American breakfast

 

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Alzi la mano chi, per anni, ha identificato i pancakes nell’altissima e tremolante torre di frittelle preparata da Paperino.

Di chi è quella mano??? Ecco, è la mia!

Siamo cresciuti a pane e America, nei cartoni, nelle serie televisive, nei film.

Abbiamo visto così tante volte festeggiare una festa del ringraziamento o il 4 luglio, abbiamo visto mangiare così tanti hamburger e bere così tanto caffè versato da quelle caraffe di vetro, che un po’ di americanitudine, volente o nolente, ci è passata sotto pelle.

Certo abbiamo capito presto che in ogni cucina americana c’è un ceppo di pericolosissimi e affilati coltelli, con cui in genere tagliano tante verdure (vabè, questo chiamiamolo pure green washing) e con cui soprattutto ci girano le scene finali dei thriller, in cui il colpevole vero a sorpresa ce l’hai sempre in cucina, che affetta le verdure con te.
E abbiamo capito che il top della cucina casalinga americana è una triade formata dai biscottoni giganti con le gocce di cioccolato (quando abbiamo cominciato a chiamarli chocolate chips cookies? Sono sempre stati solo biscotti…. ), dal tacchino del Ringraziamento e dalle benedette frittelle. Ah, no, pancakes!

Da queste parti fino ad ora cookies se ne sono visti, anche se non tutti quelli effettivamente usciti dal mio forno. Tacchini giganti no, solo polli che ambivano a infilarsi nelle loro vesti, anzi, pelli.

Pancakes mai.

Eppure li faccio spesso, potrei dire che li preparo ogni volta che ho voglia di una colazione preparata in casa e non ho avuto tempo di impastare brioche o preparare una torta. Solo che i pancakes si fanno e si mangiano, non è ci sia proprio il tempo di preparare un set e scattare le foto (disse quella che aveva scattato foto a piatti di pasta a iosa, ivi compresi spaghetti e linguine).

Insomma, sabato mi sono organizzata, e punto.

Per la ricetta: ho usato tante volte quella di Antonella di Croce e Delizia, con cui mi sono trovata sempre bene. Questa volta ho deciso di provare la ricetta di Laurel Evans, dal suo libro Buon Appetito America!, che tutto sommato è simile, ma in proporzione continene più uova (un uovo su 135 g di farina contro un uovo su 25o g di farina della ricetta di Antonella), e in più ha il bicarbonato. In entrambe ovviamente è previsto il latticello, che non avevo in casa (lo trovate nei negozio bio) e così ho preparato il surrogato con yogurt-latte-limone, che funge abbastanza bene.

Valide entrambe, davvero non saprei dire quali preferisco. Io vi scrivo la ricetta di Laurel, le cui dosi, vi svviso, sono giuste giuste per tre persone, ma direi anche due e mezzo. Se vi svegliate con molta fame, e siete in 4, ma anche in 3, raddoppiate le dosi!!

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PANCAKES

ricetta tratta dal libro “Buon Appetito America!” di Laurel Evans

Per 5-7 pancakes (colazione per 3)

135 g di farina 0

2 cucchiaini di zucchero

1/4 cucchiaino di bicarbonato di sodio

1/2 cucchiaino di lievito per dolci

un pizzico di sale (nella ricetta è indicato mezzo cucchiaino, ma mi sembrava troppo)

1 uovo

35 g di burro fuso

250 g di latticello*

Olio vegetale per la padella (extravergine per me)

Burro, sciroppo d’acero per servire

*Laurel suggerisce un modo di farlo in casa, unendo 3 parti di latte, una parte di yogurt e un cucchiaio di succo di limone, e di fa riposare a temperatura ambiente per 5 minuti. Io, che questa volta non lo avevo in casa, ho fatto più o meno così (forse lo yogurt era di più in proporzione) e messo in frigo visto che l’ho fatto la sera prima)

 

In una ciotola mettete tutti gli ingredienti secchi (farina,zucchero, sale, lievito, bicarbonato) e mescolateli. In un’altra ciotola sbattete l’uovo intero con il latticello e il burro fuso.

