CAVATELLI DI FARINA DI GRANO ARSO POMODORINI E CACIORICOTTA
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Passare da uno stato di completo anonimato alla fama e alla status di “tutti-mi-vogliono-tutti-mi-cercano” è una “fortuna” che credevo riservata ai concorrenti dei reality show. E invece no, sta succedendo anche al grano arso, una produzione cosi’ di nicchia che pur avendola ad un centinaio di chilometri da casa (be’, insomma casa dei miei, ma avendoci ancora il mio letto, il mio armadio, i miei libri, e le mie formine per biscotti posso ben chiamarla casa 🙂 non ne avevo mai sentito parlare. Fino a quando mesi fa Lory non mi ha chiesto se per caso non sapessi dove trovare la farina di grano arso, che lei aveva cercato dappertutto, anche in rete, invano.
Buio. Ho girato per i negozi più forniti di Bari ed ho ottenuto solo una vaga promessa che forse, il mese dopo sarebbe arrivata (ad un prezzo stratosferico immagino, dato il negozio e la sua collocazione geografica -pieno centro murattiano). Ho chiesto informazioni di su e di giù rispetto al parallelo di Bari, e solo dopo giri e tentativi a vuoto ho avuto la risposta da una fonte molto più vicina di quanto immaginassi. Ma che dico risposta, è arrivata proprio la farina! Grazie a Francesca e Saverio (grazie!!) questa polvere grigia ha viaggiato molto più di quanto si immaginasse, ha avuto l’onore di essere trasformata dalla cheffa (e forse anche da Claudia??? :), e, ovviamente, ha reso me felice come una bambina. Una bambina che pero’ forse ha troppi giochi e ne dimentica qualcuno in dispensa, fino a quando una hola di post col grano arso la fa sentire una schifezza, ed al primo week end casalingo tira fuori spianatoia, coltello speciale e l’anima pugliese e va giù di cavatelli (dovevano essere orecchiette in realtà, ma qualcosa non andava nella consistenza della pasta e ho dovuto rinunciare, sniff, grr).
Nel frattempo però il grano arso girava per la penisola e per la blogosfera, diventando le tagliatelle di Lory, la focaccia di Lydia ed il suo pane pubblicato per scatti di gusto, i troccoli-fettuccine di Virginia, il pane di Diletta. Vien da sé chiedersi se la passione per il grano arso sarà contagiosa come altre passioni blogosferiche (leggi matcha, latticello, etc etc) e soprattutto se brucerà in fretta: perchè invece a me invece piacerebbe che questo fosse un modo per riscoprire un prodotto che parla di un territorio e delle sue tradizioni, di persone che cercano di tenerle vive, di altre persone che pur non avendone mai sentito parlare se ne possano innamorare. E innamorarsi del sapore della farina di grano arso è facilissimo 🙂
L’origine del grano arso, oltre che nel post di Lory, potete trovarla qui e qui: oggi la farina si ricava tostando i chicchi di grano, procedura che non li rende dannosi come lo erano una volta quelli bruciati dopo la trebbiatura.
Il condimento (semplicissimo) dei cavatelli è stato ligio alla tradizione e all’esperienza di Lory e Virginia: semplicemente pomodorini, arricchiti con del cacioricotta (ricordate la razzia nello shop della Caroli a Martina Franca?) che non ha per nulla coperto il sapore affumicato della pasta, ma lo ha accompagnato con discrezione e “corpo”. Prambolo sufficientemente lungo???
Ing: (per 3 persone)
100 g di semola di grano arso
200 g di semola di grano duro (non rimacinata, cioè NON semolino)
un cucchiaino di sale fino
Per condire
10 Pomodorini ciliegia
Olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio
Cacioricotta
Qualche ora prima (o, meglio, il giorno prima)
Ing: (3 servings)
100 g of burned wheat flour
200 g durum wheat flour (not the regrind type)
a teaspoon of salt
Sauce
10 cherry tomatoes
Extra virgin olive oil
1 clove garlic
Cacioricotta cheese
A few hours (or the day) before prepare the cavatelli**
.
BELLISSIMI!
Scrivi: qualche ora prima (o, meglio, il giorno prima), intendi per il riposo del solo impasto o per i cavatelli stessi?
mia suocera mi dice sempre che i cavatelli vanno mangiati in giornata. è una panzanata delle sue? ;-))
Ho sentito parlare per la prima volta di questa farina qualche anno fa a Milano (paradossale!) da una mia collega che ne decantava le virtù ….
Sono ben felice che si scoprano prodotti italiani e se ne parli diffusamente: ben vengano queste “mode” 🙂
Io da canto mio sto protraendo la hola delle cicerchie (con le debite citazioni) …
Cib non è possibile, anche col grano arso “simbiotizziamo”?
Ne sono entrata in possesso ieri grazie a Lory (che me l'ha passata “già tagliata”: chissà che avranno pensato quelli intorno a noi quando me l'ha data :P) ed ora ho della pasta da farci in “stand by”.
