Cosí sia scritto, cosí sia fatto

COSCETTE DI FARAONA AL POMPELMO ROSA

Credo di essermi ammalata di qualcosa che potrebbe definirsi sindrome blogo-gastro-centrica acuta.
Il sospetto mi è venuto quando la settimana scorsa, girando per le corsie del supermercato alla ricerca di carni che corrispondessero ad alcuni semplici canoni (certezza della provenienza italiana, consistenza e sapore che non mi facciano sembrare le proteine animali una pura necessità del mio fisico, prezzo adeguato, ecc., ecc.) mi sono imbattuta nel banco del pollame, e li’, accanto a tutti i polli, c’era una piccola fila dedicata alla faraona, e la prima cosa che ho pensato non e’ stata “chissà come si cucina” o “che bello, non l’ho mai vista, la provo”.
La prima cosa che mi è venuta in mente, veloce come una saetta, è stata l’associazione faraona –> faraone –> Ramesse-Yul Brinner –> titolo del post.
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La sindrome per deve aver subito una pericolosa variante che mi ha indotto a preferire la faraona intera, e dico INTERA, cioè solo spennata, alle pratiche vaschette in cui era già stata eviscerata e tagliata a pezzi, quando solo fino ad un paio di anni fa solo spellare e disossare dei fusi di pollo mi faceva versare calde lacrime di disgusto (sono un po’ impressionabile, ecco).
Dopo aver rimandato l’operazione fino alle 22.30 di sabato, ho lanciato un SOS al marito che sonnecchiava sul divano, e che ovviamente è stato felicissimo (!) di guidarmi e aiutarmi materialmente nell’operazione di svisceramento e sezionamento del regale volatile 🙂
Un consiglio? Comprate delle bellissime coscettine di faraona (preparate dal vostro macellaio, ça va sans dire), e provate questa ricetta semplice semplice), nata nella stanchezza di un tardo sabato sera (ormai domenica), e rivelatasi adatta al pranzo del di’ di festa :).


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Ing (per 2 persone)
2 coscette di faraona
Mezzo pompelmo rosa, il succo
Mezzo scalogno
Sale, pepe
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva

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Eliminare eventuali piume presenti sulle coscette passandole sulla fiamma. Mettere l’olio in una casseruola e far appassire lo scalogno tritato a fuoco dolce. Aggiungere le coscette di faraona e farle rosolare per bene da entrambi i lati. Versare il succo del pompelmo, far evaporare per meno di un minuto a fuoco alto in modo da farlo ridurre di un terzo circa, poi coprire e completare la cottura per altri 10 minuti circa.
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23 Comments on “Cosí sia scritto, cosí sia fatto”

  1. La farana con il pompelmo!! ecco questa è una ricetta che passeremo sicuramente a nostra mamma…che non sa mai come prepararla!! davvero interessante!!
    Bè dai..se il blog ti porta a voler sperimentare nuove preparazioni…non è mica una cosa preoccupante eh?! anzi…
    bacioni

  2. Mi sono immedesimata in quello che hai scritto: anche io “nutro” una certa reticenza per la preparazione e degustazione delle carni in genere, ma ultimamente ho dovuto rivedere il tutto ed in questa nuova ottica, la tua ricetta mi tenta molto.

  3. Io ho un pollo intero che staziona nel freezer da veramente troppo tempo…il problema è che non so come gestirlo, ma soprattutto poi chi se lo mangia??? (siamo solo in due) va bè vorrà dire che questo w/e sfruttando una delle tue ricettine (pollo al forno come un american turkey) farò una sorpresa ai nonni…certe volte il blogVAIRUS colpisce la testa ;D
    Un bacio
    Fra

  4. @Manu e silvia
    a chi lo dite!! Il petto io l’ho preparato inpadella semplicemente con olio, cipollina, timo e brandy, magari potete passare anche questa idea alla vostra mamma! Un bacio 🙂

    @Lenny
    Gia’, in fondo anche la carne puo’ riservare delle sorprese e diventare anche una bella sfida in cucina 🙂
    Buona giornata! :))

    @Fra
    ecco, quel pollo fu un altra sfida…sollevare la pelle del pollo per spalmare il condimento :)) Pero’ fu divertente in fondo 😛
    Il blogVIRUS colppisce soprattutto la testa!!! 😀

