Dopo la fine dello svezzamento di Daniele avevo ancora in dispensa due scatole di semolino quasi intere, che mi seccava molto buttare via. Un po’ di tempo fa, grazie al suggerimento di Antonella sulla bacheca di FB, ne usai una preparai queste deliziose frittelle, velocissime da fare, e anche da spazzolare via.
Questo fine settimana mi ero imposta di consumare anche l’altra, e, anche se si trattava in realtà di semolino di grano integrale, ho aperto con fiducia il libro “La cucina del medio oriente e del Nord Africa” di Claudia Roden in cerca di dolci in cui fosse presente il semolino come ingrediente principale, e magari anche lo yogurt, visto che ne avevo uno compatto che avevo voglia di usare in un dolce.
Con un colpo di fortuna in cui neanche speravo, eccola: la basbousa alle mandorle e yogurt, variante della (forse) più famosa basbousa con le mandorle intere in superficie (che potete trovare qui e qui), mi è sembrata perfetta anche per la semplicità del procedimento. A differenza di quella “versione base”, contiene le mandorle tritate all’interno anzichè sulla superficie.
Nonostante la riduzione di zucchero e di burro è un dolce delizioso, in cui il retrogusto (piacevole) acidulo dello yogurt si percepisce soprattutto nelle prime ore, lasciando poi spazio al profumo della vaniglia e al sapore (e alla consistenza) delle mandorle tritate.
Nei paesi del medio oriente è uno dei numerosi dolci che vengono serviti insieme al caffè, ed in effetti tagliato a losanghe o a tocchetti più piccoli, è davvero perfetto. Possono essere accompagnati da panna montata o da eishta, una panna densa ricavata dal latte di bufala.
Piccola nota: dopo aver scelto la ricetta, ho scoperto che il semolino di grano integrale era abbondantemente scaduto; mi è dispiaciuto molto doverlo buttare, ma da una parte mi è andata benissimo, credo che avrei snaturato del tutto (e peggiorato) la basbousa. Ho usato la semola rimacinata che uso per fare la pasta in casa, se questo corrisponda al famoso semolino, è un dubbio che non riesco ancora a togliermi, ma, quand même, è andata bene 🙂
Piccola nota 2: riporto le dosi in grammi pazientemente -inspira espira – convertite dalle famigerate cups.
Un’altra dolce arabo buonissimo è qui
Ataïf, frittelle arabe ripiene
BASBOUSA ALLO YOGURT
da una ricetta di Claudia RodenIng:
264 g di semolino (o semola di grano duro rimacinata)
150 g di zucchero (al posto dei 200 originali, equivalenti a 1 tazza)
90 ml di acqua (120 nell’originale)
un cucchiaino di lievito per dolci
il succo di mezzo limone
100 g di mandorle spellate ( mezza tazza nell’originale)
mezzo cucchiaino di semi di vaniglia in polvere (qualche goccia di essenza di vaniglia nell’originale)
120 g di burro + 30 g per spennellare (120+130 nell’originale)
150 ml di yogurt (il mio era magro, compatto) – circa 180 g (per misurarlo ho messo 150 ml di acqua in un bicchiere, ho visto il livello, svuotato e riempito fino al livello di yogurt. Non so a voi, ma a me lo yogurt lo vendono a grammi 🙂
eishta o panna montata per guarnire
Preparate lo sciroppo: mettere sul fuoco medio lo zucchero con l’acqua e il succo di limone, mescolare per farlo sciogliere e cuocere fino a che si addensa.
Fondere i 120 g di burro.
Tritare le mandorle (io aggiungo sempre un cucchiao di zucchero per evitare che rilascino l’olio). Sbattere lo yogurt con il burro fuso intiepidito, poi aggiungere la polvere di semi di vaniglia, le mandorle tritate, e infine il semolino, mescolando bene. Ho otttenuto un impasto di consistenza simile a quella della pasta bigné prima dell’aggiunta delle uova (sono criptica? insomma non liquido, ma piuttosto sostenuto).
Imburrare una teglia rettangolare (io ne ho usata una tonda di 24cm di diametro) e versarvi l’impasto. essendo, come ho detto, di consistenza sostenuta l’ho livellato usando il cucchiaio e anche le mani.
Cuocere in forno caldo a 190° per mezz’ora (180° nel mio fornetto): tre minuti prima di fine cottura versare lo sciroppo sulla superficie e rimettere in forno.
Sfoornate e fate raffreddare, poi spennellare con il restante burro fuso e tagliare a losanghe o quadretti.
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Basbousa is a very famous sweet of arabian and Middle East countries, whose main ingredients are semolina and almonds. Almonds are usually put on the surface of basbousa: in this version instead, almonds are ground and put inside the dough, together with the yogurt, so both of them give to the cake a delicious flavour.
This recipes is taken (even if some difference indicated in brackets) from the book “La cucina del Medio Oriente e del Nord Africa” of Claudia Roden, always perfectly reliable!
YOGURT BASBOUSA
264 g semolina (durum wheat or semolina)
150 g of sugar (instead of the original 200, equivalent to 1 cup)
90 ml of water (120 in the original)
a teaspoon of baking powder
the juice of half a lemon
100 g blanched almonds (half a cup in the original)
half a teaspoon of vanilla seeds powder (a few drops of vanilla essence in the original)
120 g + 30 g of butter for brushing (120 +130 in the original)
150 ml of yogurt (mine was compact, low fat) – about 180 g (to measure it I put 150 ml of water in a glass, saw the level, emptied glass and filled up to the level of yogurt. I don’t know about you, but I buy yogurt by weight, not volume 🙂
eishta or whipped cream for garnish
Prepare the syrup: put the sugar on medium heat with the water and lemon juice, stir to melt and cook until it thickens.
Melt 120 g of butter.
Chop almonds (I always add a teaspoon of sugar to prevent they release oil). Beat yogurt with warmed melted butter, then add the vanilla seed powder, ground almonds, and finally the semolina, stirring well. I obtained a dough consistency similar to that of the dough puffs before the addition of eggs (I am cryptic, ain’t I? So, not liquid, but rather firm).
Grease a rectangular pan (I used one round of 24 cm diameter) and pour the mixture in. Level using the spoon and by hands, also (so I did).
Bake at 190 degrees for half an hour (180 ° in my little oven), three minutes before the end of cooking pour the syrup onto the surface and put in oven.
Let cool, then brush with the remaining melted butter and cut into diamonds or squares.
Sai che tempo fa avevo fatto dei bon bon inventati di sana pianta col semolino?!Da fare fuori pure il mio..erano venuti buoni buoni ma questo dolcino mandorloso mi attira moooltissimo!
Segno tutto!
Bacini
http://defelicitateanimi.blogspot.it/2012/09/bon-bon-autunno.html
Quel libro della Roden, mi ha sempre incuriosito… ora più che mai!
Il semolino è a grana leggermente più grossa rispetto alla semola rimacinata, ma per queste cose non credo si senta una differenza enorme.
Che dici, ce la vedi fatta con olio? A parte la finitura, ovviamente 🙂
Alice, prima di tutto grazie per la risposta sul semolino!
Secondo me potresti provare, con un olio molto leggero, ma lo yogurt? Sostituirlo con quello di soia la vedo dura….