Ormai faccio così: quando non so che fare con qualcosa, o sono indecisa, passo qui e vedo che ne hai fatto tu! 😉
Sto vedendo il grano arso in giro e non l'avevo mai visto o sentito prima! mi ha incuriosito molto, spero di trovarlo! cmq…bravissima nel fare la pasta e ottimo sughetto!
Che belli!!
Anche io fino a qualche tempo fa non sapevo che cosa fosse
… è forse ora che il grano arso contagi anche me???
complimenti!!
ehehe allora il prossimo a nno il grano arso mi vince sanremo?
che meraviglia sono così abbronzati 🙂 e grazie per tutte le notizie sul grano arso, ciao Ely
Anche io ho scoperto il grano arso da poco, sui blog di cucina di mezza italia. Lo voglio disperatamente e non lo trovo…
Vabbè, nel frattempo mi consolo con le foto dei tuoi super cavatelli che devono essere buonissimi!
che buono sto piatto,molto fresco e MO DEVO VENIRE PURE IO A BARI PER IL GRANO ARSO??;-)
bellissimi… mi state facendo venire una gran voglia di grano arso!
io posso dire di averlo assaggiato sotto forma di pasta in basilicata e me ne sono innamorata, non sai cosa darei x averne anche solo un pacco di quella farina!!stupenda questa pasta!
Avevo assaggiato dei gnocchetti al grano arso ad Identità Golose…un gusto particolare anche se non stratosferico…forse il sugo non rendeva al meglio la particolarità degli gnocchi. Magari nella pasta potrebbe piacermi di più…se lo trovo, provo di sicuro.
figuriamoci se a parma riesco a trovarlo!! ma mi hai messo addosso una frenesia da….ardere!!!
@Cobrizo
ah ah, le mi mette in dubbio la sapienza della suocera! Però stavolta mi sa che non ha ragione, o almeno, la pasta di semola come i cavatelli o le orecchiette deve asciugare qualche ora, o rischia di diventare una massa informe quando la butti nell'acqua. Più si asciuga più dovrà cuocere (ma si parla di decine di secondi) e ovviamente il tempo dipende dalla temperatura e dall'umidità dell'ambiente. Se li fai asciugare ben bene durano anche una settimana, puoi metterli in un sacchetto senza che si rovinino, etc etc 🙂
@Milena
(che bello, col tuo vero nome!) spero che il nostro essere un po' zanzare fastidiose su questo tipo di prodotti induca un po' di curiosità e voglia di scoprirli in chi legge 🙂
@Sarah
e io invece ora sto a vedere cosa ne farai tu 😉
@Terry
fammi sapere se riesci a trovarlo! 🙂
@maia
questo tipo di contagi mi piace :))
@Genny
mannaggia a te, mi fai morire! E cmq se spaccio un piatto di cavatelli alla Maria nazionale, potrebbe farcela!!
@Ely
abbronzati come Obama, non ci avevo pensato 🙂
@Alessandra
e si, da essere un perfetto sconosciuto ora ha fatto un po' il giro dei blog, e chissà che in seguito a questo non si trovi anche più facilmente in commercio 🙂
@moleskine
no, sarebbe inutile! Devi fermarti nel foggiano :))
@iana
pfiuu stavolta non mi è arrivato il richiamo della dieta 😛
@Gio
si trova anche in Basilicata allora?? Non lo sapevo!
@Alex
ho pensato per un bel po' a come condirli, ma poi ho concluso che solo il pomodorino poteva non ammazzarli. Pensa che mentre impastavo l'odore di tostato era così intenso che pensavo non mi sarebbero piaciuti, invece poi sono diventati più delicati. Forse a IG il taglio era stato fatto con meno semola?
@Dauly
gli stiamo facendo tanta pubblicità che non si sa mai :))
Il titolo di questo post è strepitoso, vorrei averlo scritto io.
Bellissimi anche i cavatelli.
Io ho la fortuna di conoscere questa farina da anni, me la procura il mio pusher di fiducia, che è della provincia di foggia. Non pensavo che fosse così rara anche in Puglia.
Evviva la granoarsomania
Ebbene, io sono una di quelle che vorrebbe impastare con il grano arso, praticamente subito.
Ora provo con i miei pusher pugliesi!!
Ecco, sono sempre più curiosa di provarlo anche io! Nel complesso questo piatto mi piace molto!
Anch'io attendo di impossessarmi di questa meraviglia e..credo farò questa tua pasta, mi attira tantissimissimo!
bacione grande bella e brava Cibou!
1- Mai letto titolo più bello;
2- Quella spianata di cavatelli è IMBARAZZANTE!!
3- Neanche la Divina Commedia sarebbe sufficiente a descrivere la farina di grano arso…
4- Hai scelto il condimento migliore!!!
5- Cibou, che belloooooo!!!
