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Quest’anno è arrivata, dopo un paio di anni di matrimonio ed un numero indefinitamente grande di anni di fidanzamento, è arrivata inaspettata perchè pensavo che al marito non sarebbe mai venuto in mente di chiedermi di replicare qualcosa che sua mamma fa divinamente. E’ scritto nei primi 10 comandamenti del perfetto marito che non vuole provocare una crisi di nervi alla sposa
“non chiedere alla moglie qualcosa che la metta in competizione con la cucina di tua madre, soprattutto se si tratta si una specialità campana e tu hai sposato una barese che è cresciuta a cartellate e sgagliozze, mettendola a forte rischio di disfatta e nefaste conseguenze come: depressione post-pranzo natalizio, implosione e/o esplosioni di ira a seconda delle attitudini, rancori e desideri di vendetta covati in segreto che possono tramutarsi in improvvise vendette a sangue freddo, etc etc“.
“Amo’, mi fai gli struffoli???”
Scusa, ma io pronuncio “poco” e dopo” con una “o” che è più chiusa di un barbiere il lunedì, ti sembra un accento propedeutico alla perfetta riuscita degli struffoli?
Dopo una sequenza di reazioni dall’aggressivo irragionevole al panico, alla speranza segreta che li facesse direttamente la suocera :), ho chiesto ovviamente a lei la ricetta, che a sua volta aveva avuto da una dolcissima vicina di casa, che a questo punto spero non mi chieda i diritti di pubblicazione 🙂
Come spesso succede, quando la ricetta è buona e accompagnata da quel paio di consigli provvidenziali, può riuscire anche ciò che sembrava impossibile da replicare: se non avete mai provato a fare (o mai mangiato, sacrilegio!! 😛 ) gli struffoli, o se magari pensate che quelle palline ricoperte di miele non vi piacerebbero, aspettate di averne davanti un piatto, ed impegnatevi a non tirar via una pallina dopo l’altra. Se ci riuscite ditemelo, ma non vi crederò 😀
Ing: (scrivo la dose intera,ma io ho fatto metà dose ed è venuta una “ciambella” su un piatto piano abbastanza largo)
4 uova più un tuorlo
500 g di farina 00
125 g di burro a temperatura ambiente (io ne metterei tranquillamente 100 g)
250 g di zucchero
la scorza di un limone grattugiata
2 cucchiai di liquore Strega
Per la finitura
200 g circa di miele di acacia (preferibilmente, io avevo il millefiori)
Noci, mandorle a lamelle, frutta candita, corallini di zucchero, etc
Tempo di preparazione: 1 h e 30′ circa
Impastare gli ingredienti sulla spianatoia e nell’impastatrice per ottenere un’impasto omogeneo e sodo (a questo scopo suggerirei magari di mettere un uovo in meno ed aggiungerlo solo se necessario, magari anche a cucchiaiate, dopo averlo sbattuto con la forchetta). Io per usare delle uova già aperte per altri dolci ho usato 3 tuorli e 1 albume su 250 g di farina, quindi una percentuale lievemente più alta di tuorli.
Lasciar riposare l’impasto avvolto nella pellicola (anche in frigo se l’ambiente è troppo caldo) per mezz’ora. Passato questo tempo staccare dei pezzi di impasto e formare dei rotolini di 1 cm circa di diametro. Tagliarli a pezzetti lunghi 1 cm: a questo punto potete scegliere se passarli velocemente tra i palmi delle mani per ottenere delle palline (c0me ho fatto io) o se lasciarli a forma di tronchetto. Scaldare abbondante olio in una padella con i bordi alti (io ho usato la solita padella per friggere :): friggere gli struffoli buttandone pochi alla volta nell’olio bollente e toglierli con la schiumarola quando sono dorati. Essendo piccoli ci impiegano qualche secondo a dorarsi, per questo e’ importante metterne pochi, o rischiano di colorirsi troppo. Scolarli su carta assorbente da cucina e lasciarli raffreddare.
