Dagli appennini alle Ande

ZUPPA ALLEGRA DI FARRO E FAGIOLI
(anche detta zuppa di farro e fagioli allegri)

English below
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Davanti allo scaffale della bottega del commercio equo e solidale, scene da album delle figurine Panini. Riso rosa del Madagascar: cell’ho. Curcuma: cell’ho (ora la tirate fuori, dopo che l’ho dovuta portare giù da Parigi!). Quinoa: cell’ho. Cardamomo verde: cell’ho (ancora). Coriandolo: cell’ho.
Prima di usare tutti i cell’ho del caso, e creare compensi cardiaci ad eventuali membri della Crusca che passassero di qua, trancio la suspence: sotto il mio sguardo che ispeziona gli scaffali a mo’ di scanner (rigorosamente da sinistra a destra e dal basso verso l’alto) cadono i FAGIOLI ALLEGRI dell’Ecuador.
Piccoli, gialli, o rossi o verdi, o arancioni, con l’occhietto bianco: difficile individuare il loro stato d’animo, ma il mio è ovvio: sprizzo allegria da tutti i pori, penso che potrei guadagnare tranquillamente la cittadinanza equadoriana, come un fagiolo con l’occhietto cresciuto nella Valle di Manduriacos, a 1000m di altitudine.

Felice di aver trovato anche a questo giro il mio “mi manca”, porto a casa i fagioli bicolore (cioè, ciascun fagiolo è monocromatico, ma il bello è che gialli e verdi nascono sulla stessa pianta) e dopo aver aspettato fin troppo, decido di usarli per una zuppetta tranquilla tranquilla (a dire il vero mutuata dalla scatola del farro, visto che è la prima volta che lo uso), di quelle che riscaldano l’inverno senza tanti sensi di colpa :): eccola!
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Ing: (x 3 persone)
100 g di farro perlato
160 g di fagioli allegri (o borlotti)
1 carota
1 zucchina
1 gambo di sedano
2 cucchiai di olio
Mezza cipolla
Uno spicchio d’aglio
Tre pomodorini
Pepe in grani, sale

Mettere a bagno i fagioli per 8-10 ore. Sciacquarli e metterli in una casseruola insieme allo spicchio d’aglio sbucciato, ma intero, ed un pomodorino tagliato in quattro.
Riempire abbondantemente la casseruola di acqua e far cuocere a fuoco lento per circa 2 ore, o fino a cottura dei fagioli (a me ci sono volute 2 ore buone)
Salare, poi prelevare metà dei fagioli e frullarli, conservando il liquido di cottura (a me ne era rimasto poco).

In un’altra casseruola mettere l’olio e le verdure tagliate a dadini (carota, cipolla, sedano, zucchina, gli altri due pomodorini liberati dai semi) e far soffriggere leggermente.
Versare nella casseruola i fagioli passati con l’acqua di cottura (io non ne avevo, ho aggiunto acqua fredda), portare ad ebollizione e versarvi il farro.
Cuocere fino a cottura (almeno per mezz’ora) mescolando spesso, e aggiungendo acqua bollente se necessario.Quando il farro è quasi cotto, aggiungere l’altra metà dei fagioli, far cuocere qualche minuto, aggiustare di sale, aggiungere una macinata di pepe e servire (se il tutto riposa però……. :)))

AGGIORNAMENTO: vi invito a leggere il post di Giovanna sulla situazione molto critica della sua splendida isola, Lampedusa, e a visitare il sito SOS isole pelagie
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CHEERFUL BEANS AND SPELT SOUP
Ing: (three servings)
100 g of spelt (kind of whole grain native of Souther Europe)
160 g of cheerful beans (or mottled beans)
1 carrot
1 zucchini
1 celery stalk
2 tbs of olive oil
One half onion Chopped
One clove of garlic
Three little tomatoes
Pepper, salt
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Let beans soak in cold water for 8-10 hours. Rinse them and put them in a saucepan with clove of garlic peeled, and one tomato diced. Cover with plentiful cold water and cook on medium heat for about 2 hours, or until beans are cooked(in my case, it took a good 2 hours.
Salt, then mix one half of the beans, retaining the cooking water.
In another saucepan put the oil and vegetables diced (carrot, onion, celery, zucchini, last two little tomatoes without seeds) and cook for five minutes on medium heat. Now pour mixed beans in the saucepan with their water (I didn’t had cooking liquid anymore,so I added cold water), bring to boil and then add the spelt.
Cook until spelt is tender (at least for half an hour), stirring often and adding hot water if needed. When spelt is almost cooked, add the whole beans, cook a few minutes, add pepper (and salt id needed) and serve (the soup it’s better it it “rests” a little”)

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27 Comments on “Dagli appennini alle Ande”

  1. Ciao Cibou!!!sul mio blog trovi una iniziativa che può farti avere 60 euro o anche più di buono spesa. Io ho già ricevuto il pacco ed è tutto squisito!!!
    Passa da me;-)
    Cannelle

  2. Davvero una bella zuppa corroborante, peccato che io non sappia proprio dove reperire questi fagioli allegri dell’Equador… meglio iniziare a visitare qualche negozio di prodotti equosolidali! Non si sa mai…

  3. @Maya
    Siiii..se riesci a trovare un punto vendita di altromercato penso che dovresti trovarli 🙂

    @manu e silvia
    io invece il farro sto appena cominciando a scoprirlo… 🙂 Baci!