Elvira anch'io lo vorrei sta benedettissima Farina di grano arso… ma l'enigma più grosso, Dove lo trovo? c'è un posto online dove la vendono? sai vorrei copiare la tua ricettina e deliziare i miei ospitini.. baccetto grande
Io non ho modo di ardere, ahimè!, a meno che non mi metta sotto il sole per qualche ora 🙂
Ciao, ci siamo beccate su flickr poco fa.
non ho potuto fare a meno di curiosare nel tuo blog e devo dire che è stato come trovarsi nel paese dei balocchi..pieno di ricette che trovo personalmente deliziose (come si vede che c'è sintonia tra pugliesi ;p )
ti ho aggiunto ai miei preferiti, non vedo l'ora di leggere la tua prossima ricetta 🙂
@Lydia
ti assicuro che fuori dal foggiano non solo è difficile da reperire, ma non la conosce pressochè nessuno 🙂
@Alem
guarda che mentre impasti sale su un odore fortissimo, ti avviso nel caso i pusher ti rifornissero, non ti preoccupare! 🙂
@Gloria
forse perchè è di una semplicità disarmante :))
@Saretta
be', bella sì, decisamente, non posso darti torto..ah ah, Sare' mannaggia a te!!! :))) Un bacio *
@Virgi
è imbarazzante il tempo che ho impiegato per fare quella spianata di cavatelli!! E vabbè, diciamo che sabato pomeriggio pioveva e non so lavorare ai ferri… 🙂
@La cuoca pasticciona
purtroppo mi sa che al momento non ci sono siti on line che la vendono. Sul post di Lory c'è l'indirizzo di un mulino che la produce, puoi provare a scrivere (nella speranza che con tanto battage qualcuno si decida a venderla!)
(scusa se non te lo copioincollo qui ma blogger non me lo fa fare 🙁 )
@Aiuolik
vuol dire che lì c'è un sole da ardere?? Arrivo!!!!!!!!!!!
@Cuochella
due pugliesi sparse però :)) vengo a curiosare da te 🙂
Aahahahahah ho creato un mostro 😉
Domenica ne ho spacciata ancora un pò e poi ancora fin su verso Brescia 😉
Ne ho trovata una Cib da urlo di un mulino di Cerignola.Hai ragione Cib erano anni che la cercavo,mai più trovata poi il “miracolo” grazie a te e amici 😉
Da Claudia l'abbiamo mangiata anche sottoforma di focaccia e non ti dico il delirio ,il giorno dopo ancora più buona,ad Aprile me la porto dietro ..ahahahah!
Un bacio grande e ancora grazie!
@Lory
ma buongiorno!
e si, so che la diffusione continua, io dico che con tutta questa pubblicita' i siti online cominceranno a venderla di sicuro! Io ne ho usata una “sfusa”, non quella che mandai a te, perao' effettivamente immagino che cambino da mulino a mulino…
Hai creato un mostro sotto vari punti di vista..ieri sera sistemavo demi-glace nei vasetti da congelare!
mamma mia che meraviglia! mi state facendo incuriosireeeeeeeeee
Hai fatto venir voglia anvhe a me di cercare il grano arso!!!
Caspita…mi stavo quasi per perdere questa meravilgia!!!!
Super!
Con il poco di farina rimasta voglio provare la pasta…e anche io voglio condirla con i pomodorini che a quando ho capito sono il meglio!
Un sorriso ardente,
D.
Nuova passione, nuovo tormentone, vorrei anch'io! E' bello quello che hai detto sulla riscoperta di prodotti quasi dimenticati
E poi ci fai svenire con questa pasta, deliziosa e simbolica
Baciuzz ardenti (nel senso del grano eh 😉
Splendidi, i cavatelli intendo, mi ricordano la cucina della mia povera nonna quando passavo le vacanze da lei, nel cuore della lucania.
Complimenti per il sito e le foto! felix
Complimenti per il bellissimo blog e per questi straordinari CAVATELLI! Un bacio e buona serata
Ho la farina di piselli, quella di lenticchie, di amaranto e quant'altro, ma l'arso no. E quindi per ora faccio ardere voi altre e mi godo le foto spettacolari.
Fichissimo il titolo.
Un bacio
Alex
tormentoni a parte, è una vita che cerco questa farina, inutilmente! tanto che mi viene da pensare che si tratta addirittura di una produzione a livello familiare. mi toccherà andare in Puglia, a questo punto. E intanto gurado ammirata (e un tantino invidiosa) questo fantastico piatto di cavatelli.
solo a guardarlo ci fa venire l'acquolina in bocca, abbiamo imparato qualcosa in più
RISO ALLA SIRIANA CON BIETOLE E SALMONE
Questa ricetta sembra avere tutti dei gusti necessari per un pasto equilibrato. perche questa ricetta e molto facile cucinare, ongi perssone la possono fare. Mi piace il regione dove questa ricetta e di. Io penso che possa trovare i cibi similari vicino di Sicilia o altri siti nel sud. Grazie, la sono fare stasera!