Far scaldare il miele in una casseruola capiente (che possa contenere anche gli struffoli) a fuoco basso: deve liquefarsi, e non caramenllare troppo per non rendere gli struffoli troppo scuri. Versare gli struffoli nel miele e mescolare bene tenendo la casseruola sul fuoco ancora qualche secondo. Spegnere e aggiungere subito la frutta secca a pezzetti e la frutta candita, mescolare bene e infine disporre gli struffoli nella forma che si preferisce in un piatto leggermente unto di olio. Cospargere di corallini di zucchero (a piacere, io non li ho messi). Dopo qualche giorno gli struffoli (se per caso vi sono avanzati!) avranno assorbito il miele: per renderli più lucidi versateci sopra ancora un po’ di miele liquefatto.
Altri dolci natalizi
“Torrone” di mandorle (croccante)
Cavallucci di Siena alle noci (Paoletta)
STRUFFOLI (traditional neapolitan Christmas sweet)
Questa foto é bellissima, mi piace molto la tua presentazione…gli struffoli li faccio anch'io, anzi li ho fatti ma é una versione leggermente diversa…buoni sono buoni da uno tira l'altro :)))
^^
per fortuna che io ho una suocera incapace ai fornelli!!
🙂 buonissimi ed irresistibili!
Cibou!!!Ma pure gli struffoli mi ahi preparato..sei senzaconfiniiiiiiiiii!:DIl maritino dovrebbe sposarti due volte per questa porva d'amour!Li assaggiai anni fa da amici napoletani, buonerrimi!
Un bacione grande cara
E' la prima volta che vedi gli struffoli…..come dici tu: Sacrilegio!!! non si finisce mai di imparare!! Sembrano buonissimi!
Auguroni!
ehm ehm sono la vicina di casa che ha passato la ricetta….le chiedo gentilmente di risarcirmi la percentuale di struffoli di mia competenza per i diritti di pubblicazione….no daiiiiiiiiiii scherzo..ma solo perchè io ho una suocera che ne fa a quintali (per fortuna) e quindi la mia dose di struffoli ce l'hooooooooooo….ti sono venuti perfetti! bacio
unon so se dire una conquista..o una fregatura:D che arrivino anche le richieste dei piatti di mamma dico!:D cmq..mai mangiati gli struffoli, ma come ogni cosa fritta penso proprio che mi piacerebbe un sacco!:D
@Mariluna
non ho resistito a fotografarli con lo sfondo dell'albero di NAtale, mai cosi' desiderato come quest'anno. Un bacio!!
@Alem
questo e' un bel vantaggio 🙂
Pero' anche avere un marito che non vuole per forza la cucina della mamma (tranne in rarissimi casi come questo) e' un buon punto di partenza :))
@Saretta
i miei confini materiali oscillano anche verso la Campania, mi tocca imparare un po' di cucina locale, anche se svicolo 😀
un bacione!
@Silvia
gli struffoli sono un'istituzione a Natale in Campania, un po' come la pastiera a Pasqua, in ogni casa in cui vai te ne offrono un piattino, e mica puoi dire di no :))
@Lo
piu' che dose mi sembra un'overdose pero'! :))
Anche io ho “sfruttato” la suocera fino ad ora, eh eh, mi sono messa all'opera solo perche' “costretta” :))
@Genny
sarebbe una fregatura piu' che altro :)) se non fosse che davvero il marito mi fa pochissime richieste, e quindi quando mi chiede qualcosa e' quasi impossibile dirgli di no, e poi in realta; mi fa piacere avere imparato 🙂
Questa è la prova, per tuo marito, che non potrà mai più fare a meno di te!
Quando non ero celiaca li facevo anche io… e non avrei mai superato la tua prova! Sono eccelsi!
Brava e bellissima fotografia!
