Arancini (…..o mandarini?) dolci!

MINIARANCINI DOLCI DI RISO ROSA AL MANDARINO

……….English below

Vi assicuro che non è un vezzo quello di arrivare sempre “in punta in punta” come direbbe mia madre in questo caso, e neanche un modo per fare l’ingresso dalla scalinata in stile Sylva Koscina, anche perchè chi mi conosce giusto un tantino sa che al primo gradino ed alla prima sbuffata di piume del boa capitolerei come un sacco….
No, in genere è proprio un viziaccio brutto, dire “si, ho tutto il tempo” e trovarsi invece con l’affanno quando il tempo è già finito e passato, ma non c’è un detto che afferma che per morire, per pagare e per arrivare puntuali c’è sempre tempo???

Comunque, fortunatamente non sono in ritardo, ma giusto in tempo per

la raccolta organizzata per festeggiare un anno di Lost in Kitchen da Giovanna, Lisa, Lydia, Roberto e Daniela, raccolta che ovviamente scade oggi, e chissà, se ci fosse qualcuno più ritardatario di me che ha ancora tempo di spremere agrumi e mettersi ai fornelli……mi farebbe fare una bellissima figura, togliendomi dall’ultima posizione! 😀

Basta divagare, che mi toccherebbe anche andare al lavoro oggi: da quali presupposti è nata questa ricetta (ricetta da sfinare e migliorare) a parte i soliti motivi contingenti, quali mandarini stazionanti in frigo da settimane e riso in abbondanza?

Mah, la verità è che dopo aver percorso numerosi tragitti casa-lavoro lavoro-casa pensando a cosa mai potessi spremere per questa raccolta oltre le mie meningi, mi sono venute in mente delle palline. Si, volevo fare delle palline.
Palline-arancine-succo. Si, ma il succo ammorbidisce l’impasto, come formerò le palline? Mah, in qualche modo si farà.

Ed in qualche modo ho fatto, ma l’impasto era ovviamente troppo morbido, per cui per evitare di aggiungere troppa farina ho ripiegato su dei mucchiettini, adagiato nell’olio bollente su un foglio di carta forno, stessa tecnica che mi hanno insegnato ad usare per friggere le zeppole di San Giuseppe.
Per la prossima versione, userei sicuramente mezzo uovo anzichè uno intero, e aumenterei la dose di farina di mandorle (magari 150 g) in modo da diminuire quella di farina, e non userei la farina ma la fecola di patate o l’amido di mais….così potrebbe assaggiarle anche la collega intollerante al glutine, e capire se avevano ragione i diffidenti, quelli che tenetemi-lontano-le-spezie o gli entusiasti, quelli che per fame o per reale gradimento hanno svuotato il vassoio 🙂

Ing:
150 g di riso rosa del Madagascar
70 ml di succo di mandarino (circa 3 mandarini)

1 uovo (meglio mezzo)

50 g di zucchero

5 cucchiai di farina

100 g di farina di mandorle

un cucchiaino di miscela quatre-épices

20 g di burro

Un limone (la scorza)

40 g di uvetta sultanina olio per friggere
Tempo di preparazione: 1 ora

Mettere l’uva sultanina a rinvenire nel succo di mandarino.
Portare a bollore dell’acqua in una casseruola (non troppo abbondante, dovrà essere quasi tutta assorbita dal riso). Lavare il riso, versarlo nell’acqua bollente e cuocerlo per 30 minuti, mescolando spesso.
Scolarlo, versarli in una ciotola e condirlo con una noce di burro mentre è ancora caldo, in modo che il burro si fonda con facilità, poi farlo intiepidire.
Aggiungere nella ciotola gli altri ingredienti: mezzo uovo sbattuto, la farina di mandorle, le cinque spezie, l’uva sultanina ed il succo di mandarino, la scorza di mezzo limone, lo zucchero, e mescolare con una forchetta. Aggiungere qualche cucchiaio di farina (o di fecola di patate) per ottenere un composto più sodo: io ne ho dovuti usare cinque, ed il composto è rimasto un po’ morbido. Con mezzo uovo si dovrebbe risparmiare circa un cucchiaio di farina.
In una padella non molto grande far riscaldare abbondante olio di semi insieme ad una scorzetta di limone. Ritagliare un pezzo di carta forno (o carta stagnola) un pò più piccolo della padella e ungerlo leggermente.
Con l’aiuto di un cucchiaino formare dei mucchietti sul foglio unto, poi sollevarlo ed adagiarlo nell’olio caldo. Cuocere le frittelle per pochi minuti, girandole a metà cottura, poi sgocciolarle su carta assorbente.
Procedere allo stesso modo fino ad esaurimento del composto, togliendo con cautela ogni volta la cartaforno dalla padella e poggiandola su un piatto piano.
Servire le frittelle calde o tiepide, spolverandole subito prima di zucchero a velo.

