Come ti valorizzo il panino dell’altro ieri!

Canederli allo speck in brodo

Delle mie vacanze estive da ragazzina in Val di Fassa, nonostante siano passati tanti anni, ho tanti bellissimi ricordi (ed anche tanta voglia di tornare in quei posti meravigliosi!) .

I canederli, una delle tante cose buone che le mie zie ed io, dopo aver tanto scarpinato, mangiavamo una volta arrivate al rifugio di turno, insieme alla polenta con i funghi e la salsiccia (il capriolo mai nella vita, non mangio Bambi, io!!!) e lo strudel di mele, ma anche quando avevamo “semplicemente” la colazione al sacco, era una festa tirar fuori quei panini bianchi con lo speck, che neanche a dirlo, lassù ha un sapore speciale….

Li avevo un po’ dimenticati ma c’era del pane che languiva nella dispensa, e che non saremmo riusciti a mangiare prima che si rovinasse del tutto, e quindi pensa e ripensa, mi sono tornati in mente LORO, e come ho fatto a non ricordarmene prima non lo so!!

Ho seguito la ricetta del librino in foto, che zia Gianna mi regalò assecondando la mia precoce passione per la cucina, anzi, per dirla tutta, è grazie a lei, in particolar modo, e alla cara zia Pasquina, che nella mia mente esistono questi ricordi cosi’ belli ed allegri… :))

Tornando a noi, la prossima volta credo che seguirò l’indicazione di Comida di non mettere la farina, sicuramente il sapore viene più delicato, magari sarà necessaria un po’ di accortezza in più per non farli sfaldare.

Ing: 300 g di pane raffermo

100 g di speck

mezza cipolla tritata finemente

una noce di burro

2 uova

2 bicchieri di latte, 2 cucchiai di farina

2 cucchiai di prezzemolo tritato

sale, erba cipollina

Un litro di brodo di carne (il mio era vegetale)

Tagliare il pane a dadini ed aggiungervi lo speck tagliato a dadini piccolissimi. Frullare le uova con metà del latte ed il prezzemolo e versarle sul pane. Lasciar riposare mezz’ora.

Incorporare la farina, il sale e la cipolla fatta friggere nel burro. Mescolare ed aggiungere un po’ di latte, solo se serve (non come me, l’ho aggiunto tutto e poi ho dovuto aggiustare con la farina…).

Con le mani bagnate formare un canederlo e metterlo in acqua bollente salata: se non si disintegra formatre tutti gli alti e versarli nell’acqua, altrimenti aggiungere ancora un po’ di farina.

Farli cuocere per 15 minuti: non vale la regola che quando salgono a galla sono pronti, il quarto d’ora ci vuole tutto perchè cuociano dentro.

Servirli con un bel brodo bollente (io preferisco sempre quello vegetale), e cosparsi di erba cipollina (e, aggiungo io, del parmigiano reggiano grattugiato!!)

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10 Comments on “Come ti valorizzo il panino dell’altro ieri!”

  1. i canederliiiiii!! che bbbuooooniii!! 😀 una volta un’amica me li ha portati dal trentino e li ho conditi con burro e salvia… ma non li ho mai fatti a casa!! devo rimediare perchè sono buonissismi!! 😀 ciao e buo week end!

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