Cartoline da Boston

LEGAL SEAFOOD CLAM CHOWDER

Il Legal Seafood è una catena di ristoranti che a guardare il sito sembra più una multinazionale che un posto dove mangiare del buon pesce nato in origine da una pescheria di Cambridge fondata nel 1950 da George Barkowitz.
Il suo nome, che all’inizio pensavo avesse a che fare con una clientela fatta pricipalmente di avvocati :)) è legato ai legal stamps, una sorta di bollini fedeltà che venivano dati ai clienti. L’intraprendente George aprì un piccolo ristorante di pesce proprio accanto alla sua pescheria, ed ora i suoi figli gestiscono una catena che conta 34 sedi, e che professa la freschezza della materia prima come se fosse una fede.
Non è stato del tutto casuale che io ed il marito capitassimo al Legal Seafood del Prudential Center dopo una giornata passata a scarpinare per Boston; prima di uscire dall’hotel un consierge indiano (che però era stato a Milano, dove vive un suo fratello!) ce lo aveva consigliato caldamente: non so se avesse un fratello anche in quel ristorante 🙂 ma si trattava di un buon consiglio, perchè abbiamo mangiato davvero bene (vero che l’aragosta è “pericolosa” ma il mega bavaglino che forniscono ai clienti ho lascito che lo indossasse solo il marito :)) e l’atmosfera era soffusa e tranquilla, sebbene il ristorante fosse pieno.
Ah, era anche discretamente elegante, ma io a questo ho tentato disperatamente di non far caso, visto che noi non avevamo avuto il tempo di passare a cambiarci, ed eravamo in tenuta da gita :))
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Per farla breve, prima di lasciare il New England dovevo assolutamente assaggiare la Clam Chowder, questa stranissima zuppa di cui avevo letto anni fa e che non avevo mai avuto il coraggio di preparare (pancetta con le vongole….nooooo…), e che invece ci è piaciuta perchè alla fin fine ha un sapore delicato e poi, neanche a dirlo, è cremosa da morire!!
Ho trovato in rete la ricetta proveniente proprio dal libro del Legal Seafood, ma ho dovuto un po’ modificarla perchè mi sembrava ci fossero troppe cipolle, ed inoltre il succo delle vongole :-0 non potevo spremerlo da nessuna parte, e l’ho sostituito in parte con fumetto di pesce in parte con acqua. Ah, ho ridotto anche la panna 🙂
Io ho convertito le misure anglosassoni e ho dimezzato le dosi: se però volete andare a sbirciare la ricetta originale vi segnalo questo utilissimo sito per convertire cups, once etc, segnalato da Adrenalina:
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Ing: 180 g di vongole cotte e sgusciate (io ne avevo meno di 100 g)
30 g di pancetta
255 g di cipolle tritate ( 130 g per me, una grossa cipolla di Tropea)
1,5 cucchiai di farina
300 g di patate sbucciate e tagliate a cubetti
1/2 l di acqua di vongole
350 ml di fumetto di pesce (come liquidi ho usato circa 450 ml di fumetto e 400 ml di acqua)
200 ml di panna da cucina (100 ml, è indicata la light cream, panna all’11% di grassi)
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In una casseruola antiaderente far rosolare i cubetti di pancetta fino a farli diventare croccanti: toglierli dalla pentola e far rosolare nel grasso rimasto la cipolla (la mia pancetta era magra, ho dovuto aggiungere un filo d’olio) e farla rosolare mescolando spesso.
Aggiungere la farina, far rosolare un paio di minuti e versare infine i liquidi (brodo e acqua o “succo”), mescolando bene per evitare la formazione di grumi di farina.
Portare ad ebollizione e versare le patate tagliate a dadini, abbassare la fiamma e far cuocere per circa 15 minuti, o fio a che le patate siano cotte.
Aggiungere infine le vongole, la pancetta, la panna, e mescolare bene: servire caldissimo con una spolverata di prezzemolino tritato.

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19 Comments on “Cartoline da Boston”

  1. Elvira cara anche tu zuppetta???? strano poi anche la tua, o meglio con sapori insoliti per noi italiane da pappe l pomodoro, pero’ molto curiosa sono e me ne vado a sbirgiare il sito.
    Buona giornata

  2. @twostella
    e’ un vero raggio di lampadario veramente…infatti ieri sera mi sono accorta solo troppo tardi dell’orribile obra della coppetta…per consolarti cmq, si e’ rannuvolato anche quaggiu’ 🙂
    Ciao!