LITTLE ARANCINI OF PINK RICE AND TANGERINE JUICE

Ing:
150 g of Madagascar pink rice 70 ml of tangerine juice (about 3 tangerines) 1 egg (better half one) 50 g caster sugar 4-5 tbs of flour 100 g of almond flour 1 teaspone of four-spice mixture 20 g butter A lemon (the peel) 40 g raisins oil for frying
Preparation time: 1 hour

Put the sultanas to soften in tangerine juice.
Bring water to boil in a saucepan (not too much water, it will be almost all absorbed by the rice). Wash the rice, pour in boiling water and cook for about 30 minutes, stirring often.
Drain, pour into a bowl and season with a bit of butter (20 g) while still warm, so that the butter can melt easily, then cool it.
In the bowl add the other ingredients: half a beaten egg, almond flour, four-spices, sultanas and tangerine juice, the grated peel of half a lemon, sugar, and mix with a fork. Add some tablespoon of flour (or potato starch) to obtain a harder dough: I needet five tbs (using a whole egg), and the compound remained a little soft. I guess you can save about a tablespoon of flour using just half an egg.
In a large frying pan oil with a lemon zest, then put it on medium heat . Cut a piece of baking sheet sligthly smaller than the pan (or aluminum sheet) and grease it.
With the help of a teaspoon form little piles of dough on the baking sheet, then lay in the hot oil. Cook the arancini for a few minutes, turning them at half cooking, then drain on kitchen paper.
Proceed in the same manner until the end of dough , carefully removing each time the baking sheet from the pan and putting it on a plate.

Serve the arancini warm, dusting with icing sugar just before .

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30 Comments on “Arancini (…..o mandarini?) dolci!”

  1. Cibou, ma sei in periodo rosa!!!!
    I pois rosa, il riso rosa…
    Ti ci manca solo il boa di piume rosa… ;-))
    Sai che questo riso che non lo avevo neanche mai visto. Veramente molto chic.
    Devo andare a cercarlo assolutamente.
    Grazie per la ricetta.
    Un bacio grande grande

  2. Io sono sicura di fare parte del club “svuotiamo il vassoio” questi arancini mi intrigano tantissimo!!! bravissima cibou
    un bacione e buona settimana
    fra

  3. ahahahahah, t’immagino mentre scendi la scalinata ahahahahah sei forte amichetta mia, sono d’accordo c’è sempre tempo per qualunque cosa quindi arrivi “azziccata” ma arrivi alla fine quello conta
    😉
    un bacio e un mozzico a queste arancinelle duci *

  4. La prima parte del titolo sembra un allegro scioglilingua goloso …
    Anch’io sono quell adell’ultimo minuto, quella che consegnava per ultima i compiti in classe, quella che toccava il cielo con un dito quando rinviavano gli esami universitari di qualche giorno, quella che si recava in segreteria per i necessari adempimenti, poco prima della scadenza, quella che l’essere in ritardo c’è l’ha scritto nel DNA …
    Nel tuo caso, il tempo ti ha aiutata a creare ed elaborare un’idea sfiziosissima :-))

  5. Non ho mai assaggiato gli arancini dolci, ma quelli salati li adoro, quindi per la proprietà transitiva(??) mi piaceranno senz’altro anche questi, a giudicare dalla foto direi proprio di si ^_^

  6. @Mirtilla
    sono contenta che ti piacciano, anche se non sono siciliani! 🙂

    @Lydia
    e infatti rosa l’ho immaginato il boa!! 🙂
    Ho dovuto anche reprimere il desiderio di usare il pompelmo rosa! 😀
    Il riso rosa e’ molto carino, anche se avendo poco amido forse e’ il meno adatto a farci deglia arancini. Io l’ho trovato al comemrcio equo e solidale (dove forse si trova pi’ facilmente quello rosso).