Stefania
P.s. Mi piace anche il titolo del post!
Mamma mia per me sarebbe un'impresa titanica!!! Sono bellissimi comunque, sei stata enormemente brava e il maaritino deve essere molto orgoglioso:) Bellissima l'ultima foto, molto natalizia, un abbraccio
@fantasie
chissa' se si puo' trovare una buona ricetta gluten free…sarebbe interessante, in fondo non sono lievitati..
Ciao e grazie, gli struffoli sono scenografici anche da soli :))
@Elga
il maritino sara' orgoglioso anche per questo tuo commento, visto che delle tre, l'ultima e' una foto scattata da lui 😛
Baci!
ciao c'è un premio per te sul mio blog se vuoi puoi passare a ritirarlo
buona giornata
prova superata superbamente!!
assaggiati sìssì, non ne sono innamorata ma se ce li hai davanti è proprio vero che non si può resistere!
Che presentazione ragazza…buoni gli struffoli!!
Ti lascio i miei migliori auguri!
E' LA ricetta di mia nonna (napoletana) di Natale, legata alle sere scintillanti di Natale di quando ero bambina. E i tuoi sono spettacolari, capisco pero' l'apprensione (come te evito di replicare dei mostri sacri 😉
Grazie per la buona ricetta e comunque tu sei brava per definizione quindi…
Baci
un dolce della tradizione natalizia che si sta rivalutando e per fortuna…sono così buoni!!!
Brava!
Terry
Brava, così si prende il marito… per la gola!!!
Hai rispettato tutte le regole: il panico; la ricetta chiesta alla suocera; l'esecuzione perfetta!Quando ti dirà che i tuoi Struffoli sono meglio di quelli di mammà, è fatta!!! ahahahahahah…
A parte gli scherzi, sei stata bravissima davvero!
Baci,
Ornella
Mia madre, sardissima (per la pronuncia di “poco” però non saprei dirti) li fa sempre per carnevale (da qualche parte deve aver letto così) e sono super buoni. Sono sicura che i tuoi lo erano ancor di più, 1. perché la ricetta era della suocera, 2. perché eri in competizione con lei 🙂
@Vanessa
grazie 🙂
@Gio
esattamente come me allora :))
@Francesca
grazie! Gli struffoli nascono per essere scenografici :))
@Dada
che dici, la maggior parte delle volte mi sembra davvero di affidarmi al fattore “C” 😀
Non sapevo che avessi una nonna napoletana! Qui sono davvero un'istituzione, oggi ho portato gli struffoli supertiti in ufficio, e subiro' il giodizio dei colleghi campani 😀
@Crumpets
qui le tradizioni ci sono e si sentono, gli struffoli forse piu' di altre, solo che forse diventa piu' veloce comprarli che farli in casa, eppure non ci vuole molto…ciao!
@Ornella
dai non pretendo tanto, pero' se li e' spazzolati, sono piaciuti molto anche alla suocera, che voglio di piu'! :))
Un bacione!
@Aiuolik
sai che forse si fanno anche qui per Carnevale? Perche;' un po' li associano alle chiachiere…oggi chiedo :)) Bacio!
Elvirù, mò ti dico una cosa, lo sai che a me gli struffoli non piacciono (e non li ho neanche mai fatti) e preferisco le cartellate??!!!
che tu ti stia napoletanizzando ed io baresizzando?
Ti mando un bacio grandissimo e ti auguro di realizzare tutto quello che il tuo cuore desidera
Ti son venuti davvero bene…maronna mia!!! 🙂
Vedo che anche tu immergi gli struffoli nel miele e non il contrario….
Io all'inizio facevo l'errore di versare il miele sulla montagna di struffoli…risultato? Tutto il miele andava sul fondo…
Ora leggendo questo e tanti altri bellissimi blog sto imparando tante cose…
Continua così!
