Amiche (anche) di minuicchi per la vigilia di San Giovanni

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In senso orario: Lydia raccoglie i minuicchi appena fatti ed infarinati con la semola per non farli attaccare con una spatola e li sposta su un vassoio di cartone spolveraizzato di semola, e i minuicchi alla san Giuannidd’

Minuicchi_Lydia1
Le mani di Lydia in movimento

English below

Per il terzo anno mi ritrovo a pubblicare un post sui piccoli cavatelli, chiamati minuicchi proprio per la loro dimensione, che per tradizione si preparano il giorno della vigilia di San Giovanni. Di questa notte piena di misteri e tradizioni a metà strada tra il sacro ed il profano (ma mi verrebbe da dire più verso il profano) vi ho già parlato qui e qui.
Nei post degli anni scorsi vi ho fatto vedere come si fanno i minuicchi e come possono essere conditi. Vi ho anche raccontato di come un’involontaria tradizione familiare si sia sovrascritta a quella vera facendo sì che la preparazione di questi cavatelli venga differita sistematicamente di un giorno.
Perchè allora ritorno dopo un anno con un post che potrebbe sembrare un déjà-vu? E per giunta lo scrivo con una vergognosa puntualità, che non mi si confà assolutamente? Ma per Lydia ovviamente! Non solo posso addebitarle senza remore la responsabilità di avermi fatto scrivere questo post, ma soprattutto quella di avermelo fatto pubblicare proprio la mattina del giorno in cui dovrebbe essere pubblicato! Decisamente questa ragazza ha una cattiva influenza su di me.

Scherzi a parte (bè, sulla puntualità non scherzavo :), era da tanto che cercavamo di organizzare una cavatelli session dopo esserci cimentate nelle orecchiette, e ci siamo riuscite qualche settimana fa: di nuovo la barese emigrata in Campania e la napoletana emigrata al Nord davanti ad un impasto di semola, acqua e sale, ma stavolta con un obiettivo preciso: cenare con il frutto del nostro lavoro, oppure digiunare, per l’onore delle varie patrie, d’origine, di transito o di destinazione.

L’obiettivo è stato più che raggiunto, nonostante le foto e le chiacchiere, le mani correvano veloci sui pezzettini di pasta e le aristo-manine producevano alacremente con sicurezza e precisione. Ricavare i cavatelli è molto più semplice che formare un’orecchietta con il solo coltello, “una passeggiata di salute” per la precisione, al confronto, secondo Lydia 🙂

I risultati di questa passeggiata di salute ce li siamo gustati con il tradizionale sughetto alla San Giuannid’ (San Giovanniello, ma così italianizzato perde molto) previa telefonata per l’aiuto da casa –papà, ma nella San Giuannidd ci va la ricotta marzotica? E i capperi? – “no, no, la ricotta marzotica ci vuole per la poveraccia, nella San Giuannidd’ ci vuole l’acciuga, e se proprio vuoi i capperi” (e tralascio la parte iniziale della telefonata, roba da rischiare di finire in psicanalisi per ansia da prestazione: “ma fate i minuicchi?? E perchè non fate le orecchiette, così ti eserciti?”).

Le dosi per fare i cavatelli le trovate qui, io vi scrivo la ricetta della san Giuannidd’, che effettivamente non ho mai pubblicato, con le dosi che, come tutte le ricette tradizionali che si rispettino, vanno un po’ ad occhio.

Trovate il post di Lydia, ormai cittadina onoraria barese (massì, te la do io la cittadinanza!!!!) QUI 🙂
MINUICCHI ALLA SAN GIUANNIDD
Ing per 3 persone

300 g di cavatelli freschi
300 g di pomodorini o di pomodori San Marziano pelati
2 acciughine sotto sale (o sott’olio) bene scuacquate e asciugate
Olio extravergine di oliva
uno spicchietto di aglio
Sale

Facoltativi: un cucchiaio di capperi sotto sale ben sciacquati
una manciata di olive nere al forno

Far bollire l’acqua salata per la pasta. Nel frattempo in una padella far soffriggere dolcemente l’aglio e l’acciuga tagliata a pezzetti, poi aggiungere i pomodorini tagliati anch’essi a pezzetti, seventualmente le olive e/o i capperi, salare (tenendo presente la presenza dell’acciuga e dei capperi), coprire con un coperchio e far cuocere qualche minuto, finchè i pomodori non saranno morbidi. Spegnere ed eliminare l’aglio.
Cuocere i minuicchi nell’acqua bollente: se sono freschi basterà aspettare che l’acqua torni a bollire e far passare uno o due minuti al massimo (questa pasta piccola di semola deve rimanere “callosa”).
Scolarli quando sono ancora al dente e spadellarli per un minuto nel condimento di pomodorini e acciuga, servire subito.

