugliese apprezzo moltissimo! complimenti! un bacione e buona pasqua! 🙂
invece a casa mia carciofi nel tegame e basta. che la mia mamma, come me ora, la sua squadra vincente la cambiava pochissimo! e buonissima Pasqua Cibou!
La cucina della mamma è sempre la migliore!
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Proprio ieri, al supermercato, avrei preso quei tre carciofi rinsecchiti al prezzo di 3 euro l'uno e li avrei spaccati sulla testa del responsabile del reparto ortofrutta. Che tristesss. Io mi rifaccio sempre quando torno in Italia: la (mia) mamma mi fa sempre trovare una padellona piena di carciofi prezzemolati 🙂
Un bacio a te e alla tua mamma
MI piace la cucina regionale e quando passo di qui trovo sempre piatti originali !
Se vuoi venire da me per una visitina veloce, troverai il concorso che ho pubblicato oggi. Ci stai ? Ricchi premi, siori e siore !!!
A presto
Marilì
Dici che posso farla usando carciofini viola??
Sembrano buonissimi!!!
meandfrankieavalon non vedo perchè no :))
Quando una ricetta arriva dalla mamma, non c'è storia!!!! Dev'essere buonissima! Un bacio cara! 😉