    @Fra
    sono sicura che se avessi potuto offrirli ancora tiepidi il club sarebbe stato ancora piu’ nutrito 😀 Ciao!

    @Micaela
    si, soprattutto se mangiati ancora caldi! La frittura e’ cosi’ purtroppo 😛

    @manu e silvia
    come le ciliegie! Ciao ragazze!

    @emamama
    buona settimana a te, emama 🙂

    @Claudia
    azziccata??QUi a NA “azzeccarsi” significa litigare, da me significa appiccicarsi…ormai sono poliglotta, si!!!
    MI sa che devo chiederti la ricetta dei veri arancini siciliani…un bacio grande Cla!

    @lenny
    e secondo te si guarisce da questa cosa??? 🙂

    @sweetcook
    il sapore e’ decisamente diverso, ma sarei propensa per la validita’ della proprieta’ transitiva!

    @sciopina
    un po’ affamati un po’ curiosi! Bacio!

    @Luca and Sabrina
    allora mi avete visto scendere per la scalinata col boa???Ah AH
    Un abbraccio a voi due!

    @Saretta
    uauuuuuu!
    Chissa che non ci si incontri nel tacco allora!

  7. Non i peoccupare di essere arrivata appena in tempo, questa ricetta è superba come frutto di un’elaborazione neit uoi targitti quotidiani! Brava Elvira, sono irresistibili!!

  8. belli belli belli davvero e saranno altrettanto buoni…tutti profumi che mi fanno ingolosire e tentare l’esperimento….facendo bollire il riso nel succo dei mandarini????? che dici potrebbe andare?…sei stata molto brava anche con le foto rende l’idea dello stuzzichino stuzzicate…oddio come salterei nello schermo!!!

  9. @Elga
    può essere un vantaggio quello di non bitare vicino al lavoro! 🙂

    @Virginia
    Hai fatto bene a specificare che non eri sotto l’effetto di strane sostanze!Anche se a dire la veritàho pensato subito “c’è qualcuno più matto di me!!!” 😀
    @Dada
    secondo me sarebbe stata anche meglio con la scorza di mandarino anzichè di limone, ma li avevo finiti! 🙂

    @Aiuolik ha detto…
    già, peccato che la fritura ha sempre il solito problema di dover essere preparata just in time…per quanto, una buona passata al micro.. 🙂

    @Mamina
    Merci beaucoup à toi d’etre passée chez moi, mamina!

    @Mariluna
    ma ci vorrebbe un bel po’ di succo di mandarino….però orami haimesso una curiosità che non ti dico, come si fa???? :)))

    @maia
    e si, quei bastoncini di bambù sarebbero valsi quasi da soli il viaggio a Parigi! 🙂

  10. @Lo
    no, portami con te a fare sta’ benedetta dieta!!!!!

    @Alex
    Quando sono caldi è davvero difficile!
    Ho sistemato il link, grazie di avermi avvisata!
    Eè una spezia (pimento di Giamaica) che sa di pepe, chiodi di garofano, zenzero e noce moscata, o più frequentemente una miscela di queste quattro spezie. Non so dirti se io ho l’una o l’altra, la comprai sfusa da Lafayette quando ancora non sapevo cosa fosse, in sostituzione delle cinque spezie, che cercavo, e che non trovai!!! 🙂

  11. tesora Azziccata qua significa che sei arrivata pelo pelo, all’ultimo istante, in un’altra accezione azziccata significa ficcata dentro a forza
    ahahahahah
    per gli arancini siciliani duciazza devo ancora trovare la ricetta giusta con i trucchi degli annessi e connessi
    e poi ti conto
    ***
    cla

  12. @Claudia
    si..io aspetto!!!! BAci :*****

    @cobrizoperla
    beh, se questo è stress, vorrei essere sempre stressata! 😛

    @stefi
    grazie, a presto!

    @elisabetta
    io non ne avevo mai mangiati, pensa!

    @il ramaiolo
    grazie, benvenuto!

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