CONFETTURA DI MORE DI GELSO ALLA STREGA
E’ di nuovo tempo di gelsi rossi (o neri??)!! Dai commenti ai post scritti negli anni passati sull’argomento, ho capito che la mora di gelso nero è molto più di un (buonissimo) frutto, per molti di voi che da ragazzini hanno avuto la fortuna di avere un albero di gelso – della nonna, della zia, di casa propria – e che ad esso legano i ricordi di un pezzo di infanzia, in genere colorati di viola intenso (il colore che si assume quando si raccolgono le more di gelso nere senza essere scafandrati come astronauti. Ma anche per chi li vede come frutti rarissimi e introvabili o per chi, come me, li lega sempre all’infanzia perchè rientravano tra quei cibi-coccole insieme alle ciliegie, ai gelsi bianchi, ai fichi d’india (insomma quelli che esulavano dalla frutta “normale”, o che per noi era tale, insomma :).
Questa marmellata, ops, confettura, è uno dei modi in cui da qualche anno consumo l’oltraggiosa (per i soggetti di cui sopra) quantità di more che arriva dall’albero di gelso del suocero: a volte riesco a raccoglierli in prima persona (senza scafandrarmi, perché mica sono una bambina io, però chissà come alla fine mi ritrovo sempre blu come la bambina-mirtillo di Mr. Wonka), molto più spesso compaiono magicamente già raccolti. Bisogna consumarli subito perché sono molto, molto deperibili, e con tutta la buona volontà (e la golosità) non riesco a mangiarli tutti in due giorni 🙂
Di solito lascio i frutti intatti, cuocio il minimo indispensabile ed il risultato è una specie di conserva di more di gelso sciroppate anziché una vera e propria marmellata (potete vedere come l’ho usata qui e qui): stavolta invece ho deciso di passarla al setaccio, l’ho cotta un pochino di più e ne è venuta fuori una sana confettura di quelle che si possono spalmare su una fetta di pane imburrato senza paura che coli dappertutto 🙂
In foto la nerissima confettura posa su una fetta di pane del rinfresco (lo trovate ovunque in rete, è quello delle simili) fatto con grano arso ed un consistente velo di burro salato 🙂
In foto la nerissima confettura posa su una fetta di pane del rinfresco (lo trovate ovunque in rete, è quello delle simili) fatto con grano arso ed un consistente velo di burro salato 🙂
Ing: 800 g di more di gelso
400 g di zucchero
2 cucchiai di liquore Strega
2 cucchiai di succo di limone
Lavare bene i gelsi e farli sgocciolare. Versarli in una terrina, aggiungere lo zucchero, mescolare bene e lasciare riposare per una notte (o 24 ore) in frigorifero.
Travasare la frutta in una casseruola, aggiungere il succo di limone e cuocere la marmellata mescolando per circa 1 ora. Passare la confettura non ancora completamente cotta al setaccio, rimetterla sul fuoco, aggiungere il liquore e sempre mescolando portare a cottura (la confettura è pronta se prelevandone un po’ con un cucchiaio freddo e inclinandolo non scivola via liquida).
Lavare ed asciugare due vasetti di vetro da 400 g con i loro coperchi, versarvi la marmellata ancora calda, chiuderli bene e sterillizzarli come fate di solito. Io li faccio bollire in una casseruola riempita di acqua calda (per evitare il contrasto termico con i vasetti) usando un canovaccio per evitare che si urtino tra di loro. Passati 20 minuti dal bollore spengo e lascio raffreddare nell’acqua, anche tutta la notte, prima di conservarli.
Travasare la frutta in una casseruola, aggiungere il succo di limone e cuocere la marmellata mescolando per circa 1 ora. Passare la confettura non ancora completamente cotta al setaccio, rimetterla sul fuoco, aggiungere il liquore e sempre mescolando portare a cottura (la confettura è pronta se prelevandone un po’ con un cucchiaio freddo e inclinandolo non scivola via liquida).
Lavare ed asciugare due vasetti di vetro da 400 g con i loro coperchi, versarvi la marmellata ancora calda, chiuderli bene e sterillizzarli come fate di solito. Io li faccio bollire in una casseruola riempita di acqua calda (per evitare il contrasto termico con i vasetti) usando un canovaccio per evitare che si urtino tra di loro. Passati 20 minuti dal bollore spengo e lascio raffreddare nell’acqua, anche tutta la notte, prima di conservarli.
Altre ricette con le more di gelso
Muffin ricotta e cardamomo con i gelsi neri
Tropezienne con crema di mascarpone e gelsi neri
Blueberryless tortino con gelsi neri
MULBERRY JAM
Ing: 800 g mulberries
400 g sugar
2 tablespoons liqueur Strega2 tablespoons lemon juice
Wash the mulberries and drain them. Pour into a bowl, add sugar, mix well and let stand in refrigeratorovernight (or 24 hours).