    @Saretta
    sono troppo simpatici, vero???Un bacione!

    @Cannelle
    oh che bello! Ho visto qualcosa in giro ma non ho avuto il tempo di guardare, appena posso vengo a leggere meglio, grazie per la segnalazione!

    @Annamaria
    :)) Ma piove anche laggiu’…uff, speriamo che smetta!!

    @Camomilla
    tu comincia a dare un’occhiata, se non trovi i fagioli allegri ti innamorerai sicuramente di qualcos’altro 🙂

    @Fra
    Gia’, ora che l’ho provata la declinero’ in tutti i modi possibili..bacio!

    @Pamy
    Almeno qualche volta una cosa buona e salutare 😛

    @Dolcetto
    mannaggia, mi dispiace…..meriti di diritto coccole fumanti allora!!! 🙂

  4. urca non ce l’hooooooooooooo i fagioli allegri ora vado alla bottega e faccio un 48! voglio i fagioli allegrei eccchecavolinnnnnnaaaaaaaaaaa
    😉

  5. @Mirtilla
    infatti, e, posso aggiungere stasera, buona anche scongelata e riscaldata!!!

    @Lo
    ah ah non vorrei essere nei panni del bottegaiooooo!!!!!! :)))

    @Cianfresca
    occhio che poi la tentazione di svuotare il negozio, anche se non trovi i fagioli, sarà forte!!!

    @Elga
    sai che oggi ho visto una bellissima, piccola scultura che rappresenta una amiglia comprata in quel negozio come bomboniera di battesimo..la prossima volta farò attenzione anche al reparto no-food! Un bacione!

    @Giovanna
    ma scherzi, è il minimo, c’è da vergognarsi a pensare che l’Italia è una, ma ci sono posti “di serie B” dal punto di vista delle infrastutture e della presenza dello Stato!! Un bacio grande, continuo a seguirvi 🙂

  6. hihihihi..sai che faccio così quando vado alle conferenze botaniche??
    fanno vedere le diapositive dei fiori..ed io mentalmente dico cell’ho (nel senso ho fatto la foto :)))) )
    beh..faccio così anche all’ikea! hahahaha
    tesoroooooo…passi da me..che ho un piccolo meme per teeeeee!!!
    baciusssss

  7. Senti, allora dillo che lo fai apposta!! Erano un paio di mesi che ‘sti fagioli stavano allegramente in dispensa e li ho cucinati giusto l’altro ieri ;D
    Però non ci ho pensato proprio a farli con il farro… buona idea!!
    bacibaci

  8. “…scene da album delle figurine Panini”
    Mi hai fatto morire dal ridere 🙂
    I fagioli allegri comunque non li conoscevo ma se li vedo in giro saranno miei.

  9. @brii
    che cosa affascinante deve essere assistere ad una conferenza botanica..ma senz’altro ancora di più raggiungere il fiorellino lassù dove si trova e fotografarlo! Farò i compiti quanto prima!!! Un bacione :))

    @Alex
    Be’ anche se ci aveva pensato un certo De Amicis prima di me.. 😛
    Non ho mai sentito un nome più bello per un vegetale in effetti 🙂 Un bacio!

    @Elisabetta
    Ma non mi dire che hai finito tutto il pacchetto..e cmq secondo me ci stanno divinamente anche dei bei borlotti 🙂
    Baciiii!

    @Kja ha detto…
    eh, eh, forse tu sei troppo giovane per ricordare l’attesa spasmodica della figurina mancante?? :))

    @astrofiammante
    potrei mangiare una zuppetta al giorno io, e coccolarmi allegramente per tutto l’inverno 😀
    Ciao, un bacio!

    @enza
    be’, l’indecisione era se chiamarli happy o cheerful sti’ fagiolini….ma guardandoli ho preferito la seconda :))
    Ciao!

  10. Solo il nome invita all’assaggio, per non parlare poi dei colori variegati che tuttavia sembra che si perdano in cottura a discapito di un colore uniforme.
    Il sapore diferisice sostanzialmente da quelli comuni?

  11. lenny, hai perfettamente ragione sul colore, in effetti con la cottura diventano tutti marrono, come borlotti…il sapore non differisce tantissimo da quello di un borlotto, appunto, forse virano un tantino verso i ceci….ma non riesco a spiegarlo bene 😛

  12. accidenti, devo dire MANCA! strano, credevo di aver provato tutti i prodotti del commercio equo e solidale..(sono anch’io una grande fan- ultimo acquisto zafferano e cardamomo)ho appena scoperto il tuo blog, sembra davvero interessante!brava

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