  5. eheh sai che anche io mi spavento…a volte penso già in forma di post…ma è una malattia??? una degenerazione???? santo cielo….e sai che cosa succederà quando incontrerò delle cosce di faraona? Non penserò uhh le provo, chissà com’è…no penserò al tuo post…..aiutooooooooooooo

  6. cara, che ridere la descrizione!!! certo che sei stata coraggiosa ad eviscerare una faraona intera!!! considera che a me fa impressione eviscerare un’orata figuriamoci una gallina!!! 🙂 la ricetta dev’essere gustosissima, premetto che non ho mai assaggiato la faraona però sono sicura che comprerò le cosce già tagliate! 🙂 baci

  7. @Mirtilla
    Insolito ma a prova di tradizionalisti/diffidenti come mio marito 😛

    @Elga
    Mia suocera invece e’ bravissima col pollo, e’ da lei che mio marito ha imparato la tecnica! :))
    Baci!

    @Lo
    non penserai neanche “che bello stacco di cosce”??? Ah ah!! Un abbraccio!

    @AranciOnissimA
    questa e’ una bella domanda….ma mi sa che e’ proprio il faraone! 😀

    @Micaela
    Io i pesci li pulisco ad occhi chiusi, ma non perche’ li conosco a menadito, ma perche’ mi fanno ancora impressione!! :))

    @unika
    Si, e considerando quanto e’ veloce, puo’ lasciare anche il tempo di dedicarsi di piu’ alle altre poortate 🙂
    Un bacio

    @Virginia
    Non e’ bello ridere dell’imbranataggine altrui!! :))) Si che me lo ricordo, ma stavolta devo cndividere il merito col chirurg….ops, col consorte, io ero la tirocinante, ecco! Un bacione!

    @Dolcetto
    i virus nella blogosfera si diffondono abbastanza in fretta mi sa… :)) ma tu cerca di resistere!!! ;P

  8. Sono anni e anni che non mangio la faraona che poi chissa` perche`, ricordo che mi piaceva gia` da bambina. La tua versione agrumata deve essere buonissima con un po’ di pure` di patate fumante 🙂

  9. Kja ha detto…
    Sono anni e anni che non mangio la faraona che poi chissa` perche`, ricordo che mi piaceva gia` da bambina. La tua versione agrumata deve essere buonissima con un po’ di pure` di patate fumante 🙂
    @Barbara
    Grazie a te per l’entusiasmo 🙂 Ciao!

    @eleonora
    MErci beaocoup, le meme à toi…je regrette de ne pas pouvoir visiter ton blog du bureau, et à la maison c’est toujour un probleme utilizer le PC! Faraona c’est pintade en France, n’est-ce pas? Bisous!

    @twostella
    immaginavo pero’ che avesse piu’ l’espressione da “te l’avevo detto” invece devo dire che e’ stato molto paziente 😛

  10. ciao Elvira, io so bene e tu???? e il maritino, sempre in forma spero a fare foto e a mangiare le tue delizie…sono un po’ lontana dal blog, gli ultimi giorni per via del lavoro concentrato prime delle vacanze, non chiudimo abbiamo bisogno di riposarci, un pensierino per venirci a trovare????ne sarei felice potrei trascorrere più tempo, finalmente con te e gironzolare per Parigi illunimata!!! …sarebbe un vero piacere
    magari l’anno prossimo, ora sai che siamo liberi in questo periodo. T’abbraccio forte e le coscette le trovo deliziose e decisamente light con il succo del pompelmo.
    :)))

  11. @Alex
    Infatti, non volevo usare il solito limone e ho tentato..ed è andata benissimo :))
    Vai con le coscette pronte! 🙂

    @mariluna
    ohhh che bello sarebbe…..un sogno! CHissà, magari davvero per l’anno prossimo…..un bacio grande e ora riposati, mi raccomando!

  12. @Gunther
    con il limone piace tanto anche a me, il pompelmo è un po’ più delicato, dà un gusto tra il dolce e l’amaro al sughetto, ma davvero lieve. Fammi sapere se lo provi e ti piace 🙂

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