HANDMADE CAVATELLI WITH SAN GIUANNIDD SAUCE (APULIA)

Ing for 3 people
300 g of fresh cavatelli (a typical, little kind of cavatelli is called “minuicchi”)
300 g cherry tomatoes or San Marzano tomatoes, peeled
2 little anchovies salted (or in oil) rinsed and dried
Extra virgin olive oil
one littel clove of garlic
Salt

Optional: a tablespoon of salted capers well rinsed
a handful of black baked olives

In a large pan boil salted water for pasta. In the meanwhile gently fry the garlic and anchovies chopped in a frying pan,, then add diced tomatoes (if use chery tomatoes cut them in four quarters), olives cut in pieces and/ or capers if you use them, salt (keeping in mind the presence of anchovy and capers ), cover with a lid and simmer a few minutes, until the tomatoes are soft. Turn off and discard the garlic.Cook minuicchi in boiling water: if they are fresh, just wait for the water return to boil and let cook one or two minutes maximum (this small semolina pasta should remain “horny”).Drain when still “al dente” (lightly undercooked) and sautéed for a minute in the sauce of tomatoes and anchovies, serve immediately.

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21 Comments on “Amiche (anche) di minuicchi per la vigilia di San Giovanni”

  1. Amica di orecchiette, di minuicchi e di molto altro, ti sto portando sulla cattiva strada!!!!
    Queste sessions sono davvero divertenti, oltre che terapeutiche.
    A presto i maccheroni con ferretto.
    Nel frattempo bacioni e grazie per la cittadinanza ;-))

  2. Grande ammirazione per le vostre mani che riescono fare orecchiette e cavatelli, o minuicchi, tanto belli! Curiosità: la ricotta è quella dura e molto saporita da grattuggiare?

  3. Non sapevo si chiamassero minuicchi, già per il nome mi stanno super simpatici. Sono venuti benissimo ma dimmi…quanto tempo ci avete messo? Io quando ho fatto le trofie 2 ore…ed eravamo in 2 :-/
    Bacioni!

  4. Siiiiiiii, mamma miaaaa i cavatelliii!!CIBOSIIIII!! *_* …Hanno un aspetto bellissimo e invitantissimo; a me piacciono anche col pomodoro fresco e la rucola, con la ricotta dura come li fa mia mamma ^_^
    Emm,io se non hai nulla in contrario ne acchiappo un “assaggio” 😛

  5. adoro san giovanni la sua profanità stemperata dal sacro, i suoi riti pagani ma sapienti che sono radici ataviche..dentro di noi…per questo adoro i tuoi cavatelli simbolici! un bacione

  6. E anche quest'anno il San Giovanni “profano” e mangereccio è stato rispettato. E adesso vai con la notte delle streghe e buon divertimento!
    Zetagi
    PS ho un nuovo notebook e sono felicissima. Baci

  7. Cibou, quella negriera della napoletan-milanese ti ha proprio schiavizzata!!!! :DDDDDD
    Troppo brave!!!! Se vedo Michele glielo dico…. ahahahahahahah…
    Stasera vado a ballare, come da tradizione ed a mangiare culumbr o clumr (bugia, non mi piacciono)! :)))
    Un bacio e buon S. Giovanni,
    Ornella

  8. @chamki
    devo dire che se me li trovassi già pronti il piacere del solo mangiarli mi basterebbe, non mi farei problemi! 🙂

    @Lydia
    ok, ma i maccheroni col ferretto li insegni tu a me o andiamo dalla suocera?? Ma no, ce la possiamo fare anche con il ferretto 😀

    @Virginia
    molto piaciuto 🙂 Ma i talli, o tenerumi, li hai mai mangiati?

    @paolo
    grazie 🙂

    @dolci a …gogo!!!
    Infatti Imma, che siano tagliatelle, orecchiette o cavatelli, è semopre un bellissimo rito fare la pasta in casa 🙂

    @Gloria
    la ricotta dura di cui parlo è la ricotta marzotica, ed è una ricotta semidura da grattugiare, che però è diversa dalla ricotta romana che trovo in campania. Puoi usare comunque la ricotta dura da grattugiare che trovi dalle tue parti, andrà bene lo stesso 🙂

    @Blueberry
    be'..considera le chiacchiere..e le foto…ma ci abbiamo messo un paio d'ore anche noi 😛 Ma con 'allenamento e la concentrazione i tempi si accorciano 🙂
    PS: le trofie??? Anche io voglio farle!!! Ne hai fatto un post, o lo farai??? 🙂

    @Wennycara ha detto…
    grazie cara!!

    @Diletta
    tanto lo so che sotto sotto stai facendo uno dei tuoi sorrisi 😀
    Che faccio, attraverso la manica munita di “tavoliere” (che è la spianatoia)????? 🙂

    @desperate.viz
    come dicevo a Blueberry dipende molto dall'allenamento (e dal cazzeggio che fai nel frattempo): Per una prima volta direi che 300 g di semola possono portare via un paio d'ore 🙂

    @Daphne
    e la mamma ha sempre ragione, poi d'estate quel condimento è perfetto. Baci!

    @Lo
    gallinella mia bella, prima o poi comprerò un libro sui riti e le leggende legate a questo giorno, ogni volta mi perdo a cercare in rete 🙂

    @Zetagi
    una zia più telematica di te non ce l'ha nessuno. Buona vigilia ma soprattutto buon San Giovanni!!

    @Ornella
    brava, brava, perora la causa con il sindaco, che tra l'altro è uno che secondo me davanti ad un piatto di minuicchi cederebbe volentieri! 😛
    Bacio anche a te, buona notte magica 🙂

    @Glu.fri cosas varias sin gluten
    la cosa bella delel tradizioni è che ognuno può creare le proprie, e renderle altrettanto magiche, Un bacio *

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