    @Elga
    Su questo genere di cose anche io! Un bacio 🙂

    @lenny
    purtroppo a Boston trascorremmo solo un giorno, ma e’ la citta’ che abbiamo amato di piu’…Baci 🙂

    @manu e silvia
    care, piu’ che raffinato, azzardato sotto certi aspetti..ma prepararla e’ molto semplice (a patto di avere il fumetto pronto :P)

    @berny
    ah per fortuna stavolta c’e’ la variante! Da quando ci conosciamo virtualmente mi rendo conto che la mia cucina e’ fatta quasi tutta con il latte :-0

    @Claudia
    :*)
    Devo dire al marito che ho un bosogno impellente di fare un corso di cucina siciliana…vediamo se riesce un viaggio anche da quelle parti!! Un bacio **

    @Saretta
    eh eh, sono info stagionate di un anno ma sempre valide, credo! Baci 🙂

    @Mariluna
    eh, ma non vale, tu hai quelle coppette bellissimissimeeee!!! Mica come la mia solita dell’ikea! :)) E tu non sei proprio l’italiana da pappa al pomodoro : o meglio, non solo!! Un abbraccio :))

  3. ha proprio un bell’aspetto e la cremosità di queste zuppette è veramente vellutata….l’avevo fatta a settembre, ma in un’altra versione…in comune abbiamo la pancetta, le patate e le vongole…complimenti cibouuuuu,il nostro interscambio continua; interessanti anche le info sul legal seafood, bacio!

  4. Ecco non vale, che nostalgia che mi fai venire di Boston!!!!!!!
    La New England Clam Chowder di Legal Seafood mi piaceva tantissimo tanto che la prendevo anche come takeaway dopo la palestra dato che nella stessa piazzetta si affacciava un Legal Seafood.
    Fotografia meravigliosa (e grazie per la segnalazione-clonazione, gentilissima)

  5. Bella lì Cib 😉
    Il Clam Chowder l’ho mangiato anche di cozze e nn l’ho trovato per nulla scndaloso 😉
    Visto che adoro il pesce proverò la versione con le vongole e so gia che mi piacerò un sacchissssssimo 😉

  6. @Astrofiammante
    avevo visto anche la tua versione, buona…infatti ero davvero indecisa tra le ricette, poi ho optato per la ricetta del ricordo, anche se un po’ modificata 🙂 Baci!

    @Sandra
    a volte mi chiedo perche’ le ho scoperte cosi’ tardi….ma anche al lattosio sei intollerante? Mannaggia… 🙁
    Un bacione!

    @Lo
    Lo, guarda, e’ facilissima…e veloce (se, come me hai le vongole ed il fumetto gia’ pronti :P)

    @Comida
    infatti, proprio a Boston ce ne sono davvero tanti…scusa e’ che ogni tanto me la faccio venire io la nostalgia ripescando i ricordi di viaggio 🙂
    Sono contenta che il tam-tam anticlonazione abbia funzionato 😛
    Un bacio!! (troppo gentile sei, magariii)

    @Lory
    no, no, anzi…solo che le cozze hanno un “piccolo difetto fisico” : le devi spazzolare, se le vuoi aprire sul fuoco, o le devi aprire crude, ed io nonostante le lezioni materne ci devo ancora provare! :))
    Un bacio!

    PS: il tuo commento mi ha fatto scoprire che clam significa sia vongola che mollusco… 🙂

  7. Ho mangiato astice e chowder al legal a boston 5,6 anni fa. La città seppur carina la trovo di una noia mortale..ma il cibo invece..molto stimolante. La pancetta coi frutti di mare mi piace assai..se penso al chorizo con scampi, calamari e tutto il resto nella paella..gnam gnam..

  8. Sciopina, noi abbiamo trascorso li’ poco più di un giorno, ma a parte il fatto che durante la mattinata passata al MIT ci è venura vogli di iscriverci nuovamente all’università, ci è piaciuta forse perchè è una delle città più “europee” tra quelle che abbiamo visitato…

    Ops, mi è venuta vame a leggere della paella…gnam! 🙂

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