Versate gli ingredienti liquidi su quelli secchi e mescolate velocemente, senza preoccuparvi che spariscano tutti i grumi.

Io a questo punto ho lasciato riposare per mezz’ora, anche se Laurel non cita questo passaggio.

Ora ungete d’olio una padella antiaderente e fatela riscaldare: la fiamma non deve essere molto alta, ma bassa-moderata, altrimenti i pancakes vi si bruceranno da un lato senza essere pronti dall’altro (nota mia, che ne ho fatti un paio troppo scuri per la fretta).

Versate un mestolino di impasto e quando vedete formarsi dell bollicine in superficie (vedi foto) e i bordi si asciugano – ci vorranno un paio di minuti., giratela e fate cuocere brevemente dall’altro lato.

Continuare fino ad esaurimento della pastella, e ammonticchiarle in quel modo che fa tanto colazione di Paperino 🙂

Servirele con una noce di burro e tanto sciroppo d’acero.

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All of us have grown up looking american habits: we looked how they celebrate the Thanksgiving Day or the 4th of July, what the eat, what the cook (or not cook!).

We have seen a lot of enormous chocolate chips cookies coming out from ovens, big turkeys, and, overall, pancakes.They were translated as “frittelel” in Italian, and for me (and you, also??) have ben for years the frittelle prepared from Donald Duck in a very popular cartoon.

I love them, because they are a way to make a homemade breakfast even if I have not had the time to make a brioche dough, or a cake.

I often have used the recipe from Antonella’s blog, so good, this time I used another one, from an american girl living in Italy, where she has written some cookbook, and I was satisfied! Just one thing, if you are 3-4 people, double the ingredients!

 

PANCAKES

recipe from the book ” Buon Appetito America! ” from Laurel Evans

For 5-7 pancakes ( breakfast for 3 )

135 g of plain flour

2 tbs of sugar

1/4 tsp of baking soda

1/2 tsp of baking powder

a pinch of salt ( 1/2 tsp in the recipe , but it seemed to me too much)

1 egg

35 g butter, melted

250 g buttermilk *

Vegetable oil  ( extravirgin olive oil for me)

Butter  and maple syrup to serve

* Laurel suggests a way to do it at home , by combining 3 parts of milk , a part of yogurt and a tbs of lemon juice , and let stand at room temperature for 5 minutes. I made something like this (maybe the yogurt was more in proportion ) and put in the fridge because I made it the night before)

In a bowl, put all the dry ingredients (flour, sugar, salt, baking powder, baking soda ) and mix . In another bowl beat the egg with the buttermilk and melted butter .

Pour the liquid ingredients over the dry ones and stir quickly , don’t worry if there are some lumps.

I let the mixture stay for half an hour , even if Laurel does not mention this step.

Now grease a non-stick pan with oil and let it heat up , the flame must not be very high , but low, otherwise you will burn the pancakes on one side without being ready on the other ( my note , as I’ve made a couple of pancakes too dark) .

Pour in a ladle of batter and when you see some bubbles forming on the surface (see photo) and the edges are dry – it will take a couple of minutes, turn it and cook briefly on the other side .

Continue until all the batter, and stack them up in that way that makes so much Donald Duck breakfast  🙂

Serve some butter and lots of maple syrup.

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2 Comments on “American breakfast”

  1. se non fossi già giocata le mie due uova settimanali nella frittata di ieri sera, sta certa che questo oggi sarebbe stato il mio pranzo! :DDD

    mi stampo la ricetta e la proverò, assolutamente (raddoppiando le dosi… che siamo due boccucce buone… )

    fino ad ora ho sempre usato la ricetta che mi ha passato il Cuginotto del Compare, se vuoi passare da me a vedere anche quest’altra versione 🙂

    http://gatadaplarr.blogspot.it/2013/02/pancake-ovvero-ho-scoperto-lacqua-calda.html

    Baciotti!

    1. Tradimento…non dovevo venire da te e scoprire l’esistenza del COLINO A PISTONE! ma che si istiga così la ggente a mettersi nelle micro-case ancora altre caccavelle…..

      Proverò anche la tua, soprattutto no dispererò se ho voglia di pancakes e non ho in frigo né yogurt né latticello 🙂

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