E…auguroni!
mia cara ciboulette non sai quanta ragione hai a scrivere qst cose…o forse lo sai!!!io ho qst timore per la caponata, e forse non ci crederai, ma dopo l'unico buco nell'acqua di qst estate e soprattutto dopo aver visto la faccia del mio fidanzato schifata senza neanche assaggiarla e sentirgli dire “ma quella di mamma non è così”…NON HO LA MINIMA INTENZIONE di riprovarci a breve…anche se mia suocera è stata così carina da spiegarmi tutto passo passo mentre la faceva…ma dopo quella volta ho cominciato a temere questa meraviglia….quindi faccio passare un po di tempo così magari il mio fidanzatodimenticherà l'aspetto di quella cosa…bacio e buon anno
Mi hai fatto ridere troppo…
Cmq sono venuti benissimo anzi strabene…una goduria per l'occhio e per il palato ( che posso solo immaginarmi…purtroppo!!)
Un bacio e tantissimi auguri!
Li ho assaggiati proprio il giorno di Natale, i parenti del mio ragazzo sono napoletani e quindi gli struffoli durante le festività non mancano mai. Non posso che darti ragione, una pallina tira l'altra, anche per me che non vado matta per i dolci fritti 😉 Bellissimo il comandamento che hai scritto, se mi dai l'autorizzazione lo stampo e ci faccio un quadretto da appendere in cucina! Parole sante…
Tanti auguri per un goloso e sereno 2010 Cibou, un grosso bacio,
Sara
@Lydia
sarà questo il famoso fenomeno dell'osmosi inversa??? :))
Infiniti auguri anche a te 🙂
@Angela
qui c'è il trucco….l'ultima fase l'ho fatta propiro insieme a mia suocera, che mi ha dato in diretta tutte le indicazioni 😀
Baci!
@mike
ma insomma!!! non è mica giusto farsi venire l'ansia per queste cose, d'altra parte ci si dev anche rassegnare che si cresce e non si è più cocchi di mamam, e poi figurati se con le indicazioni giuste non riesci a preparargli una caponata superlativa…io ti farei molto, ma molto volentieri da cavia 😀
@Milla
grazie, tanti auguri anche a te, per un anno allegro :))
@Camomilla
Ah ah, ok, cambia le parole per personalizzarlo e stampalo, grande così 🙂
Un bacio e tanti auguri di buon anno!
Anche da noi sono un must, sebbene vengano chiamati diversamente e da bambina mi divertivo a prepararli per “aiutare” mia madre, ma sono anni che non li facciamo più e forse non ho neanche la ricetta.
Qualche volta, mia madre dopo averli passati nel miele, ne ricavava dei parallelepipedi, ottenendo dei “simil-torroni”.
Buon anno carissima :))
e dillo che mi vuoi morta!
🙂
un anno supergoloso e superbello a te cara Ciboulette
:*
@Lenny
anche qui a NApoli spesso diventa una costruzione compatta e dura come il torrone pero' io preferisco la versione “soft” 🙂
@Sandra
ma nooo!! Ti voglio viva, vegeta e cuciniera!!!
Neanche io ne vado matta, li ho assaggiati anni e anni fa, si usa farli anche nella zona di Foggia…. ma i tuoi li assaggerei di sicuro:)
P.S. certe volte le tue descrizione degli antefatti sono deliziosi quanto e più delle ricette in sè.. tvb :-*
Neanche io ne vado matta, li ho assaggiati anni e anni fa, si usa farli anche nella zona di Foggia…. ma i tuoi li assaggerei di sicuro 🙂
P.S. certe volte le tue descrizioni degli antefatti sono deliziose quanto e più delle ricette in sè.. tvb :-*
l'avevo letta e avevo pensato che con la mia naturale impanicatura da prestazione questa è una cosa che non riuscirei mai a fare! la ricetta dei tuoi è uguale ai biscotti miei. (manca solo il lievito) chissà…un bacio cibou.