TARTELLETTE BANANA E CREMA FRANGIPANE

Prima o poi guariro’ dalla sindrome dell’asino di Buridano, che per non saper decidere quale mangiare tra i due cumuli di fieno che aveva davanti, mori’ di fame……

…io??? Mi sa che ho scelto metafora sbagliata, perchè se è vero che sono terribilmente indecisa, è anche vero che al posto dell’asinello io dopo quakche ora sarei stata presa dai morsi della fame e mi sarei diretta a caso su uno dei due mucchi, anzi no…..con la zampa avrrei raccolto un po’ di fieno da entrambi, li avrei mescolati e avrei provato la nuova miscela 🙂

E non parlo mica per ipotesi, visto che anche queste tortine sono frutto dell’indecisione sul dolce da prepare per una cena: avevo davanti una ricetta di tortine con la banana ed il cioccolato trovata su Elle à table (ne ho portato di materiale cartaceo da Parigi….meno, ma moolto meno di quanto avrei voluto :), ma, stranamente, poca voglia di usare il cioccolato.

Cosi mi sono diretta verso la crema frangipane, un classico della pasticceria francese, una crema che in varie declinazioni compare in moltissimi dolci, anche perche’ e’ delicata e puo’ fare da morbido sottofondo o recitare la parte della protagonista.

La ricetta viene dal libro, già citato spesso, Le Gateaux de mamie, e precisamente dalla ricetta della Gallette de Roi, il dolce che in Francia (e pure in Belgio!)si prepara il giorno dell’Epifania soprattutto per i bambini: diventerà il re della giornata chi trova nella propria fetta la fève, una fava, o un fagiolo, o qualsiasi altro corpo estraneo che non provochi danni e non si sciolga durante la cottura 🙂 nascosto nella torta.
Le dosi riportate in basso sono eccessive per questa ricetta, basta metà dose, o si può fare la dose intera e poi congelarne una parte.

La base delle tartellette è una pate sucrée, che in Italia non si trova in rotolo come la pasta sfoglia 🙂 (era il suggerimento “furbo” di Elle) , ed anche se ci fosse stata, l’occasione di inaugurare il libro L’Esprit d’un chef di Michel Roux, era troppo ghiotta, in tutti i sensi, e’ da lui che ho preso la ricetta di questo impasto base, ottimo per questo tipo di preparazione, ma se poi con i ritagli ci fate dei biscottini spolverati di zucchero vi assicuro che si comporta molto bene lo stesso :))

Ing: Pate sucrée
250 g di farina 00
100 g di burro a dadini leggermente ammorbidito
100 g di zucchero a velo setacciato
2 uova a temperatura ambiente
un pizzico di sale
Crema Frangipane (dimezzare le dosi)
3 uova intere
100 g di burro salato a dadini, a temperatura ambiente
130 g di zucchero semolato
150 g di farina di mandorle
qualche goccia di estratto di vaniglia
60 g di farina 00

1 banana tagliata a fettine
.

Preparare la pate sucrée: disporre la farina a fotana su una spianatoia, mettere al centro il burro, lo zucchero ed il pizzico di sale. Mescolare questi 3 ingredienti con la punta delle dita, poi aggiungere le uova ed amalgamarle al composto, unendo pian piano la farina. Impastare per ottenere una pasta omogenea, avvolgerla nella pellicola e metterla in frigo per mezz’ora.
Nel frattempo preparare la crema frangipane: montare il burro con lo zucchero finchè diventa spumoso. Incorporare le uova intere una per volta, continuando a mescolare con lo sbattitore.
Aggiungere l’estratto di vaniglia e le farine (di mandorle e 00), amalgamarle perfettamente al composto.
Prendere la pate sucrée e stenderla in una sfoglia di spessore di circa 3 mm: rivestire con essa degli stampi da tartellette ben imburrati (se decidete di fare una crostata grande aumentate lo spessore della sfoglia). Mettere sul fondo di ciascuna tartelletta una fettina di banana e riempire con la crema frangipane.
Cuocere a 180 gradi per 30 minuti circa, o finchè la superficie sarà dorata.
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28 Comments on “”

  1. Io non so proprio cosa sia la sindrome dell’asino di Buridano, perchè se indecisa mangio tutti e due i cumuli … per intero, altro che miscela 🙂
    I dolci con la farina di mandorle mi piacciono tutti, queste tartellette sono delizose.
    Buona settimana
    Alex

  2. La sindrome della’sino nnon la conoscevamo neppure noi, ma penso che non vi saremmo state soggette: o da uno o dall’altro, o ancha da entrambi i cumuli di fieno, averemmo comunque mangiato!
    Buonissime queste tartellette, sia per la pasta (stranissima) che per il ripieno..e poi dove ci sono el mandorle, non possiamo non esserci anche noi!!
    bacioni

  3. Eheh, cara mia, i libri francesi di cucina sono una tentazione irresistibile! Meno male che siamo lontane dalla fonte della tentazione… Purtroppo talvolta supero l’ostacolo ordinandoli su Amazon!
    Grazie per le tortine, e un bacione!