Transfer the fruit in a saucepan, add lemon juice and cook the jam, stirring for about 1 hour. Pass the jam through a sieve when not yet completely cooked, put again on the fire, add the liqueur and stirring let cook (the jam is ready when taking a bit with a cold spoon and tilting it does not slip off as a a liquid staff would do).
Transfer the fruit in a saucepan, add lemon juice and cook the jam, stirring for about 1 hour. Pass the jam through a sieve when not yet completely cooked, put again on the fire, add the liqueur and stirring let cook (the jam is ready when taking a bit with a cold spoon and tilting it does not slip off as a a liquid staff would do).
Wash and dry two glass jars (about 400 ml each one) with their lid, pour the hot jam, seal them and sterilize as you are used to do. I use to boil them in a pan filled with hot water (to avoid the thermal contrast with the jars) using a cloth to prevent they collide with each other. Twenty minutes after boiling point turn off and let cool the jars letting them in the water, even overnight, before storage.
Tropezienne con crema di mascarpone e gelsi neri (italian only)
Other recipes with mulberries
Black blueberry (mulberry) cake
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ho il grano arso , ho la pm..mi mancano in effetti le more:DDDD ma vuoi che non troviamo un 'alternativa?:D e scusa…lo so che il pane non era al centro del ppost, ma che ci posso fare se l'occhio cade prima li?:D
Mi viene da piangere, ho al mare a 900 km di distanza un fantastico albero di more di gelso che mi attende, pronto ad essere spogliato dei suoi frutti.
Penso che servirà solo a papatzatziki per delle grandi scorpacciate e per sporcarsi indelebilmente le camicie.
Quest'anno io non ne godrò
Che meraviglia le foto, la marmellata e il pane!
brava
ciaooo
per me i gelsi sono un ricordo dei racconti di mia mamma..e dire che in campagna è pieno di gelsi!
io però mi piglierei il pacchetto già pronto: pane+burrosalato+marmellata!!
Al di là della profonda invidia per quelle cose nere che vedo in foto (te strapossino!), ho gli occhi sgranati nei confronti della bellezza di quella fetta di pane. Chapeau.
la marmelalta di more mi ricorda le fantastiche crostate di mia zia..buone
la tua fette di mane con la splendita marmellata sopra è giusto giusto quello che ci vorrebbe in questo momento : un coccola godereccia
mi piacciono un casino le marmellate fatte con i piccoli frutti selvatici e questa mi sembra venuta benissimo! ma poi lascia la lingua nera come quella di mirtillo? ahahah 🙂
mi ricrdo che una volta ho provato le more di gelso in Lazio, ne ricordo ancora l'ottimo sapore, da noi non si trovano, immagino il sapore delicioso della marmellata
le more di gelso mi riportano al'infanzia a mio nonno che me ne faceva mangiare a volonta e io le adoravo…questa marmellata deve essere di un buono…magari ci provo:-D..bacioni imma
Le more di gelso, quanto sono buone!La fetta di pane ha colpito anche me, ma soprattutto mi incuriosisce l'aggiunta dello Strega alla marmellata…a me lo Strega piace molto ma non so mai come usarlo!
Ciao! sembra fantasticamente gustosa!! tutta da provare con queste bellissime more; il liquore invece non lo abbiamo mai assaggiato!
un bacione
@Genny
ecco il mondo alla rovescia, i gelsi neri sono diventati piu' introvabili del grano aeso 😀
@Lydia
peccato, ti conservo un vasetto di marmellata?? Tanto io come al solito faccio kg di marmellate e ne consumo pochissime 🙂
@Maya
grazie 🙂
@Gio'
mi piace suscitare i ricordi, pero' mi piacerebbe di piu' che i gelsi fossero un frutto meno raro!
@Virginia
fammi assaporare questo momento, tra un po- comincerete a tirare fuori mirtilli da ogni piega dei vostri blog ed io rosichero' fino a farmi venire la gastrite 🙂
@Paolo
grazie anche del tuo ricordo 🙂
@Bluberry
ma sai che non lo so?? Te lo dico comani mattina!
@Gunther
la marmellata e' dolce anche se c'e' poco zucchero !