  4. @Alex
    Pensa quante varianti ha questa teoria 🙂 L’avvesse saputo Buridano 🙂

    @Lo
    che poi e’ la cosa divertente in cucina..o no??? 🙂

    @manu e silvia
    per voi sarebbe sato facile, un cumulo per uno e via!! 🙂

    @Annamaria
    baci anche a te :))

    @Barbara
    questa crema e’ davvero un passepartout, un altro motivo per avere sempre a dispozisione un po’ di mandorle macinate 🙂

    @ototrango
    devo smetterla di attentarmi da sola!!! :)) E neanche un po’ di tango per smaltire :))

    @Giovanna
    infatti sto gia’ aspettando quello di Mercotte sui macarons 🙂 Il bello e’ che poi ho troppo poco tempo per leggerli! Un bacione 🙂

  5. Cipollina, la frangipane infatti la faccio proprio in occasione dell’epifania maa la trovo troppo dolce e molte volte spezzo con qualcosa di acido, tipo lamponi o altra frutta, oppure semplicemente diminuire lo zucchero, pero’ devo dire che le tartellette sono molto buone magari la metà la mangerei volentieri con un caffé, dico la metà per dividere il piacere con l’asinello.

    Un bacio grande

  6. @Elga
    allora se te ne viene in mente un altro fammi un fischio, ho 3 banana sull’orlo del collasso!!! Baci :))

    @astrofiammante
    tutto il mondo ha copiato parecchio dalla cucina francese, e c’e un motivo, anzi tanti! Ciao! 🙂

    @Silvietta
    e volevi un’ora piu’ giusta di questa per una tortina??? Baci! :))

    @mariluna
    non so, forse ho beccato una ricetta non troppo dolce…ma l’idea di metterci i lamponi e’ fantastica! Mi hai fatto morrire, fortuna che ci sei tu che pensi all’asinello!!!! Un abbraccio forte :))

    @micaela
    provala, non resterai delusa :))

    @Pamy,
    si, peccato che le ho regalate quasi tutte :))

  7. @aiuolik
    certo che si puo’ :))) Ciao!!!

    @Manu
    anche a quest’ora ci starebbero bene!

    @panettona
    allora provale, perche’ contribuiscono a dare morbidezza 🙂

    @twostella
    grazie, buona settimana anche a te!!!

  8. mi hai dato una serie di schiaffi morali, che me li ricorderò positivamente finchè campo
    ahahahahah
    mi siedo come a scuola e prendo appunti dalla francia hai trascinato un bel po’ di cultura e si sà la cultura pesa, e poi sta storia dell’asinello?
    tutto, a partire da Buridano nel lontano(issimo)1300 finendo ai giorni nostri con le tue tartellette, mi piace!
    come vedi la forma siculitaliana lascia un po’ a desiderare ma spero che si intraveda il concetto
    troppu brava si!
    :*

  9. Anche io a volte mi trovo nell’indecisione…solitamente risolvo l’empasse girettando sui vostri blog…queste tartellette sono da svenimento…alla prossima crisi di indecisione saprò cosa fare!
    Un bacio
    Fra

  10. @Claudia
    allora ora ti mando tanti bacini spirituali per compensare!!!! :)))
    La verità è che mi sarei voluta portare giù la Francia, ma quella era pesante davvero!!! :)))
    Ma che dici brava, si sperimenta, comme d’habitude 😛 Un bacetto della buonanotte!! :*)

    @Michela
    eh eh, sei come San Tommaso! :))

    @fra
    io girando per i blog me la faccio aumentare l’indecisione!! Con tutte le cose buone e belle che si vedono in giro….. baci 🙂

  11. ossignur… ultimamente ho poco tempo per far visita ai miei amici blogger, ma guarda che queste tartellette non mi sono sfuggite ehhhhhhhhh? 😀
    ah, e neanche il pane qui sotto!
    baci cara 🙂

  12. @moscerino
    e’ vero, mi serviva una banana per qeste tartellette e ne ho comprate 4…non so perche’, visto che noi non ne mangiamo! 😛
    Ma alla fine e’ stato un bene, prova anche i muffin, sono profumatissimi..un bacione!

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