@Imma
se hai i gelsi a disposizione provala, in questa versione profumata di limone e Strega mi e' piaciuta di piu' degli altri anni
@Gloria
ti confesso che anche se e' un ottimo liquore (stra-usato qui in Campania) io non l'ho mai usato, nonostante la suocera continui a regalarmene bottiglie 😛 e devo ammettere che ora con la frutta e con il limone ho trovato che sia un buon abbinamento 🙂
@Manuela e Silvia
si tratta di un liquore dolce alle erbe molto usato qui al sud, e soprattutto in Campania per i dolci, ma anche da bere tal quale. Sono sicura che si trova in tutta italia pero' 🙂
Sarà che io amo le more .. di gelso poi non ne parliamo nemmeno .. ed in generale tutti i frutti scuri … ma mi sembra un ottima confettura per iniziare la giornata .. o nei piccoli momenti di sconforto della giornata !!! Baci Manu
sono mooooolto incuriosita da questa marmellata con il liquore…maaa, dato che sono bread and breakfast, mi manderesti un po' di marmellata che è giusto quello che mi manca per iniziare bene la giornata? 😀
Io non ho un'infanzia legata a questi fruttini…sigh!!! Però se seguo la tua ricetta per la confettura poi avrò anch'io dei ricordi sui gelsi!
Il gelso che meraviglia…lo ricordo come qualcosa di raro e lontano nel tempo ma squisito. Archivio la ricetta in cerca del gelso perduto…
Baci
Ecco, io faccio parte di quelli che associano ai gelsi tanti tanti ricordi d'infazia… Come adoravo quell'albero! Proprio sabato in una gita di campagna ne ho trovati diversi e sono impazzita dalla gioia!!
Adoro i gelsi e questa confettura gli rende merito alla grande. Mi hai fatto venire una voglia… Brava Cibou.
una meraviglia…ma mi sa che ci son rimasta solo io a non aver mai assaggiato le more di gleso 🙁 uffi!
Cibou che meraviglia!!!!
Adoro l'aroma dei liquori nelle confetture/marmellate 🙂
Che buone le more di gelso!!!
Questa marmellata deve essere uno spettacolissimo!
Un sorriso appiccicoso,
D.
Conosco solo la granita di gelsi…ma questa fetta di pane parlaaaaa!!!!Sarei porprio curiosa di assaggiare questa delizia aromatizzata allo strega!
buono il liquore strega (non lo bevo, ma lo conosco tramite i cioccolatini strega :P) ma lo sai che alcuni giorni fa ho (rubato) mangiato dei gelsi bianchi? non li avevo mai visti! accanto c'era ance un albero di gelsi neri, ma non ero in condizioni di raccoglierli! uffaaaa
A me le more di gelso non riportano ricordi infantili… mi sovviene la granita in sicilia.. ai gelsi…fra poco ci tornerò e la gusterò pensando a questo post!! bacioni
Io devo ancora capire se qui le more di gelso esistono o se sono un ricordo d'infanzia anche per i tedeschi, ma non se ne trovano più. Non le ho viste mai in giro. Solo domenica scorsa ho scovato un albero in un “orto mediterraneo” del comune di un minipaesello sperduto tra le vigne.
Però appena ritrovo le more normali devo rifare la marmellata anche io … con un po' di rosmarino.
Ora quella fetta lassù ci starebbe una meraviglia a colazione. Ma sto facendo qualche giorno no carb (che du balls :-))
Baci e buon weekend
Ché meraviglia Elvira2! Qui a Santa Marinella, da metà maggio a metà giugno circa, il selciato di alcuni viali diventa bluastro per i tantissimi gelsi che cadono dagli alberi e che purtroppo nessuno raccoglie in tempo. Io l'ho faccio quasi sempre, ma quest'anno, per via del mio braccio fratturato non ho potuto farlo! Mi accontento, quando vado a passeggiare, di cogliere quei frutti a portato di mano per mangiarli subito. Sono dolcissimi e mi rammentano le vacanze nella fattoria del nonno materno nella Sierra andalusa, quando con i miei fratellini ci arrampicavamo sull'albero e ne mangiavamo finché la faccia e le mani non diventavano viola! Ma anche i nostri vestiti…
dev'essere squisitissima …
ho visto le more di gelso da Milena (Lenny) .. mi domando come fare a trovarle! 🙁
eppure qui nel mio paesino in prov. di MIlano, mia nonna mi racconta che una volta era pieno di alberi di Gelso :'
Mi sono accorta di non aver risposto agli ultimi commenti, grazie a tutti per i vostri gelsi-ricordi o gelsi-desideri…
Alex, ma mannaggia a me, ieri l'ho rifatta, se mi fossi ricordata del tuo commento ci avrei messo il rosmarino!!
Fiordivanilla
stavo appunto cercando di capire come mai i gelsi siano cosi' rari, e si trovino in maggiornanza al sud, almeno da quello che mi dite. Mi piacerebbe fare una mappa storica di questo albero…
Complimenti per la particolarissima confettura, se trovo i gelsi sicuramente la provo. le foto sono bellissime! A presto 😉